Serie TV imperdibile: Ragnarok




A cura di Giulia Manna


Ragnarok è una serie televisiva danese-norvegese ideata da Adam Price, prodotta da SAM Productions e distribuita dal 31 gennaio 2020 sulla piattaforma di streaming Netflix. Al momento si tratta di un’unica stagione composta da 6 episodi. Il 4 marzo 2020 la serie viene rinnovata per una seconda stagione.

 

 

 

Trama. Dopo tanti anni vissuti altrove, in seguito alla terribile morte di suo marito, Turid e i suoi due figli, Magne, il maggiore, e Laurits, il minore, ritornano a vivere nella loro città d’origine, Edda (cittadina immaginaria il cui nome si rifà all’Edda), ultima area della Norvegia ad aver abbandonato l’Ásatrú, il culto degli dei norreni, in favore del Cristianesimo. Una volta giunti sul posto, probabilmente una delle aree più inquinate della Norvegia, a causa della Jutul Industries, l’azienda per cui Turid lavora, Magne, divenuto molto schivo ed introverso dopo la morte del padre, grazie all’intervento di due misteriosi negozianti, comincerà a subire una strana mutazione che lo renderà invulnerabile, invincibile e capace di gesta sovrumane. Col tempo capirà di aver risvegliato in sé i poteri del dio Thor e dovrà imparare a farne presto uso per fronteggiare l’insidiosa minaccia dei nemici che si celano dietro la distruzione dell’ecosistema di Edda, prima che giunga il Ragnarok, la fine del mondo.

CURIOSITA’

Ragnarǫk in islandese moderno anche Ragnarök e Ragnarøkkr indica, nella mitologia norrena, la battaglia finale tra le potenze della luce e dell’ordine e quelle delle tenebre e del caos, in seguito alla quale l’intero mondo verrà distrutto e quindi rigenerato.

 

 

PERSONAGGI ED INTERPRETI:

Personaggi principali:

Magne Seier,  interpretato da David Stakston, doppiato da Stefano Broccoletti.

Il protagonista principale, schivo, impacciato, ma fervente protettore della giustizia. Ritornato dopo tanti anni nella sua città natale, Edda, scopre di essere l’incarnazione del dio nordico Thor.

Laurits Seier, interpretato da Jonas Strand Gravli, doppiato da Jacopo Castagna.

Fratello minore del protagonista. Cinico, egoista e molto spesso malevolo, è, con ogni probabilità (anche per via dei suoi natali alquanto ambigui, come si capirà nel corso della prima stagione tramite vari indizi), l’incarnazione del dio trickster Loki. È omosessuale ed è interessato, non ricambiato, a Fjor.

Fjor Jutul, interpretato da Herman Tømmeraas, doppiato da Alessandro Campaiola.

Figlio di Vidar Jutul, padrone delle Jutul Industries, e di Ran, nonché fratello di Saxa. Arrogante ed egocentrico, ma voglioso di imparare qualcosa di più sull’altruismo, è attratto sentimentalmente da Gry. Come il resto della sua famiglia, nasconde un terribile segreto.

Saxa Jutul, interpretata da Theresa Frostad Eggesbø, doppiata da Veronica Puccio.

Figlia di Vidar Jutul, padrone delle Jutul Industries, e di Ran, nonché sorella di Fjor. Vanitosa e altezzosa, è ammirata in tutta la scuola per la sua avvenenza. Come il resto della sua famiglia, nasconde un terribile segreto.

Gry, interpretata da Emma Bones, doppiata da Sara Labidi.

Compagna di classe di Magne e Laurits. Gentile e disponibile, sebbene inizialmente turbata dalle stranezze di Magne, vive una situazione familiare molto difficile. Interesse amoroso del protagonista, non lo ricambia, in quanto interessata all’aitante Fjor.

Turid Seier, interpretata da Henriette Steenstrup, doppiata da Emanuela Baroni.

Madre vedova di Magne e Laurits. Un tempo interesse amoroso di Vidar, per il quale diviene impiegata nel reparto della contabilità alla Jutul Industries, dopo il ritorno ad Edda, si barcamena nella gestione della casa e delle vite dei suoi due turbolenti figli.

Vidar Jutul, interpretato da Gísli Örn Garðarsson, doppiato da Francesco Prando.

Padrone delle Jutul Industries, marito di Ran e padre di Fjor e Saxa. Dal temperamento difficile e crudele, non solo è in grado di influenzare l’opinione pubblica e le autorità, come sua moglie, in modo da evitare problemi alla sua ditta, ma nasconde anche un terribile segreto, come il resto della sua famiglia.

Ran Jutul, interpretata da Synnøve Macody Lund, doppiata da Claudia Catani.

Moglie di Vidar, madre di Saxa e Fjor, nonché preside della scuola alla quale si iscrivono Magne e Laurits, al rientro ad Edda. Autoritaria e, solo all’apparenza, gentile e disponibile, non solo è in grado di influenzare l’opinione pubblica e le autorità, come suo marito, in modo da evitare problemi alla Jutul Industries, ma nasconde anche un terribile segreto, come il resto della sua famiglia.

Personaggi secondari:

Isolde, interpretata da Ylva Bjørkaas Thedin.

