Serie TV imperdibile: Salem




A cura di  Marianna Di Felice


Salem è una serie televisiva statunitense trasmessa dall’emittente televisiva via cavo WGN America dal 20 aprile 2014 al 25 gennaio 2017.

 

 

 

Trama. 

La serie è ambientata a Salem (Massachusetts), nel XVII secolo. Il capitano John Alden, reduce della guerra espansionistica contro i nativi americani, dopo svariati anni torna nella sua città natale e dalla sua amata Mary. La donna però non è più la Mary di cui lui ha serbato il ricordo fino a quel momento. Ora è una strega, moglie di un ricco cittadino, tale George Sibley, che era solito dare la caccia alle streghe. La città è fuori controllo, in preda a una guerra tra puritani e streghe. John decide di restare per riportare la situazione alla normalità ed evitare la morte di persone innocenti, tra le quali vi è anche un suo vecchio amico. Ma il suo compito non sarà facile. Si troverà presto a fronteggiare le azioni prive di scrupoli dell’aristocratico Cotton Mather, pronto ad annientare la minaccia con ogni mezzo.

 

Personaggi

Janet Montgomery: Mary Sibley

Shane West: John Alden

Seth Gabel: Cotton Mather

Tamzin Merchant: Anne Hale

Ashley Madekwe: Tituba

Elise Eberle: Mercy Lewis

Iddo Goldberg: Isaac Walton

Xander Berkeley: Magistrato Hale

Oliver Bell: John Alden Jr.

Joe Doyle: Sebastian von Marburg

Lucy Lawless: Contessa von Marburg

 

 

Paese: Stati Uniti d’America.

Riprese in: Louisiana Anno: 2014-2017.

Genere: Horror/Fantastico/Drammatico.

Stagioni: 3.

Ideatore/Produttore esecutivo: Adam Simon, Brannon Braga.

Casa di produzione: Beetlecod Productions, Prospect Park (2014-2015), The Firm (2016-2017), Fox 21 (2014), Fox 21 Television Studios (2015-2017).

Prima tv Originale: WGN America.

Prima tv Italia: Fox

 

 

Recensione

Una serie televisiva osannata e criticata!

Ormai tutti sanno che devono aspettarsi critiche di ogni tipo sia se fanno bene che se fanno male. Il telespettatore critica perché nella trasposizione televisiva della storia o di un libro non si rispetta la vera trama (e questo è un errore da non sottovalutare visto che le continue invenzioni di produttori o autori televisivi rovinano la storia già letta) o perché si aspetta di più di quello che si offre. Si potrebbe aprire un dibattito sul fatto che il telespettatore è cambiato nel tempo e che nel 2020 non si stupisce davanti alle fatiche degli autori, al contrario chiede sempre di più, ma non è il nostro caso. Noi oggi parliamo della serie televisiva Salem!

Questa serie riprende i gravi fatti accaduti nelle terre conquistate dai puritani d’America nei confronti soprattutto di donne. Nel 1692 ci fu un processo alle streghe nato per strani casi di cui soffrivano all’inizio due ragazze, che però mano a mano veniva individuato in altre donne.

Queste strisciavano a terra, parlavano in modo strano, vedevano cose che gli altri non riuscivano a vedere e cosa serviva ancora per far credere alla massa isterica che stessero comunicando col demonio?

O che lo stesso avesse dato loro dei poteri attraverso i quali far fuori tutto il villaggio di puritani? Ci sono già tutti gli ingredienti o parte di essi per colpevolizzarle e ucciderle prima che il diavolo piombi nella piccola comunità del Massachusetts. L’isteria generata dall’eccessiva osservanza della moralità generò delle donne che per riprendersi la loro libertà esagerarono con i loro poteri. Durante la caccia alle streghe c’erano ancora delle scorrerie dei nativi americani contro i coloni inglesi che si trascinavano ancora dalla Guerra di re Filippo.

Di base ancora c’era la paura del nativo che poteva uccidere i coloni in ogni momento prendendolo alle spalle. Difatti, nella serie, il protagonista John Alden, un capitano che aveva partecipato alla guerra contro i nativi, fa ritorno in una Salem che non riconosce dove vede di nuovo dopo molti anni la sua Mary che ora è sposata con un facoltoso cittadino che figurava tra i più carismatici di Salem e che partecipava attivamente alla caccia delle streghe colpevolizzando donne a caso e condannandole a morte.

