Titanio




 TITANIO


Autore: Stefano Bonazzi

Editore: Alessandro Polidoro Editore

Genere: narrativa

Pagine: 260

Anno di pubblicazione: 2022

Sinossi.Un uomo si sveglia paralizzato nel letto di una stanza che non riconosce: ha il corpo ricoperto di ustioni. Ogni giorno una donna dai tratti inquietanti entra nella stanza per medicarlo e nutrirlo. Intanto Fran, tredicenne brillante e intuitivo, viene interrogato per un crimine di cui si è reso protagonista. Entriamo così nella Ciambella, un quartiere residenziale in degrado occupato abusivamente da immigrati, tossici e gente ridotta al lastrico. Qui Fran viveva con la sua ambigua famiglia, coltivando e vendendo erba. L’unica persona con la quale sembra condividere una forma di normalità è Stella, una coetanea grazie alla quale ha intravisto la possibilità di un altro modo di vivere, al di fuori di quel contesto marcescente. Alla ricerca del legame tra questi personaggi e le loro sorti, Titanio conduce il lettore nelle viscere delle pulsioni e dei sogni dell’adolescenza, in una mappa metaforica dove il contesto urbano cela la più gretta animalità e la natura si rivela sotto forma di un misticismo inquietante.

 Recensione di Giuseppe Tursi


Leggere Titanio significa immergere la propria mente in un liquido catramoso, denso e buio come la notte dal quale è difficile uscirne. Significa farsi divorare dall’angoscia e dalla paura. Entrare nel quartiere la Ciambella, dove il protagonista Fran vive, è come entrare in un girone infernale, in cui vivono reietti della società, gli ultimi, quelli che nella propria vita sono stati marchiati come falliti, spacciatori e aguzzini. La bestialità sembra raccolta in quel quartiere residenziale.

Eppure dalla terrazza di uno di quei palazzi fatiscenti, dove Fran vive insieme alla sua famiglia sgangherata, si intravede il mare. Nell’immaginario collettivo spesso il mare viene associato a una nuova opportunità di vita, una rinascita, soprattutto se a solcare quelle onde c’è una barca, come in passato è stato per Ulisse, re di Itaca.

Ebbene, anche in questo caso la barca c’è, ma è arenata sulla spiaggia, divelta e corrosa dalla salsedine. La barca diventa per Fran un prezioso nascondiglio, custode di segreti inconfessabili, rifugio e osservatorio dello squallore della vita, della brutalità umana che sembra non avere limiti.

Uno dei temi principali è anche il corpo, a tredici anni Fran vive in un tumulto di emozioni, il suo corpo sembra invocare la propria emancipazione, complice anche l’arrivo di Stella, Fran cercherà di liberarsi della propria corazza e uscire dal proprio bozzolo.

Fran racconta la sua storia da un carcere. Capitolo dopo capitolo capiamo il perché è stato imprigionato, e, assieme ad altre due voci che si alternano nella narrazione, ci viene dato un quadro completo della vicenda che vede coinvolto il protagonista.

Stefano Bonazzi intinge la sua penna affilata di atmosfere oscure, cupe, di personaggi distorti e perversi che lasciano una costante angoscia nel lettore. Ci affida un libro ben scritto, con un intreccio di trama congegnato alla perfezione, e un finale che lascia spiazzati, ingredienti perfetti per un’ottima lettura. 

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Stefano Bonazzi


Stefano Bonazzi nasce a Ferrara nel 1983. Di professione webmaster e grafico pubblicitario, realizza composizioni e fotografie ispirate al mondo dell’arte surrealista. Le sue opere sono state esposte, oltre che in Italia, a Londra, Miami, Seul, Monaco. Il suo primo romanzo, A bocca chiusa, è stato pubblicato nel 2014 da Newton Compton.