Undici morti non bastano




Recensione di Cristina Bruno


Autore: Raffaele Malavasi

Editore: Newton Compton

Genere: thriller

Pagine: 544

Anno di pubblicazione: 2022

 

Lettura a cura di

Sabrina De Bastiani 

Sinossi. In un frutteto di Sparzi, località dell’entroterra genovese, viene ritrovato il cadavere di una donna. Il corpo, sottoposto a una rozza imbalsamazione, nasconde un manoscritto indecifrabile. L’indagine, affidata all’ispettore Manzi e alla sua squadra, appare fin da subito delicata per i possibili legami con un noto fatto di cronaca nera: proprio a Sparzi, tra la fine della guerra e gli anni Settanta, si verificarono undici efferati omicidi, attribuiti al cosiddetto Barbiere, mai identificato. Grazie anche al contributo di una giornalista, Orietta Costa, le indagini di Manzi seguono un filo che si muove tra presente e passato e lo portano a fare i conti con la storia del paese, legata alle violente vendette incrociate del dopoguerra. Ma quando l’ispettore comincia a sospettare che la scia di sangue abbia una matrice ben diversa, a essere in serio pericolo sarà la sua stessa vita. L’intervento di Goffredo-Red Spada, questa volta, potrebbe arrivare oltre il tempo massimo…

Recensione

In una Genova infreddolita Goffredo Red Spada è alle prese con i fantasmi del passato e del presente. Qualcuno lo segue e sembra voler intrufolarsi nella sua vita privata. Nel frattempo la giornalista Orietta Costa è alle prese con un nuovo caso di cronaca che riguarda il tentato suicidio di una giovane.

L’ispettore Manzi invece inizia a indagare su uno strano caso di omicidio avvenuto in una località poco distante dal capoluogo, Sparzi. In questo paesino inerpicato sulle alture è rinvenuto un cadavere che era stato malamente imbalsamato e sepolto in un terreno privato.

Sparzi è tristemente nota per una serie di undici delitti commessi nei tre decenni successivi al dopoguerra ed è inevitabile che questa nuova sepoltura dia da pensare di essere in qualche modo collegata ai precedenti delitti. Un misterioso manoscritto rinvenuto dentro il corpo e uno strano caso di suicidio alimentano i dubbi degli inquirenti che decidono di seguire la pista di un fantomatico tesoro e di un’antica rivalità tra le due famiglie principali del paese. Manzi dovrà scavare nel passato per far luce nel presente mettendo a rischio la propria vita.

La prima traccia che trova il lettore è nel prologo che inizia a raccontare l’antefatto, la causa di tutto…

Da qui parte il racconto nel presente, intervallato da brevi excursus nel passato. Goffredo, Spada, Costa e Manzi lavorano su tre fronti separati. Spada in realtà è preso dai suoi problemi personali e il suo intervento fondamentale nelle indagini si fa sentire solo nell’ultima parte. Orietta e Manzi sono invece quelli che ricostruiscono passo dopo passo la struttura della vicenda.

Vediamo i tre personaggi lavorare ciascuno per proprio conto riunendosi solo nel tratto finale per dare corpo a supposizioni e intuizioni. Dopo una partenza lenta, la trama si snoda in un crescendo di colpi di scena e nuove informazioni che portano gli investigatori a giungere alla soluzione del caso e alla scoperta degli insospettati colpevoli dei vecchi e dei nuovi delitti.

La narrazione procede con uno stile frizzante che coinvolge il lettore e rende simpaticamente familiari i protagonisti della vicenda.

Paura, sorpresa, emozione emergono tra le righe mentre i personaggi si confondono in una Genova sospesa tra mari e monti, con il suo dialetto inconfondibile velato di ironia, le sue chiese e i suoi vicoli.

Troviamo Manzi e Balduzzi, il romano foresto e il genovese doc che si scambiano battute, Orietta che ha ripreso con foga il suo lavoro, Spada che cerca di conciliare lavoro e famiglia e di essere un padre più presente.

Tutto questo mentre l’oggi affonda le sue radici in un passato che torna ciclicamente ad affacciarsi. Le lotte tra Partigiani e Repubblichini nascondono un mistero e sono l’inizio della lunga scia di sangue che ha ossessionato Sparzi per decenni.

A cura di Cristina Bruno

https://www.cristinabruno.it/

Raffaele Malavasi


È nato a Genova ed esercita la libera professione. Da sempre accanito lettore, ha una passione per i gialli. La Newton Compton ha pubblicato con successo Tre cadaveriDue brutali delittiSei sospetti per un delitto, con protagonista l’ex poliziotto Goffredo Spada, e Undici morti non bastano.

 

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