Segui le mosche 




 Segui le mosche


Autore: Barbara Parodi

Editore: Dark Zone

Genere: Thriller/Horror

Pagine: 249

Anno di pubblicazione: 2022

Sinossi. Quando il dottore Pete Buckler si trova tra le mani la cartella di Sophy Ward è convinto si tratti di un caso semplice e di routine. Tuttavia, ben presto il colloquio con la giovane rivela una verità sconcertante e terribilmente inquietante. Pete Buckler aiutato dal detective Paul Stein e dal collega Friederich Mounchen cercherà di far luce su uno dei luoghi più sinistri del mondo: il St. George Institute.

 Recensione di Anthony Brigida


Barbara Parodi con il suo “Segui le mosche” ci regala un thriller con prepotenti sfumature horror, descrivendo la storia di tre studenti della High School che scompaiono durante la notte di Halloween, unico indizio del loro ultimo passaggio, la macchina trovata davanti al St. George Institute. Otto giorni dopo, Sophie Ward, viene ritrova da un agente della polizia a vagare sulla statale che porta a Leadville ma la ragazzina sembra svuotata e spenta ed inoltre è ricoperta di sangue dalla testa ai piedi, soccorsa viene subito portata d’urgenza al reparto psichiatrico. Il dottor Buckler tenta di far luce sull’accaduto prendendola in cura mentre il detective Paul Stein è a capo delle indagini, le quali si preannunciano lunghe e difficoltose, sia per lo stato di shock di Sophy e la sua poca collaborazione, sia per le stranezze che porta con sé il caso.

Il romanzo è molto dinamico grazie all’intreccio tra presente e passato, la parte che descrive gli avvenimenti del presente sicuramente ha maggior forza e riesce a trasmettere al lettore quel senso di pericolo imminente, rendendo il racconto più adrenalinico, rispetto a quella misteriosa della ricostruzione degli accadimenti passati.

I personaggi sono ben caratterizzati e si diversificano tra di loro per caratteristiche, ma a mio avviso il personaggio principale del romanzo è indubbiamente il vecchio St. George Institute. L’atmosfera ben resa dalle descrizioni del decadente edificio, miscelata a quella delle sensazioni che avvolgono il personaggio di turno che entra in contatto con la struttura, sono in grado di evocare nel lettore il disagio, rendendolo partecipe delle escursioni in un luogo avvolto dalle ombre.

La scrittura è fluida, chiara, semplice e invoglia il lettore a non staccare gli occhi dal romanzo. L’intreccio narrativo è ben costruito e si dipana un tassello alla volta con il progredire dell’interessante lettura che a mano a mano scende nei particolari portandoci all’epilogo finale.

In conclusione un buon racconto horror/thriller che cattura l’attenzione senza troppa difficoltà. Una storia bella ma troppo breve, sembra quasi un audio velocizzato di What’s up, pieno di contenuto ma ascoltato a velocità raddoppiata. Avrei preferito godermelo ancora un pò. 

Ultima considerazione visto il finale, sarebbe interessante dar voce ad un seguito.

Seguite le mosche…

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Barbara Parodi


nasce a Milano nel 1983. Conseguita la laurea in scienze filosofiche inizia ad insegnare presso un istituto privato. Nel 2016 esordisce con self con il romanzo horror “Segui le mosche” che verrà ripubblicato tre anni più tardi dalla Dark Zone edizioni. Nel 2018 pubblica in self la raccolta “Spegni le luci” e l’anno successivo una piccola opera comica sulle donne dal titolo “Le donne. Istruzioni per l’uso”. Nel 2020 fa dell’ironia la chiave per scrivere “Sesso”“Hawaii e Cliche” che viene pubblicato dalla O.D.E. Edizione. Attualmente abita nella provincia di Pavia assieme al marito, al cane e al gatto.

A cura di Anthony Brigida

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