Prima persona con cui Magne instaura un rapporto d’amicizia, al rientro ad Edda. Isolata dal resto della classe, poiché convinta ambientalista, sostiene da tempo che il grave inquinamento di Edda sia causato dalla Jutul Industries, contro la quale cerca di raccogliere più prove possibili nel tempo libero. La sua lotta sarà la molla utile per Magne per capire cosa fare con i suoi poteri.

Erik, interpretato da Odd-Magnus Williamson.

Professore della scuola a cui si iscrivono Magne e Laurits e padre di Isolde. In maniera altalenante cercherà di aiutare il protagonista nelle sue indagini.

Wotan, interpretato da Bjørn Sundquist.

Marito paraplegico della padrona del supermercato, è un tipo di poche parole, esattamente come sua moglie, ma ogniqualvolta proferisce qualche frase, lascia sempre basiti Magne e gli altri che lo ascoltano. Per via del suo nome ed essendo senza un occhio, è, con ogni probabilità, la personificazione di Odino, consorte di Frigg, padre di Thor e re degli dei di Ásgarðr.

Wenche, interpretata da Eli Anne Linnestad.

Anziana padrone di un supermercato di Edda, è la prima persona che si interfaccia con Magne e la fautrice del risveglio dei poteri del giovane. Molto probabilmente è la personificazione di Frigg, consorte di Odino, re degli dei di Ásgarðr.

Oscar, interpretato da Tani Dibasey.

Fidato amico di Fjor.

Hilde, interpretata da Kornelia Eline Skogseth.

Fidata amica di Saxa.

Jenny, interpretata da Karoline Petronella Ulfsdatter Schau.

Compagna di classe di Magne e Laurits.

Nygaard, interpretato da Geir-Atle Johnsen.

Professore della scuola a cui si iscrivono Magne e Laurits.

Speaker radiofonico, interpretato da Jeppe Beck Laursen].

Voce principale della rete radio di Edda.

Aicha, interpretata da Rozerin Algunerhan.

Compagna di classe di Magne e Laurits.

Iman, interpretata da Danu Sunth.

Compagna di classe di Magne e Laurits, giunta poco dopo di loro in città.

Flagstad, interpretata da Gro Ann Uthaug.

Professoressa e biologa della scuola a cui si iscrivono Magne e Laurits.

Toke  interpretato da Jonas Hoff Oftebro.

Dipendente della tavola calda dove si incontrano spesso Turid ed Erik.

Yngvild, interpretata da Iselin Shumba Skjævesland.

Capo della polizia di Edda e madre di Oscar.

Sindre, interpretato da Fridtjov Såheim.

Psicologo della scuola a cui si iscrivono Magne e Laurits.

Bjørg, interpretata da Line Verndal.

Parrucchiera e madre di Gry.

Jan, interpretato da Kyrre Haugen Sydness.

Padre di Gry, affetto da una malattia invalidante ai polmoni dopo aver lavorato presso le Jutul Industries.

Rasmus, interpretato da Johannes Gjessing.

Amico di Fjor.

Ida Storlien, interpretata da Kathrine Thorborg Johansen.

Psichiatra che visita Magne.

 

RECENSIONE

E’ la prima serie danese-norvegese prodotta da Netflix e dopo pochi giorni dall’esordio, si chiedeva una seconda stagione.

Wired ha definito Ragnarok come “un’angosciante ed eccentrica serie TV sui cambiamenti climatici”, paragonandola a Twilight, io la paragonerei più a Smallville. Il medesimo paragone con la serie di vampiri è stato fatto da A.V. Club, mentre Everyeye sostiene che la serie danese-norvegese sia un perfetto mix in salsa nord-europea tra la saga di Percy Jackson e Élite.

Ci addentriamo nel regno dei miti norreni. Non c’è bisogno di conoscere bene la mitologia nordica per seguire questa serie fantasy. Ragnarok significa la fine di tutto. La battaglia finale tra le divinità ed il male, culminante nella sommersione del mondo con due unici sopravvissuti: Lift e Lifthrasir.

Mi ha colpito che ogni episodio si apre con la definizione di uno dei seguenti termini: Ragnarok, Thor, i Giganti, i Mostri del Caos, la Veggente Volven e la sua profezia. Questa serie è più un teen drama dove la fine del mondo assume concetti moderni e molto plausibili.

Devo dire che l’ho guardata per curiosità e perché gli utenti Netflix erano molto divisi tra chi l’odiava ed i tanti che l’amavano. Poteva essere fatta meglio?

Certo, si può sempre far di meglio. Soprattutto potevano essere migliorati gli effetti speciali. Gli attori non credo di averli mai visti prima e tutto sommato ho trovato il cast piuttosto buono anche se senza particolare gloria.

Questa prima stagione lascia il sapore invitante di una porta aperta. Forse era proprio quello l’intento degli autori! Verificare l’eventuale interesse del pubblico prima di andare avanti con la produzione.

Ho adorato le immagini, soprattutto quelle paesaggistiche! Giuro che stavo pensando di prenotare una vacanza di 10 giorni all’esplorazione dei fiordi novergesi!

Infine, chi come me ha amato Vinkings, non potrà non pensare a Kattengat ogni volta che appare la città di Edda.