BOSH. L’EREDITÀ




A cura di Salvatore Argiolas


Bosch: L’eredità” è una serie TV statunitense spin-off e sequel del procedural di successo di Prime Video Bosch, basato sul personaggio creato dallo scrittore Michael Connelly, il detective della polizia di Los Angeles Harry Bosch. Ispirata da Il lato oscuro dell’addio di Connelly, la serie segue Harry (interpretato nuovamente da Titus Welliver) mentre inizia un nuovo capitolo della sua vita come investigatore privato.

 

Trama

Il suo primo incarico è trovare l’unico potenziale erede della miliardaria Whitney Vance, affetta da una malattia. Una ricerca che lo porta a scontrarsi con persone le quali hanno tutto l’interesse a fare in modo che quella persona non venga trovata. Quando esamina l’albero genealogico, Harry scopre qualcosa di scioccante che attraversa le generazioni. Non avendo lui un badge e preferendo le tattiche della vecchia scuola, Maurice ‘Mo’ Bassi (Stephen A. Chang), un mago delle tecnologie che condivide la passione di Bosch per lo smooth jazz e l’impegno per la giustizia, diventa una risorsa inestimabile. Nel frattempo, come agente di pattuglia alle prime armi, Maddie (Madison Lintz) è affiancata a Reina Vasquez (Denise Sanchez,), un’agente di formazione pragmatica e decisa. Mentre lei cerca di capire che tipo di poliziotto essere, Harry, che continua a vivere secondo il codice “tutti contano, o nessuno”, ha le idee chiare al riguardo: essere un poliziotto o è una missione o solo un lavoro.

Personaggi e interpreti

La star della serie, Titus Welliver, è tornato nei panni di Harry Bosch. Ora in pensione dalla polizia di Los Angeles, lavora come investigatore privato. Il suo primo caso lo vede alla ricerca dell’unico erede del miliardario Whitney Vance

Madison Lintz ritorna nei panni della figlia di Harry, Maddie Bosch. Nel finale della serie “Bosch”, ha deciso di intraprendere la carriera di agente di polizia. Nello spinoff, ora è un’agente di pattuglia alle prime armi per le strade di Los Angeles. Mentre impara le basi, deve decidere che tipo di poliziotto vuole essere.

Infine, Mimi Rogers interpreta il potente avvocato difensore HoneyMoneyChandler. Lei e Bosch sono stati in disaccordo in passato, ma nella nuova serie si rivolge al detective per chiedere aiuto con un caso.

Stephen A. Change nei panni di Maurice “Mo” Bassi, un mago della tecnologia che collabora con Bosch sul caso Vance.

Denise Sanchez nei panni di Reina Vasquez, una poliziotta di strada in carica e ufficiale di addestramento di Maddie.

David Moses nei panni di Martin Rose, il mentore di Honey Chandler che ora è un partner senior di Rose & Associates, uno studio legale di quartiere che si occupa di tutto, dagli alloggi all’affitto, alle questioni relative ai diritti civili.

William Devane nei panni di Whitney Vance, l’anziano rampollo di una delle famiglie più ricche d’America, che ha assunto Bosch per scoprire se ha un erede.

Phil Morris nei panni di John Creighton, il capo di Trident Security, un’azienda di alto livello che fornisce sorveglianza high-tech a clienti d’élite.

Kate Burton nei panni di Ida Porter, la fedele segretaria personale di Vance. Steven Flynn nei panni di David Sloan, il capo della sicurezza di Vance.

Michael Rose nei panni di Carl Rogers, il carismatico e truffaldino proprietario di un hedge fund multimilionario.

Aisha Kabia nei panni di Michelle Carter, la figlia di Honey Chandler che si trova a Los Angeles per aiutare sua madre a riprendersi dalla sparatoria avvenuta nella serie precedente.

Olivia Sandoval nel ruolo di Susan Saldano, una stella nascente nell’ufficio del procuratore distrettuale e rivale di Chandler.

Danielle Larracuente nei panni dell’agente Paulina Calderon, un altro ufficiale inesperto che diventa amico di Maddie.

Jai Rodriguez nei panni dell’agente Scott Templin, l’ufficiale di addestramento di Calderon.

