Uccidi il male




Recensione di Antonella Bagorda


Autore: Davide Simon Mazzoli

Editore: La Corte Editore

Genere: Thriller e suspense

Pagine: 494

Pubblicazione: ottobre 2021

Sinossi. Sono trascorsi undici anni da quando il Profeta dell’Apocalisse, il serial killer che aveva terrorizzato Milano, ha colpito l’ultima volta uccidendo la moglie e il figlioletto del commissario Alexander Wolf, dopo averli sottoposti a torture indicibili, facendosi aiutare dai suoi Cavalieri. Da quella notte tutto è cambiato. Dopo essere stato deposto dal suo ruolo, per aver ucciso a sangue freddo uno dei Cavalieri e aver scontato un periodo di reclusione, Wolf si trasferisce nella sua villa di Varenna insieme alla figlia Vera: una ragazza ventisettenne, nata da una relazione giovanile. Anche se non è più un poliziotto, Alexander continua a collaborare segretamente con il suo ex collega e amico Giorgio Alborghetti, aiutandolo nelle indagini grazie ad alcune sue doti particolari. Ma l’incubo, che sembrava ormai sopito, ritorna all’improvviso per trascinarlo di nuovo all’inferno. Una mattina, rincasando da una nottata con Alborghetti, Alexander trova sul tavolo della sala da pranzo una lettera del Profeta dell’Apocalisse. Il folle è tornato e una sanguinosa caccia all’uomo ha inizio: il baratro sembra non avere fondo e una scia di morte e dolore rivelerà verità insospettabili che nessuno avrebbe mai voluto sapere.

Recensione

Protagonisti di questo thriller sono Giorgio Alborghetti, Alexander Wolf e l’oscuro Profeta dell’Apocalisse. Il primo è un ispettore capo della polizia, amico ed ex sottoposto di Wolf, molto innamorato della sua donna ma tanto problematico, tanto integerrimo ma troppo intraprendente. Il secondo è un ex commissario della polizia che tiene alla sua vita come si può tenere a una pianta già morta, che ha perso il distintivo per aver ucciso a sangue freddo uno dei Cavalieri del Profeta dell’Apocalisse, e l’ha fatto dopo che il soggetto in questione gli ha torturato e bruciato vivi moglie e figlio. Il terzo è il serial killer che anni prima dei fatti narrati in questo romanzo ha terrorizzato Milano spargendo morte ovunque.

Inizia la storia. Wolf rientra a casa dopo una notte in compagnia del suo amico Alborghetti e trova, sul tavolo della sala da pranzo, una lettera inconfondibile, color carta da zucchero. Non ci sono dubbi: il Profeta è tornato. Da questo momento non si avrà più pace, non ci sarà tregua, tutti saranno in pericolo, nessuno sarà al sicuro in nessun luogo, inizia una nuova sfida, si spargerà altro sangue, il Profeta dell’Apocalisse e i suoi Cavalieri sono pronti a tornare ad uccidere. Dopo undici anni.

L’azione di questo romanzo fatica a ingranare. Per il primo terzo del libro tutto pare essere fermo, come l’acqua del lago sulla riva del quale sorge la villa di Alexander. Ma si sa, l’acqua del lago è tanto calma quanto può essere inquietante. E infatti, quando gli indizi cominciano ad aumentare e si mettono in funzione gli ingranaggi dell’indagine, finisce la tregua e i colpi di scena non si fermano più.

Gli intrecci sono tantissimi, e senza una buona padronanza del mezzo narrativo sarebbe molto facile perdersi dentro le varie situazioni, confondere i tanti nomi, non aver chiari i molti luoghi descritti. Invece tutto fila, l’autore non delude mai: c’è una perfetta coerenza narrativa; i personaggi sono delineati perfettamente, sia i protagonisti che i personaggi minori, se di personaggi minori si può parlare; i luoghi sono reali, ci si ritrova in ogni posto senza alcuno sforzo di immaginazione (che poi sono reali davvero, lo dice l’autore nei ringraziamenti); belli i rapporti, sempre altalenanti vista la situazione non proprio serena, che si instaurano e si modificano e si consolidano sia tra colleghi che tra amici che tra parenti; ottimi i colpi di scena, tanti e mai scontati; apprezzata anche la leggerissima linea di ironia che appare ogni tanto.

Vado a capo per alcuni punti che mi perplimono…

Doti particolari di Wolf: nella sinossi del romanzo si parla di alcune doti particolari di Alexander Wolf che lo aiuteranno a gestire le indagini. Non amo particolarmente il paranormale ma per tutto il romanzo ho atteso che queste doti arrivassero ad aiutare i nostri eroi, ma purtroppo sono state sfruttate poco.

Il colpevole: io non sono una grande investigatrice nei romanzi. Nel senso che quando leggo una storia che prevede un colpevole non la leggo con la smania di scoprire il prima possibile chi sia, non prendo la lettura come una sfida con me stessa o con l’autore o con l’investigatore di turno, semplicemente me la godo. Questa volta, invece, senza volerlo, senza cercarlo, il probabile colpevole mi è balzato alla mente troppo presto e me lo sono portato avanti come un’ossessione fino alla fine, finché non mi è stato confermato che fosse effettivamente lui. Non la trovo una cosa sempre sbagliata, proprio perché non considero la lettura una gara a chi scopre prima l’assassino.

Credo che l’importante sia che l’autore sappia tenere vivo il gioco dei personaggi, e che per i personaggi il colpevole non sia chiaro fino al momento giusto, questo conta. A quel punto, che io scopra il colpevole a pagina due o a pagina quattrocento, poco importa. E quindi di questa scoperta prematura non ne faccio un dramma, anzi, l’autore è stato eccezionale perché è riuscito a tenermi incollata al libro fino alla fine nonostante tutto.

Considerazioni finali. Sono felice di aver scoperto un nuova voce thriller italiana, mi sono affezionata a nuovi personaggi che p, grazie al finale troppo aperto, ho la certezza di incontrare ancora e sono soddisfatta della lettura appena conclusa.

Domandone solito e ripetitivo: consiglio la lettura del romanzo? Sì, senza dubbio.

 

 

Davide Simon Mazzoli


Davide Simon Mazzoli (Milano, 15 ottobre 1980) è uno scrittore, regista e produttore cinematografico italiano. Ha pubblicato le seguenti opere:

2001 – Nessuno può Chiamarlo Ulisse, editrice Nuovi Autori

2011 – Radiografia di un dj che non piace (scritto insieme a Marco Mazzoli), Rizzoli

2012 – Lo specchio del Male , Tre60 – Gruppo Editoriale Mauri Spagnol

2012 – Non mollare mai – Sfighe e rivincite dello Zoo di 105 (scritto insieme a Marco Mazzoli), Mondadori

2013 – Le Terre Magiche di Midendhil – La missione dell’Ultimo Custode, Sperling & Kupfer

2021 – Uccidi il Male, La Corte Editore

 

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