Tre fantasmi




Recensione di Ilaria Bagnati


Autore: Margareth Oliphant

Editore: Black Dog Edizioni

Traduzione: Simona Zecchi, Filippo Genta

Genere: Horror

Pagine: 192

Anno di pubblicazione: 2020

Sinossi. Tre racconti che narrano la storia di tre diversi fantasmi. Una presenza enigmatica che infesta il castello di una nobile famiglia, segnandone il destino. Una eterea presenza che si sente ancora molto legata al mondo dei vivi. Strani e inquietanti gemiti che sconvolgono una tenuta. Dietro a questi elementi chiaramente soprannaturali si celano dinamiche familiari estremamente terrene. L’autrice, dalla biografia segnata dalla perdita di tutti gli affetti più cari, utilizza il soprannaturale per descrivere e sondare il rapporto tra le persone e, in particolare, quello tra genitori e figli, creando racconti che mescolano con sapienza la suspance all’introspezione psicologica.

Recensione

Solitamente non inizio le mie recensioni facendo i complimenti alla casa editrice ma questa volta sono d’obbligo. La Black Dog Edizioni è una nuova realtà e sta portando in Italia narrativa inedita, storie gotiche e horror scritte a cavallo dell’Ottocento e i primi Novecento. Tre fantasmi è stato scritto da Margaret Oliphant, vissuta in piena epoca della Regina Vittoria (1837-1901). La Oliphant è stata una scrittrice prolifica, ha scritto romanzi, saggi, racconti ed è stata critica letteraria.

I racconti contenuti nel libro sono tre: La camera segreta, La ragazza che non voleva lasciare la terra e Il passaggio, tutti come è ovvio hanno tra i suoi protagonisti un fantasma. Il primo racconto ha come protagonista John Randolph, Lord Lindores che, raggiunta la maggiore età torna a casa in Scozia per i festeggiamenti.

Il padre dovrebbe rivelargli il contenuto della camera segreta presente nel castello. Così avviene, Lindores non si aspetta che lì dentro ci sia un fantasma, ma chi è? da dove viene? è un uomo? un demone? Lindores decide di affrontarlo, chi avrà la meglio?

Protagonista del secondo racconto è Edmund Coventry, un giovane uomo benestante che gode di grande stima, tanto da essere invitato alla cena di Natale nella proprietà di Daintrey. In precedenza protetto di Sir Robert, Edmund è secondo Lady Beresford, un buon partito per la figlia Maud. Durante il soggiorno a Daintrey Edmund incontra una donna al di fuori della dimora, si innamora di lei perdutamente, non riesce a togliersela dalla mente.

Quando scoprirà che si tratta di un fantasma come reagirà? Riuscirà a non impazzire? Il terzo e ultimo racconto, Il passaggio, vede come protagonista Roland, giovane ragazzo che si è traferito con la famiglia dall’India a Brentwood. Il ragazzo dice di aver sentito delle voci nelle rovine vicine a casa. Sono voci che si lamentano, sono voci disperate. Tutti, compreso il medico, pensano che sia la febbre a fargli sentire queste voci. Chi vuoi che ci sia in quelle rovine? Il padre cerca di calmare il figlio e gli promette di andare a controllare.

Quelle voci esistono davvero e il padre di Roland vuole capire da dove provengono, chi si lamenta in quel modo nel cuore della notte?

Questo è l’unico racconto dei tre ad essere raccontato in prima persona (dal padre di Roland). Dei tre quest’ultimo è quello che ho apprezzato maggiormente perché l’ho trovato più elaborato, articolato e accurato. Interessante è leggere del rapporto tra padre e figlio sia nel primo che nel terzo racconto, un rapporto fatto di complicità e rispetto. Le donne, come si sa, in quell’epoca hanno sempre un ruolo secondario, defilato e così emerge dai racconti della Oliphant.

Come si può leggere nelle prime pagine del libro la Oliphant è stata una donna intraprendente, che si è rimboccata le maniche e ha mantenuto i suoi tre figli da sola dopo la morte del marito. La sua è stata una vita dura, segnata da diversi lutti, quello del marito prima e dei figli poi.

Ciò non l’ha ostacolata nella sua attività di scrittrice, anzi, forse questi lutti l’hanno spinta a riportare su carta il suo dolore elaborandolo ed affrontandolo in modo positivo. Le atmosfere gotiche, la suspence, gli scricchiolii, le voci, le apparizioni, fanno di questi tre racconti dei piccoli gioielli della letteratura del tempo. Mi piacerebbe leggere altro della Oliphant, sono felice di averla scoperta grazie alla casa editrice.

L’introduzione iniziale, i dettagli grafici del libro e le illustrazioni fanno di Tre fantasmi un libro molto bello esteticamente e completo.

A cura di Ilaria Bagnati

ilariaticonsigliaunlibro.blogspot.com

Margareth Oliphant


Margareth Oliphant: (Wallyford, 24 aprile 1828 – Londra, 25 giugno 1897). Autrice estremamente prolifica si cimentò con diversi generi narrativi, spaziando dalle storie di fantasmi al romanzo di formazione. Ebbe una vita segnata da tragici lutti. La sua prosa potente non h nulla da invidiare a quella delle più famose autrici vittoriane come Elizabeth Gaskell o le sorelle Bronte.

 

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