Recensione

Bosch: L’eredità” è uno spinoff dalla serie principale “Bosch” che, articolata in sette stagioni, è stata trasmessa negli U.S.A dal 2014 al 2021. Questa seconda serie, sin dal nome fa intuire l’evoluzione di questo ciclo di telefilm cominciato con la prima stagione irradiata sulla piattaforma Amazon Prime Video dal maggio 2022.

Visto che ha forti legami con la serie da cui discende, e che analizzeremo in dettaglio in seguito, sarà utile ricordarne alcune caratteristiche importanti.

Harry Bosch è interpretato da Titus Welliver che è molto diverso dal personaggio che emerge dalla lettura dei libri visto che in “La città buia” una sua collega gli dice che assomiglia a Hugh Laurie, l’attore che impersona il dottor House.

Un’altra notevole differenza tra i romanzi e la trasposizione televisiva è data dalla carriera militare che nei libri è stata svolta durante la guerra del Vietnam mentre nella serie Harry risulta veterano del conflitto afghano.

La struttura tipica di ogni stagione intreccia le trame di due o tre libri, a volte mantenendo soltanto lo spunto principale per poi far evolvere autonomamente le vicende con conclusioni molto diverse da quelle conosciute dai lettori.

La prima stagione di “Bosch” è stata ispirata dai romanzi “La bionda di cemento”, il terzo della saga, “La città delle ossa”, l’ottavo libro e “Il cerchio del lupo” che è il dodicesimo atto della serie.

Oltre alla concatenazione di diversi plot narrativi, gli sceneggiatori, tra i quali c’è anche lo stesso Michael Connelly, hanno inserito anche la vita comune degli agenti sia nelle strade di Los Angeles sia nella centrale di polizia come nei romanzi di Ed McBain sia, soprattutto, nella serie TV “Hill Street Giorno e Notte” chiaramente ispirata dalle vicissitudini dell’87° distretto.

“Bosch: L’eredità” è basato principalmente sul romanzo “Il lato oscuro dell’addio” diciannovesimo libro della saga, integrato e completato da alcune sottotrame che rendono la stagione decisamente più orientata verso il thriller adrenalinico.

La caratteristiche preminenti di questa nuova serie è la grande attenzione data alla figlia di Harry Bosch Maddie, che matricola nell’LAPD comincia a fare esperienza negli stessi posti che hanno visto protagonista il leggendario padre ormai in pensione e la presenza della spregiudicata e controversa avvocatessa Honey “Money” Chandler, già incontrata nella serie principale e che riassume alcuni aspetti e funzioni del fratellastro di Bosch, Mickey Haller, protagonista di un’altra serie TV “The Lincoln Lawyer”

Il lato oscuro dell’addio” segna un punto di svolta nella vita di Harry Bosch che, ormai in pensione, accetta di cercare i possibili discendenti di Witney Vance, un ricchissimo imprenditore che ha ancora poco tempo da vivere. Nel frattempo la figlia Maddie inizia il suo apprendistato in polizia indagando su alcuni stupri che sembrano avere lo stesso modus operandi.

Queste indagini si intrecciano ad altre inchieste e vicende che hanno radici nella serie precedente e che mettono in evidenza temi scottanti come l’attendibilità della prove del DNA e della fondatezza dei software facciali.

Arricchito da nuovi personaggi come Maurice “Mo” bassi, il consulente informatico di Bosch, un vero e proprio genio della tecnologia e dal ritorno di amati poliziotti come “Stanlio” e “Ollio”, “Bosch: L’eredità” ha un ottimo impatto sia dal punto di vista della sceneggiatura, che ha come tema principale quello del rapporto padre-figlio esplorato da diversi punti d’osservazione, sia dal punto della regia molto fluida ed efficace.

Un lato negativo di questa prima stagione, a parer mio, è l’aver totalmente cancellato l’impegno di Bosch come agente volontario nella polizia di San Fernando, una strana città autonoma posta all’interno della metropoli californiana, mentre sono tanti gli aspetti positivi di questa prima stagione che fa presagire il graduale spostamento dell’azione dal padre verso la giovane Maddie, che nel libro non esiste.

Bosch: “L’eredità” non delude i tantissimi estimatori di Harry Bosch, che, nella indubbia differenza tra i media; ritrovano nei telefilm tutti gli aspetti più intriganti dei thriller, integrati e ampliati in un diverso tessuto narrativo che è anche un grande atto d’amore di Michael Connelly per la città degli Angeli.