La cattiva strada




LA CATTIVA STRADA 


Autore: Paola Barbato

Editore: Piemme

Genere: thriller

Pagine: 310

Pubblicazione: 31 maggio 2022

Sinossi. «Sei finito in una cosa troppo grossa e troppo brutta per te, fratello, ma adesso la facciamo passare.»
E invece non sarebbe passata.

Ora, la strada è tutto ciò che hai.

Non avrebbe mai dovuto aprire quella scatola. Lo sapeva, era una delle regole non scritte dell’accordo. Invece quella volta lo aveva fatto. E sarebbe stata la sua condanna. Giosciua Gambelli non ha mai preteso molto dalla vita e la vita lo ha ricambiato allo stesso modo. Ora però, passati i trenta, ha trovato qualcosa in cui è davvero bravo. È un corriere, di che cosa non lo sa esattamente. Non ha nessuna ambizione, nessuna curiosità.

Mai una domanda, mai un ritardo. Forse è proprio per questo che lo hanno scelto.

Una notte, dopo aver visto ciò che sta trasportando, capisce di essere in trappola e di dover fare qualcosa che non ha mai osato prima: disubbidire. E tutto cambia per sempre. Prima viene travolto dallo smarrimento, quando pensa a un controllo della polizia. Poi dalla paura, se i mittenti scoprissero che lui ha visto. Da adesso in avanti sarà un testimone. E ha guardato troppi film per non sapere che fine fanno. Ma quando alcuni agghiaccianti indizi gli fanno capire che chi lo ha ingaggiato è lì, vicino, e controlla ogni sua mossa, comprende anche che c’è un’unica cosa da fare: fuggire. E c’è un unico luogo in cui non può accadergli nulla: l’autostrada su cui sta viaggiando e da cui non può più uscire.

Paola Barbato non racconta mai la stessa storia e ogni volta riesce a sorprenderci con la sua capacità di vedere il male nascosto negli anfratti meno inquietanti della nostra quotidianità. Che sia un cellulare, una casa o una strada, la tensione che riesce a trasmetterci cresce a ogni libro. E, proprio per questo, non smetteremmo mai di leggerla.

Recensione di Sara Zanferrari

Tutto in una notte” potremmo anche chiamarlo, parafrasando il celebre film di John Landis del 1985, dove una contrabbandiera di gioielli salta in macchina di un tipo per sfuggire da quattro iraniani che la inseguono, dando il via a mille peripezie tutte nel breve lasso di tempo di una notte.

Così come succede al protagonista di questo ultimo romanzo di Paola Barbato, Giosciua Gambelli, che col suo furgone fa su e giù lungo l’autostrada (MI-Orte e dintorni) trovandosi per puro caso in un vero e proprio incubo, lungo, appunto, una notte soltanto, quella del 14 marzo.

Giosciua per la verità lavora sempre di notte: fa infatti il corriere, in modo saltuario, per un tizio che sospetta essere invischiato in faccende losche, ma la cosa non gli interessa. Non deve fare niente di speciale, lui non fa mai domande, obbedisce e porta a termine le sue consegne, tutto qua.

Senonché una notte… senza un perché, non lo ha mai fatto prima d’ora, decide nel corso del viaggio di dare un’occhiata al carico. È così che si accorge che la scatola che sta trasportando si è sporcata, anzi si è sporcata dall’interno, e la macchia è di sangue.

Subito entra nel panico più totale, lui, Giosciua, 35 anni, l’eterno bambino mai cresciuto a cui nessuno dà credito, è inaffidabile, non ci si aspetta nulla da lui, e alla fine, come scrive Barbato, uno finisce per crederci di non valere nulla se nessuno ti dà valore. Giosciua va in panico, non sa come uscire dalla situazione, pensa di essere tenuto sotto controllo, seguito (e in effetti sarà così), cosa succede se scoprono che ha visto il contenuto della scatola, e così via. Si fa tutta una serie di film mentali, da cui passerà poi all’azione, coinvolgendo nel suo delirio prima l’amico Tariq, poi la barista Irene, in una sequenza di accadimenti sempre più turbinoso e pericoloso.

Va da sé che il lettore resterà incollato alle pagine finché non vedrà che fine faranno Giosciua, la scatola, i suoi amici, chi sono questi cattivi, se i buoni vedranno finalmente la luce dell’alba…

L’adrenalina viene dispensata sapientemente da Barbato una goccia alla volta, mentre un luogo comunissimo e conosciuto da tutti come l’autostrada diventa luogo della paura (a proposito, i nostri non possono più uscire dall’autostrada, lanciati in corsa un po’ come quel famoso film del treno in corsa che non può più rallentare senza saltare in aria).

Un thriller che, a conti fatti, quasi quasi potrei definire psicologico, un po’ perché la paura nasce da quel che non si vede e non si conosce, un po’ perché il protagonista farà la sua personale evoluzione (finalmente, potremmo dire) proprio nel dover gestire tutto ciò.

Gran thriller che conferma ancora una volta Barbato come fine autrice del genere, e molto amata da una folta schiera di lettori affezionati.

Attenzione!

Dopo aver letto La cattiva strada sicuramente avrete un sussulto la prima volta che passerete nuovamente dal casello di un’autostrada!

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Paola Barbato


nata a Milano, classe 1971, per la gran parte ha vissuto a Desenzano del Garda, vive a Verona col compagno, tre figlie e due cani. Scrittrice e sceneggiatrice di fumetti, tra cui Dylan Dog, e di libri per ragazzi, ha pubblicato nel 2006 “Bilico”, seguito nel 2008 da “Mani Nude” (che vinse il Premio Scerbanenco anno) e “Il filo rosso” nel 2010, “Non ti faccio niente” nel 2017, “Io so chi sei” nel 2018, “Zoo” nel 2019, “Vengo a prenderti” nel 2020 e “L’ultimo ospite” nel 2021, libro attualmente finalista al Premio Nebbia Gialla di Suzzara

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