Una famiglia 




Una famiglia

di Alessio Zucchini

Mondadori 2023

Thriller, pag.192

Sinossi. Un romanzo crudo e disincantato, con il passo narrativo del thriller e la capacità di raccontare gli angoli più bui dell’animo umano e di una terra, la Calabria, violenta e ancestrale.

Una misteriosa rapina al caveau di una banca, una nave che affonda con il suo carico di veleni, un antico santuario consacrato alle cosche. A Paola è bastata un’ora e mezzo di volo per trovarsi in un altro mondo. Quello che ha lasciato tanti anni prima senza rimpianti e in cui torna di rado, e sempre controvoglia. L’addio che deve dare questa volta, in questa terra a cui rifiuta di appartenere, è il più doloroso di tutti. Matteo era il più piccolo e perdere un fratello in quel modo non è accettabile per lei che ha sempre cercato di trarlo in salvo, lontano dal destino che la famiglia aveva scelto per lui. La famiglia di Paola non è come le altre. Suo padre Domenico La Paglia è un boss della ‘ndrangheta e rappresenta tutto quello a cui lei si è ribellata. Da Pietranera – un paesino calabrese arrampicato su una montagna a picco sul mare – è scappata a Milano, ha fatto carriera nel mondo della moda e iniziato una nuova vita. Ma ciò da cui ha cercato di prendere le distanze ha tentacoli lunghi. C’è solo la guerra tra clan dietro la morte di suo fratello? Ora che il dubbio si è insinuato nella sua mente, la verità è un premio per cui è disposta a pagare un prezzo molto alto. Un romanzo crudo e disincantato, con il passo narrativo del thriller e la capacità di raccontare gli angoli più bui dell’animo umano e di una terra, la Calabria, violenta e ancestrale.


Recensione di Giulia Manna

Paola è costretta a tornare a Pietranera, un paesino calabrese arrampicato su una montagna a picco sul mare. Da anni vive a Milano dove si è costruita una carriera nella moda ed una vita molto distante da quella in cui è cresciuta. La donna è la figlia di Domenico La Paglia, boss della ‘ndragheta. Quello in cui è cresciuta è un mondo da cui ha voluto prendere le distanze, ma che comunque fa parte di lei. Così, quando suo fratello viene ucciso deve rientrare nel suo paesino per sostenere la famiglia. 

Sono passati molti anni da quando è partita per il nord, ma la sua terra non è cambiata.

 “Non lo so, Santo, dimmelo tu, che questo posto lo conosci bene. Dimmi come si vive nel Medioevo, quali sono le dinamiche. A chi bisogna rivolgersi per avere le informazioni, a chi si deve andare a rendere omaggio, baciare le mani. Dimmi chi bisogna scomodare per avere giustizia. Dimmi chi comanda, chi decide, chi uccide”.  

Paola vuole scoprire chi ha ucciso suo fratello. Il dito punta contro i Delise, ma chi sono i Delise? Davvero Matteo è stato ucciso in un conflitto tra clan?  

Un romanzo davvero crudo.

 “Questa è una storia calabrese, non un film americano. Qui il lieto fine è più complesso”. Già questa frase rilasciata dall’autore, rende l’idea della qualità di Una famiglia. 

La storia è breve, nemmeno duecento pagine che scorrono veloci come bere un bicchier d’acqua. 
Non sembra di leggere un libro. Sembra di essere spettatori di un film dove si avverte l’influenza delle tante storie di mafia, camorra, omicidi e altro ancora che Alessio Zucchini deve aver accumulato durante la sua carriera. 

Se vi piace il genere, questo libro non potete proprio perdervelo.

Buona lettura.

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Alessio Zucchini


è nato in Umbria, lungo le sponde del Tevere, nel 1973. Giornalista del Tg1, ha seguito come inviato alcuni dei principali eventi di cronaca degli ultimi anni, in Italia e all’estero: dagli attentati terroristici di Parigi alle stragi dei migranti nel Mediterraneo, il terremoto dell’Aquila, le proteste No Tav, le inchieste sulla criminalità organizzata. Oggi conduce l’edizione delle 20. Ha pubblicato un libro su Unabomber (Nutrimenti, 2003) e una serie di racconti nell’antologia Lama e Trama (Perdisa Pop, 2010-2011).