Tutta colpa di Chopin




Sinossi. A Milano l’estate non ne vuole sapere di cedere il passo all’autunno, così come Olga Cazzaniga Peroni di stare lontana dai guai. Questa volta è il furto subito da un’amica a fornirle l’occasione di tornare a collaborare con l’investigatore privato Franco Reali. Inizialmente restio a occuparsi del caso, Reali finisce comunque per accettare l’incarico nonostante la presenza ingombrante della vulcanica brianzola, ricomponendo così una delle coppie più improbabili e fuori dagli schemi del giallo italiano. L’investigatore e la sua squadra dovranno non solo trovare il filo rosso che collega la Brianza a Milano, ma anche provare a imbrigliare l’incontenibile Olga. Mistero, azione e ironia sono gli ingredienti di questa nuova commedia gialla dove i personaggi, già apparsi in Dolce da morire, tornano in scena ancora più imprevedibili, scorretti e coinvolgenti che mai.

 TUTTA COLPA DI CHOPIN

di Cristina Aicardi, Ferdinando Pastori

Laurana Editore 2024

Narrativa gialla, pag.232

 Recensione di Luisa Ferrero

La vulcanica Olga Cazzaniga Peroni e l’investigatore privato Franco Reali sono tornati. E con loro è tornata tutta la “famiglia”: la Frau Irma, il Nero, il gatto Oscar e tutti gli altri. 

Il furto nella casa di un’amica della sorella di Olga sarà il motivo per richiedere nuovamente il supporto investigativo di Reali. O forse il pretesto? Sta di fatto che tra i due esiste una sorta di amore/odio che ora li avvicina e ora li allontana. 

«“Nel 2019 provocò più di quattrocento morti e danni per tre miliardi di dollari in America centrale…” “La so, la so”, squittisce lei, interrompendolo, “uragano Olga…” e mentre lo dice si accorge del sorriso beffardo sul volto dell’investigatore.»

Con Tutta colpa di Chopin, gli autori Aicardi e Pastori confezionano un altro gustoso cozy crime che supera brillantemente la fatidica prova del “secondo romanzo”.

Come già ci avevano abituati in Dolce da morire, la trama da commedia gialla è condita con humor e ironia, ma non manca di momenti teneri che fanno riflettere.

Straordinari come sempre i due personaggi: lui serio e lei cinica e sarcastica, lui saggio e riflessivo e lei impulsiva e precipitosa.

Uno dei punti di forza della serie sono i dialoghi sferzanti e al vetriolo tra: Olga e la Frau, Olga e la sorella minore Ottavia, Olga e Franco, Olga e il Nero, Olga e tutto il mondo…

Gli autori ci hanno abituato anche, e questo è un po’ il loro mood, a una narrazione ricca di doppi sensi (a partire dai cognomi dei personaggi) e alle citazioni di film, canzoni e modi di dire che sembrano un po’ fare la linguaccia ai “puristi” anti cliché.

In Tutta colpa di Chopin, come ci suggeriscono gli autori stessi, non c’è volutamente indagine sociale, bensì uno scandagliare i rapporti familiari che spesso sono causa di fragilità e insicurezze.

Consigliato.

Cristina Aicardi, Ferdinando Pastori


Cristina Aicardi, caporedattore di MilanoNera, vive e lavora in Brianza. Viaggiatrice instancabile, lettrice ossessiva e compulsiva fin dalla tenera età, è fatalmente attratta dalle librerie che saccheggia con tenace perseveranza. Predilige il genere noir, ma legge di tutto per non farsi mancare niente. Ha collaborato con i web magazine Thrillerpages e Orasenzombra scrivendo recensioni e intervistando scrittori italiani e stranieri. Da dieci anni è caporedattore del web magazine letterario MilanoNera, per il quale scrive articoli e recensioni. Dolce da morire è il suo primo romanzo seguito, ora, da Tutta colpa di Chopin (entrambi pubblicati da Laurana Editore).

Ferdinando Pastori. Nato a Galliate (NO) nel 1968, piemontese di nascita e milanese d’adozione, vive e lavora a Milano. Appassionato di letteratura americana, predilige la struttura narrativa del racconto per l’intensità, la tensione e le emozioni che si possono condensare in un breve testo. Scrive dal 2003 e con Edizioni Clandestine ha pubblicato Euthanasia, Vanishing Point, No Way Out e Piccole storie di nessuno. Nel 2004 si aggiudica il premio “Roma Noir. Autori, editori, testi di un genere metropolitano” con il racconto Mantis (come una…). Suoi racconti sono presenti in diverse antologie e collabora con “MilanoNera”. Dopo Dolce da morire, pubblicato a quattro mani con Cristina Aicardi, dà seguito alla serie con Tutta colpa di Chopin – Laurana Editore.