Solo le donne degli altri




Recensione di Patrizia Argenziano


Autore: Roberto Capocristi

Editore: Damster Edizioni

Genere: thriller

Pagine: 262

Anno di pubblicazione: 2019

Sinossi. Pietro è un giovane medico, svogliato e privo di ambizioni. Lavora con scarsa dedizione, scansando ogni responsabilità e si gode la vita, intrecciando solo freddi rapporti con donne già sposate. L’ultima, la bellissima Amanda, una ragazza che abita in una cascina isolata assieme al marito Glauco, rompe i suoi schemi e lo fa innamorare. Dopo qualche mese di relazione clandestina, decidono insieme di cominciare una convivenza e Pietro, finalmente, si incarica di parlare con Glauco, che invece si libera dell’orgoglio togliendosi la vita di fronte a lui. Solo qualche secondo dopo, sul luogo del suicidio, il telefono del morto si mette a suonare. Sul display compare il nome di Amanda. In realtà si tratta di qualcuno che l’ha rapita e che sta usando il suo cellulare. Pietro, ignaro, risponde. L’interlocutore detta disposizioni senza appello: se Glauco non sarà capace di completare un certo lavoro che non viene specificato, Amanda sarà prima torturata e poi uccisa al sorgere del sole. Pietro, vedendosi costretto, decide di impersonare Glauco e va incontro alla notte più lunga di sempre.

Recensione

Cosa siete disposti a fare per amore? Chiedo per un amico.

Un amico Pietro Valli? Così mi trovo a definire il “soggetto” senza spina dorsale, emotivamente fragile, facilone, protagonista di questo giallo, thriller, noir, lascio a voi la scelta, me lo farete saperea lettura ultimata.

Come si diventa amici di questo tipo?

Con il tempo, si diventa amici con il tempo. Chiaro, le prime pagine non giocano certo a suo favore, l’immagine che dà di sé è quella di un essere viscido da prendere a schiaffi, eppure la vita riserva a tutti delle sorprese e costringe a repentini cambi di programma che mettono in mostra un lato del nostro carattere che nemmeno credevamo di avere.

Ed è così anche per questo uomo, schiacciato da un passato su cui ha modellato un presente asettico e privo di emozioni, un uomo che adesso in un attimo si trova ad affrontare l’impossibile.

Una corsa contro il tempo, contro la paura, contro le chiacchiere della gente, contro tutto e tutti, contro il passato beffardo, contro il presente indecifrabile, contro le poche buone abitudini ma anche contro le cattive. Un viaggio folle e disperato in cui il lettore, con in testa dubbi e incertezze, corre senza fiato, cade impaurito insieme a Pietro e con lui soffre, piange, si rialza ma soprattutto non si capacita dell’assurdità di tutto ciò che gli sta accadendo. Eh sì perché paradossalmente, in poche ore, si coalizza con questo uomo disperato e confuso per cui provava una sorta di repulsione fino al giorno prima.

L’amore “disturba” all’improvviso le nostre vite e lo rincorriamo bendati incuranti dei pericoli.

Un viaggio speciale, attento, profondo, maledettamente vero nell’animo dei personaggi che popolano questo romanzo. Non sono tantissimi, alcuni sono “solo presenze fugaci eppure lasciano il segno, altri sono protagonisti veri che riempiono il cuore, come Pietro, come Emma per esempio che, per errore, si troverà sulla strada di quest’ultimo. Protagonisti che non si risparmiano, danno tutto e si aprono al lettore senza riserve.

Un viaggio infinito sul filo invisibile che traccia il confine tra il bene e il male, un viaggio con il fiato sospeso, gli occhi ben aperti e nel naso una gran puzza di bruciato.

Cosa siete disposti a fare per amore?

Qui non si scherza e il gran finale lo dimostra.

Roberto Capocristi ancora una volta mi ha lasciato senza parole, certo ho avuto delle illuminazioni strada facendo ma non sono riuscita a completare il puzzle di questa storia intrigante, fuori dagli schemi e ricca di colpi di scena, in particolare nel finale. Ancora una volta, l’autore mi ha deliziato con la sua capacità di far parlare i personaggi, anime ormai perse, e con una scrittura accattivante.

Sapete cosa vi dico?

Mi è piaciuto talmente tanto che non mi dispiacerebbe una trasposizione sul piccolo schermo.

A cura di Patrizia Argenziano

instagram.com/patrizia.arge

 

Roberto Capocristi


Roberto Capocristi da sempre vive in Val di Susa e lavora come libero professionista. Lettore appassionato e consumatore instancabile di cinema e musica, ha già pubblicato con editori diversi sette romanzi di genere thriller (Freezer, Interno 1”, Chilometro 53, Una notte per non morire, La sesta destinazione”, L’occhio del cervo, A sud). Con quest’ultimo ha vinto il Premio Bukowski, edizione 2018, nella sezione romanzi inediti. È animato da un amore incondizionato verso la natura, gli animali e lo sport. A tempo perso collabora all’amministrazione di una pagina di satira molto amata e cura un blog, dove pubblica gratuitamente alcuni dei suoi racconti e le sue riflessioni sul mondo della scrittura.

 

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