Ragazza, donna, altro




Recensione di Francesca Marchesani


Autrice: Bernardine Evaristo

Traduzione: Martina Testa

Editore: Sur

Genere: Narrativa

Pagine: 520

Pubblicazione: Novembre 2020

Sinossi. È una grande serata per Amma: un suo spettacolo va in scena per la prima volta al National Theatre di Londra, luogo prestigioso da cui una regista nera e militante come lei è sempre stata esclusa. Nel pubblico ci sono la figlia Yazz, studentessa universitaria armata di un’orgogliosa chioma afro e di una potente ambizione, e la vecchia amica Shirley, il cui noioso bon ton non basta a scalfire l’affetto che le lega da decenni; manca Dominique, con cui Amma ha condi­vi­so l’epoca della gavetta nei circuiti alternativi e che un amore cieco ha trascinato oltre­oceano… Dalle storie (sentimentali, sessuali, familiari, professionali) di queste donne nasce un romanzo corale con dodici protagoniste: etero e gay, nere e di sangue misto, giovani e anziane; impiegate nella finanza o in un’impresa di pulizie, artiste o insegnanti, matriarche di campagna o attiviste transgender. Cucite insieme come in un arazzo, le loro vite (e quelle degli uomini che le attraversano) formano un romanzo anticonvenzionale e appassionante che rilegge un secolo di storia inglese da una prospettiva inedita e necessaria.

Recensione

Prima di qualsiasi altra cosa, voglio chiarire un concetto, questo libro spero lo leggano molti uomini sulla faccia della terra.

Queste sono le storie di dodici donne che si incastrano casualmente durante una serata a teatro. E in questo piccolo mondo che ci viene offerto,  in queste pagine chiunque di noi si può riconoscere.

Ce n’è di ogni tipo e categoria, ma la cosa che le accomuna tutte è appunto l’essere donna. Una vita intera a combattere contro i preconcetti infilati da sempre nella società. Uno dei tanti è quello che la donna deve essere femminile, e per fare questo bisogna che indossi gonne, mai troppo corte però, truccarsi e farsi bella.

Perché?

Per piacere agli uomini, ovviamente! Un concetto così semplice eppure così complicato. Come se ogni scelta che facciamo non sia mai fatta per il nostro puro piacere. Altrimenti siamo egoiste.

Come ti permetti di non volere diventare madre per seguire la tua carriera?” “Pensi solo a te stessa.” “Cosa? Dopo il parto non vuoi tornare a lavorare? Cosa pensi che i soldi crescano sugli alberi?”

Se volete vado avanti. Ma leggere questo libro è uno schiaffo in faccia davvero, quando leggi queste cose non puoi fare a meno di riflettere quanto sia difficile per una donna fare qualsiasi cosa. Dal camminare da sola per una strada di notte, ad ottenere un compenso adeguato alle sue capacità.

Poi dicono che le donne sono forti, sono guerriere. Il motivo è semplice, perché dobbiamo sempre impegnarci il triplo per fare qualcosa che dovrebbe essere semplice, naturale.

Un libro che è un trattato sul femminismo visto da ogni suo lato. Da parte di chi ignora cosa sia, da chi si sente bene a dipendere da un uomo e che non lo vede come una debolezza ma un punto di forza. Per finire con chi è stato in entrambi i panni e ha capito quali siano i più comodi, nonostante siano quelli che gli stanno peggio.

Immancabile in ogni libreria.

 

Bernardine Evaristo


è nata e cresciuta a Londra da mamma inglese e padre nigeriano. Quarta di quattro figli, è cresciuta a Woolwich, South London, e ha studiato come attrice e ha lavorato in teatro. È autrice di due romanzi in versi acclamati dalla critica: Lara (1997 e 2009 nuova versione), che segue le radici di una famiglia mista inglese-nigeriana-brasiliana-irlandese per oltre 150 anni, tre continenti e sette generazioni; e The Emperor’s Babe (2001).

 

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