Rosso caldo




Recensione di Silvana Meloni


Autore: Patrizia Rinaldi

Editore: Edizioni E/O

Genere: poliziesco noir

Pagine: 196

Anno di pubblicazione: 2014

Sinossi. Anche nel commissariato di Pozzuoli arriva la primavera piovosa e fredda: il commissario Martusciello rimpiange la capacità di memoria degli anni passati, la sovrintendente Blanca vive una crisi amorosa con l’ispettore Liguori, l’agente scelto Carità è tornato nei suoi silenzi. Dovranno dimenticare le loro irrequietezze per occuparsi di due omicidi; le vittime lavoravano nello stesso ufficio postale di zona, ma questo pare l’unico legame, perché le morti si riferiscono a contesti diversi: spiriti e voyeurismo pseudoartistico da una parte e crimine di rapine e ricatti dall’altra. Intanto Gianni Russo, il padre di Ninì, la figlia adottiva di Blanca, in carcere per aver confessato l’omicidio della moglie, scappa dall’ospedale dove è ricoverato. Cerca Ninì e la fa sprofondare di nuovo nell’incertezza da cui la ragazza si sta liberando. Il rapporto tra Blanca e Ninì si incrina, Russo ferisce gravemente il commissario Martusciello e le vite di tutti si frantumano.

Recensione

La vicenda dei libri della serie di Blanca della Rinaldi è ambientata a Napoli e incentrata sulle avventure di una poliziotta ipovedente e sul team di colleghi con i quali lavora; si tratta dunque di diversi episodi crime che la squadra risolve, collegati dal filo rosso della vita della protagonista, che abita con una ragazza problematica della quale ha chiesto e ottenuto l’affido, vive una difficile storia d’amore con un collega e stretti rapporti di amicizia e stima con tutti gli altri collaboratori.

Patrizia Rinaldi è una scrittrice splendida, utilizza un linguaggio particolare (seppur non dialettale) che la rende una voce unica. Scandaglia la psicologia dei suoi personaggi, facendo emergere una Napoli profonda e appassionata, tormentata dalla sua storia e dal suo presente, mai lineare.

Direi che Napoli è protagonista insieme a Blanca, come ho detto, non solo nel linguaggio. Si tratta di noir densi, travestiti da godibili polizieschi.

In questo libro l’indagine si intreccia con forti emozioni.

Il lettore, trasportato e travolto nel turbinio del processo investigativo, è costretto ogni tanto a fermarsi: l’io narrante si prende una pausa e, a turno, i personaggi intervengono in prima persona, si presentano e si raccontano senza veli.

Blanca e gli altri devono confrontarsi con il rischio concreto della perdita delle persone che amano, riuscendo a mantenere la lucidità necessaria per risolvere un caso complicato dalla presenza di elementi rituali e dalla passione di una vendetta antica.

A cura di  Silvana Meloni 

https://www.instagram.com/silvameloni/

 

Patrizia Rinaldi


è laureata in Filosofia, vive e lavora a Napoli. Partecipa dal 2009 a progetti letterari presso l’Istituto Penale Minorile di Nisida. Ha pubblicato, tra gli altri, con El, Giunti, Lapis, Sinnos. È stata tradotta in vari Paesi. Per le Edizioni E/O ha pubblicato Tre, numero imperfetto (tradotto negli Stati Uniti e in Germania), BlancaRosso caldoMa già prima di giugno (Premio Alghero), La figlia maschio e La danza dei veleni (cinquina Premio Scerbanenco). Nel 2016 ha vinto il Premio Andersen Miglior Scrittore, il maggiore riconoscimento italiano di letteratura per ragazzi. Dai libri dedicati a Blanca Occhiuzzi è stata tratta la serie tv Rai Blanca.

 

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