Scienza e giustizia




Federico Boffi-Lucarelli, Grazia La Cava


DETTAGLI:

Editore: Armando editore

Genere: Manuale tecnico-scientifico in ambito legale

Pagine: 360

Anno edizione: Gennaio 2024

Sinossi. Spesso chi è deputato alle decisioni, in qualunque settore della vita sociale, non ha specifiche conoscenze scientifiche, ma è sui risultati di elaborazioni scientifiche che a volte si deve affidare. Questo libro affronta il problema di dover esprimere una valutazione sociale e funzionale in conseguenza del risultato di una ricerca scientifica o elaborazione tecnica, da parte di chi non abbia alcuna competenza nel settore. L’attenzione è qui focalizzata sulle determinazioni giudiziarie relative ad uno specifico accertamento tecnico, quello della “dinamica della scena del crimine”. L’utilizzo della logica, applicata nell’interpretazione di casi giudiziari reali, tra cui il caso Scieri, il caso Drago e via Fani, ma che in ogni aspetto della nostra vita quotidiana, dalla Politica all’Economia, dovrebbe tornare ad avere un ruolo predominante, è il tema portante di questa pubblicazione.

 Recensione di Claudia Cocuzza

Conoscete la formula “oltre ogni ragionevole dubbio”?

Fa parte dell’art. 533 del codice di procedura penale, che recita: “Il giudice pronuncia sentenza di condanna se l’imputato risulta colpevole del reato contestatogli al di là di ogni ragionevole dubbio”.

Il testo in esame, preceduto dalla pregevole prefazione del dott. Alessandro Crini, ha come scopo quello di ridare valore a un approccio alla vita, oserei dire, che dovrebbe essere scontato perché abbondantemente acquisito ma che spesso è accantonato e ritenuto obsoleto: quello dell’osservazione della realtà e dell’applicazione del ragionamento logico-deduttivo come fondamento dell’indagine scientifica, da ampliare a qualsiasi campo, anche a quello legale.

Il dottor Boffi e l’ingegner La Cava analizzano quattro crimini e relativi dibattimenti da un punto di osservazione preciso, quello della fisica forense, il cui scopo non è stabilire chi è l’esecutore materiale del crimine ma come si è mosso sulla scena durante il compimento del delitto.

Parliamo quindi di traiettoria di proiettili, di caduta di corpi, di deposito di particelle per esempio dopo uno sparo, coinvolgendo discipline quali la meccanica, l’ottica, la termodinamica e l’elettromagnetismo.

Non spaventatevi, però: si tratta di un manuale rivolto a chi non ha una formazione scientifica ma che, a vario titolo, può trovarsi nella posizione di dare la propria opinione al di là di ogni ragionevole dubbio.
E qui sta il nocciolo della questione: se mala tempora currunt per i delinquenti, tra celle telefoniche, tracce di Dna e videocamere di sorveglianza, per gli inquirenti non va poi così bene perché si è giunti a un tale livello di dipendenza dagli “inconfutabili” dati tecnico-scientifici che, se questi non danno il riscontro atteso – che poi altro non è che un certo numero o range numerico – , chi si trova a dover accettare la prova e a dichiarare, di conseguenza, la colpevolezza o l’innocenza di qualcuno, piuttosto ricusa il riscontro, come se il fatto che il dato scientifico non aderisca pienamente al valore ipotizzato identifichi immediatamente il suo contrario, ovvero che le cose siano andate in maniera opposta.

Boffi e La Cava ci portano sulla scena di questi quattro crimini, ci mostrano gli strumenti usati dai tecnici, ci fanno vedere come lavorano e poi ci dicono: attenzione, ricordatevi di contestualizzare. Il ragionamento e l’osservazione devono essere sempre la stella polare, quella che ha guidato la Scienza dall’antichità ai giorni nostri.

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Federico Boffi-Lucarelli

Grazia La Cava


Federico Boffi-Lucarelli è un Fisico, Dottorato di Ricerca in Biofisica, proveniente dalla scuola di Fisica della Sapienza di Roma. Dopo 9 anni di attività accademica, con 16 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali, dal 2003 entra nei ruoli dei Funzionari e Dirigenti tecnici della Polizia di Stato. Ha diretto le Sezioni di Balistica e Residui dello Sparo e l’U.A.C.V. (Unità Analisi del Crimine Violento) del Servizio Polizia Scientifica maturando una fondamentale esperienza nello studio della dinamica della scena del crimine, trattando direttamente o indirettamente oltre 1000 casi di varia natura penale.

Grazia La Cava è laureata in Ingegneria Civile indirizzo Trasporti ed è Dottore di Ricerca in Ingegneria delle Infrastrutture Viarie. Autore di due libri e di oltre 50 articoli scientifici su temi inerenti sicurezza stradale e incidentalità. Membro per oltre un decennio di comitati scientifici per congressi internazionali di ricerca e didattica Universitaria e in Master di ambito trasportistico e sicurezza stradale. Perito di ufficio e Consulente Tecnico, anche di parte, in oltre 1000 cause civili e penali (1999/2023) in ricostruzione di dinamiche e di scenari di eventi (incidenti stradali, sul lavoro e precipitazioni). Ispettore di sicurezza del Ministero Infrastrutture e Trasporti per la rete autostradale TEN ai sensi dell’art. 6 direttiva 2008/96/CE” del D.Lgs 35/2011. Esperto Tecnico per la certificazione dei requisiti della Norma UNI ISO 39001/2016 “Sistemi di gestione per la Sicurezza Stradale”.

A cura di Claudia Cocuzza  

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