Sei tu la mia ossessione




Recensione di Fiorella Carta


Autore: Ninni Schulman

Traduttrice : Stefania Forlani

Genere: Thriller psicologico

Pagine: 336

Editore: Marsilio

Anno di pubblicazione: 2021

Sinossi. Dopo anni bui, vissuti nell’inquietudine e nell’incertezza seguite a un distacco doloroso, Pål sente di essere di nuovo in grado di amare. Quando conosce Iris – la donna che porta il nome di un fiore, bellissimo e tossico – crede di avere trovato la persona che cercava e di poter essere di nuovo felice. Anche Iris, però, ha un periodo difficile alle spalle. Stanca di essere sola, sogna di avere accanto a sé un uomo che le voglia bene, in modo naturale e sincero. Un uomo come Pål, che pare riuscire a leggerle nel pensiero, impersonando le fantasie che lei credeva irrealizzabili. Travolti e storditi dalla passione, i due si abbandonano a un’estasi che li acceca e li confonde. Ma davvero è tutto così perfetto come sembra? In un crescendo di tensione e colpi di scena, la relazione esemplare si trasforma in un incubo, dando vita a un thriller vertiginoso, dove l’amore è una magia che ti assale senza lasciarti alcuna via di fuga. Sono i nostri bisogni più elementari a muovere i pensieri e le azioni dei due protagonisti del romanzo di Ninni Schulman: il desiderio di avere vicino una persona che si prenda cura di noi e di essere indispensabili per qualcuno. Il desiderio di amare e di essere amati

Recensione

Due sono gli ingredienti principali di questo thriller psicologico che vede protagonista una coppia: paura e dubbio.

L’autrice ha diviso i capitoli in maniera astuta, così che il lettore possa credere mille cose e scardinarle un secondo dopo.

Pål
e Iris si conoscono dopo che entrambi si sono lasciati alle spalle perdite dolorose e il loro passato incornicia il loro atteggiamento verso il prossimo.

Nasce così una storia d’amore che riporta la luce nelle loro vite. Luce che va affievolendosi con lo scorrere dei giorni, così come quella sopra il loro cielo, foriera di tempesta e tragedie.
Ascoltiamo le due voci che raccontano il loro approccio, l’amore travolgente e poi la voce di Pål, in un presente ambiguo.

Un romanzo che fa da magnete, che cattura e insinua e trascina in un finale rivelatore, capace di chiarire dubbi, ma davvero inquietante. L’amore salvifico che si ricerca dopo una rovinosa caduta del cuore può essere un maleficio, corrosivo e potente, così tanto da concepire sospetti, in primis su se stessi.

Un background come quello dei due protagonisti è un foglio bianco in cui la Schulmann ha costruito il loro presente, regalandoci una storia avvolgente, infima e perfetta per chi ama il genere, perché capace di lasciare sull’altalena il lettore.

Siamo ciechi davanti all’amore, in ogni sua forma, ma quando il male degenera non possiamo che togliere il paraocchi e capire la realtà delle cose, sussurrare a noi stessi che la persona che abbiamo accanto, che sia essa l’amore della nostra vita, nostro fratello, sorella o genitore, può essere capace di crudeltà pur di non lasciarci andare, pur di tenere le cose in uno status quo che rasenta la perfezione, ma in realtà puzza di marcio e di morte.

 

 

Ninni Schulman 


(1972), giornalista, è cresciuta nel Värmland, dove è ambientata anche la sua serie poliziesca con protagonista la reporter Magdalena Hansson, bestsellers nei paesi scandinavi. Vive a Stoccolma. La bambina con la neve tra i capelli e Il bambino che smise di piangere sono i primi due capitoli. Sei tu la mia ossessione è autoconclusivo

 

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