Sotto terra




Recensione di Katia Fortunato


Autore: Jeffery Deaver

Editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli

Collana: Narrativa

Genere: thriller

Anno edizione: 2006

John Pellam è un “location scout”: gira l’America in camper per una casa di produzione cinematografica alla ricerca dei luoghi più adatti per i nuovi film. Accompagnato dal suo assistente Marty, giunge in un’anonima cittadina dello Stato di New York, che potrebbe diventare il set di “Sotto terra”, un soggetto di cui lo stesso Pellam è autore. Ma, dopo l’arrivo, si verificano alcuni fatti inquietanti: il camper viene fatto oggetto di atti di teppismo, John, investito da una sbadata donna al volante, finisce in ospedale e Marty muore nella misteriosa esplosione dell’auto che aveva appena noleggiato. La polizia vorrebbe liquidare il caso come un tragico incidente, ma Pellam non è convinto… Con il libro inizia la pubblicazione dei primi romanzi di Deaver.

Deaver, un nome, una garanzia. Ora, questo è il primo libro di una serie dedicata a John Pellam, location scout, ex regista e sceneggiatore nel tempo libero.

Anche se John non è un criminologo o uno sbirro impegnato in indagini e corse contro il tempo, è sicuramente un personaggio interessante. Accarezzavo da tempo questo titolo, ma per una ragione o per un’altra, non ho mai avuto modo di leggerlo. Peccato!

Il libro mi è piaciuto e, a saperlo prima, mi sarei fatta fuori tutta la serie (tre libri). Avrò modo di recuperare. Era il location scout che mi bloccava.

Abituata a tutt’altri personaggi, pensavo, erroneamente, che questo libro non fosse…come dire? Interessante? Sicuramente è diverso da quello a cui Deaver ci ha abituati: i ritmi sono più lenti, i personaggi più tranquilli e meno portati al macabro o a uccisioni pirotecniche o piene di immaginazione, ma ti prende. Io l’ho letto in due giorni!

Deaver mi piace, ed è sicuramente uno degli autori che compro a scatola chiusa e che so che non mi deluderà.

Libro consigliato?

Decisamente! Soprattutto per il finale. Vi sfido a leggerlo e a capirlo. Giuro, avevo pensato a tutti tranne che a lui.

Jeffery Deaver


Jeffery Deaver. Ex giornalista ed ex avvocato, nel 1990 ha abbandonato la carriera legale per dedicarsi alla scrittura a tempo pieno.Scrittore di romanzi thriller, ha vinto per tre volte l’Ellery Queen Readers Award for Best Short Story of the Year; ha vinto, inoltre, il British Thumping Good Read Award ed è stato più volte finalista all’Edgar Award. Il suo primo romanzo, un horror intitolato Voodoo è del 1988. I tre romanzi successivi, ambientati a New York, affrontano la struttura delle detective stories. Con i protagonisti dei suoi romanzi, Deaver crea dei perfetti thriller contemporanei, in cui la narrazione si svolge secondo il ritmo e la tensione tipici del linguaggio cinematografico. Ha conosciuto il successo internazionale con Il collezionista di ossa, la prima indagine di Lincoln Rhyme e Amelia Sachs, da cui è stato tratto l’omonimo film. Tra gli altri titoli (tutti editi dal gruppo RCS) ricordiamo: Lo scheletro che balla, La sedia vuota, La scimmia di pietra, L’uomo scomparso, La dodicesima carta, La luna fredda, La finestra rotta, Il filo che brucia, Nero a Manhattan, I corpi lasciati indietro, Requiem per una pornostar, La figlia sbagliata, Carta bianca, La consulente, La bambola che dorme, Fiume di sangue, L’ultimo copione di John Pelham. Più recentemente sono stati pubblicati: La stanza della morte, L’ombra del collezionista, Sarò la tua ombra, L’uomo del sole, October list, Solitude Creek, Hard News. Nel 2018, sempre per Rizzoli, ha pubblicato Il taglio di Dio, la nuova indagine di Lincoln Rhyme. Del 2019 è Promesse (Solferino).

 

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