Un giorno verrò




a lanciare sassi alla tua finestra

Recensione di Francesco Morra


Autore: Claudia Durastanti

Editore: La nave di Teseo

Genere: Narrativa

Pagine: 200

Anno di pubblicazione: 2020

Sinossi. Qualcuno per arrivare a New York ci mette una vita, altri ci trascorrono solo qualche anno, giusto il tempo di diventare la persona che immaginavano di essere, e poi se ne vanno altrove. A cercare di capire cosa resta di se stessi, quando il sogno si incancrenisce o esplode. E poi ci sono quelli che a New York non arrivano mai, e convivono con la sua nostalgia. Pensavano che avrebbero formato una band, che avrebbero lasciato il segno nelle gallerie di arte contemporanea, che si sarebbero innamorate di qualcuno di indimenticabile. Per un po’ ci hanno provato, e il loro ostinato tentativo, lo slancio innocente e romantico verso tutto quello che potevano essere, è tutto ciò che conta ai fini di questa storia. Un giorno verrò a lanciare sassi alla tua finestra è il romanzo di una lunga adolescenza americana che va dagli anni Settanta ai primi anni Duemila, fatta di incontri e di separazioni, di prime volte e di «care strane matte ragazze» destinate a uscire di scena. Jane e Michael, Zelda e Francis, Ginger ed Edward si trovano in mezzo alla città e iniziano a scambiarsi libri, canzoni e lettere d’amore; provano a crescere insieme confrontando i propri miti e abbattendo i propri idoli. Sanno che non durerà per sempre ma sanno anche che qualsiasi apocalisse li distruggerà, sarà comunque meravigliosa.

Recensione

Vorrebbero essere affamati, ma la paura di sgarrare impedisce loro di avvicinarsi al piatto.

La fruizione di un romanzo può essere spesse volte un’attività comoda, ma non appagante.

Claudia Durastanti, nel suo romanzo d’esordio, Un giorno verrò a lanciare sassi alla tua finestra ripubblicato da La nave di Teseo nella collana i Delfini Best seller regala al lettore un’esperienza edificante e stimolante. Jane, Michael, Zelda, Francis, Ginger ed Edward sono i personaggi e attori di queste pagine, ivi si raccontano le loro gesta, la quasi totalità vissute nella città di New York, tra gli anni settanta e i primi anni duemila. La Durastanti ci guida e narra il loro percorso esistenziale fatto di amore e complesso intrico di rapporti che li strutturano fino alla loro età adulta. Alcune pagine recano riflessioni da sottolineare e imparare a memoria.

Gli affetti rendono la vita un inferno

Frequentemente tra i critici e lettori forti in quest’epoca dove si cerca sempre di catalogare tutto si ravvisa l’esigenza di andare comporre canoni letterari, ebbene questo libro deve trovarvi assolutamente posto. Una scrittura diretta estremamente introspettiva con una sublime e raffinata caratterizzazione dei personaggi che regalano senza scampo una forte empatia.

Peggiorare noi stessi, è quello che ci conviene

I tormenti dell’adolescenza, la voglia di definirsi indipendentemente dall’omologarsi o meno a quanto gli altri vogliono o sperano per te, l’anestetizzarsi e rendersi alieni come modo di essere; sono solo alcuni degli aspetti che la scrittrice infonde in questi capitoli. L’età adulta si percepisce come una fase non dove vi sia saggezza ma che rende maggiormente consapevoli delle vacuità che  non  si evitano ma a vivono con maggiore intensità. Sbagliare non esiste, ma c’è solo il vivere a tutto tondo, con braccia spalancate ad accogliere senza filtri.

Un romanzo che dovrebbe essere di mille pagine per durare di più, tanta è la voglia di non terminarlo. Un’originalità devastante che soggioga il lettore, il quale viene catapultato nelle menti e fluisce tra le pieghe delle relazioni e affettività della coralità descritta dall’autrice. Una boccata fresca e un pieno di input.

Un plauso alla casa editrice che nella collana i Delfini Best seller sta mettendo in campo un’opera importantissima ciò nei fatti si esplica nell’affermare: i libri non hanno una scadenza e ne è plastico esempio l’esordio della Durastanti, il quale può essere letto oggi e sempre. Scorsa l’ultima pagina si avverte un vuoto nella consapevolezza di non poter continuare a leggere di loro, i personaggi, ma è un’ esperienza da consigliare a tutti. Questo libro è un spot per la lettura come forma d’arte e di come leggere non sia un’attività banale e piatta. In queste pagine c’è la vita con il suo torrente di emozioni, dove nulla è predefinito e come ci destruttura il divenire esistenziale.

Coltivo il disimpegno come la forma migliore del lusso.

A cura di Francesco Morra

www.youtube.com/user/Vetriera

 

Claudia Durastanti


Claudia Durastanti: (Brooklyn, 1984) è scrittrice e traduttrice. Il suo romanzo d’esordio Un giorno verrò a lanciare sassi alla tua finestra (2010) ha vinto il Premio Mondello Giovani ripubblicato nel 2020 (La nave di Teseo); nel 2013 ha pubblicato A Chloe, per le ragioni sbagliate, nel 2016 Cleopatra va in prigione e nel 2019 La straniera, finalista alla LXXIII edizione del Premio Strega e in corso di traduzione in 15 paesi. È stata Italian Fellow in Literature all’American Academy di Roma. È tra i fondatori del Festival of Italian Literature in London.

 

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