Mary non è più la stessa dopo la partenza di John e non riuscendo a vedere quello che stava succedendo nel “suo” villaggio e alla propria anima, decide di servire il demonio. Per farlo dovrà sacrificare un dono prezioso frutto di John, ma grazie alle streghe dell’Essex diventerà una megera decisamente forte. Un’arma per vincere, un’arma decisamente potente. La tonalità delle riprese è scura proprio per far entrare lo spettatore nelle atmosfere gotiche dove non si risparmia sulla crudeltà dei trattamenti dei puritani sugli accusati e sui comportamenti, poco inclini alla pietà, delle streghe. Per creare l’ambiente giusto son state usate candele e torce al posto di luci. In questa serie si può notare la corruzione che figura anche tra le fila dei puritani e le bugie che sono più marcate nei figli di Dio che nelle figlie del diavolo.

Il magistrato Hale protegge un grande segreto anche se figura tra i grandi puritani. Sembra quasi che le donne che non ne potevano più di certi trattamenti si siano schierate dalla parte giusta per far vincere la libertà e la verità! Ma per dare ragione a certe condotte ognuno di noi avrebbe dovuto vivere in quel secolo e soprattutto in quel villaggio tra la paura di ciò che è sconosciuto, la rigidità morale e il timore di esser buttati fuori da chi è stato cacciato dalla propria terra natia. In Salem si formano due schieramenti: il gruppo dei buoni formato da John Alden, Cotton Mather e Isaac Walton e il nutrito gruppo di streghe e corrotti.

Un veterano di guerra innamorato della vecchia Mary che combatte con i propri fantasmi; un reverendo in lotta con se stesso, a causa della rigidità del padre e dei preconcetti causati dal puritanesimo, che amava una prostituta; un sempliciotto accusato di adulterio e marchiato pubblicamente che scopre gli abusi e le manipolazioni di certe streghe. La serie televisiva nel suo complesso è ben fatta, gli autori hanno ricostruito perfettamente l’età e l’atmosfera del periodo, forse certi personaggi durante la seconda e terza stagione dovevano mantenere uno stato di potere e comportarsi come delle vere streghe o come dei veri stregoni senza indugiare più di tanto.

Ricordiamoci sempre però che una strega rimane sempre umana, non è come una creatura della notte che perde totalmente la propria umanità!

Mary si ritrova a condizionare le menti per essere libera anche se rimane intrappolata dalla sua voglia di rivendicazione visto che alla fine è manipolata lei stessa da chi l’ha creata. Tituba, una serva doppiogiochista, è quella più infida e dall’animo perfido nonché una abilissima macchinatrice. Le altre due streghe protagoniste (di cui non svelo i nomi per non rovinare la visione) sono una inesperta, ma furba e l’altra con la voglia di riscatto e di essere ammirata. Nella terza serie si poteva fare di più anche perché la trama era ben strutturata si doveva solo uscire dallo stallo, ma forse non c’era più la voglia di cambiare e creare altro per il calo di ascolti.

Vero è che la storia era giunta al termine e se si voleva andare avanti si dovevano creare altri personaggi, ma perché rischiare e allontanarsi dalla storia di partenza?

Forse si dovevano evitare i comportamenti comici di qualche personaggio che dovevano risultare potenti e oscuri! Il cast comunque è azzeccato, soprattutto nei protagonisti chiave, per rappresentare la storia. Sicuramente non è una serie per teenager, ha toni più oscuri anche se non è paragonabile alla serie sulle streghe creata in American Horror Story. Doveva chiamarsi Malice e doveva essere una serie tra l’erotico e il paranormale.

La stregoneria è anche questo! La sigla, Cupid Carries a Gun, è creata appositamente da Marilyn Manson ed è perfetta per la serie. Se andate a spulciare informazioni sul periodo storico potrete notare che una Tituba è realmente esistita, era una schiava che si salvò confessando di essere una strega. Anche altri personaggi hanno somiglianze con quelli che sono realmente esistiti. Sull’IMDb (Internet Movie Database di Amazon.com) ha avuto un punteggio di 7.2 su 10. Non mi resta che augurarvi buona visione!

P.s. L’autrice Katherine Howe, laureata in Storia ad Harvard, ha scritto due libri che parlano di streghe, Le figlie del libro perduto e Conversion (non ancora tradotto in Italia) ed è diretta discendente di Elisabeth Howe e Elisabeth Proctor due donne accusate di stregoneria nei tristi anni del Seicento a Salem.