Vecchie conoscenze




Recensione di Chiara Alaia


Autore: Antonio Manzini

Editore: Sellerio editore Palermo

Genere: Giallo

Pagine: 416

Anno di pubblicazione: 2021

Sinossi. Rocco Schiavone indaga sull’omicidio di una professoressa in pensione. E intanto l’ombra del passato si fa pressante: la pena per Sebastiano, l’amico fraterno che non ha mai smesso di dare la caccia a Enzo Baiocchi, che gli ha assassinato la moglie, lo rende inquieto e gli ruba il sonno. Antonio Manzini continua il suo romanzo sul vicequestore scontroso, malinconico, ruvido e pieno di contraddizioni che i lettori ormai conoscono e apprezzano; lo fa con una capacità di invenzione e con una passione per il personaggio, per tutti i personaggi, che difficilmente possiamo riscontrare in altri scrittori di oggi.

Recensione


Ci sono dei giorni in cui si percepisce che un pezzo della nostra vita se n’è andato, e seppelliamo la nostra faccia di una volta perché non ci appartiene più.”

È un Rocco Schiavone sempre più malinconico, arrabbiato, disilluso quello che ritroviamo nel nuovo romanzo della serie, dal titolo Vecchie conoscenze. Solo, anche. Gabriele, l’adolescente della porta accanto, si è trasferito a Milano con la madre.

La storia con la giornalista Sandra Buccellato non decolla: Rocco ancora non è capace di lasciarsi andare, la morte di Marina continua a tormentarlo tra ricordi e senso di colpa.

E degli amici di una vita davvero può fidarsi ancora ciecamente?

Schiavone, però, ha la sua squadra. Non una spalla, non più semplici comparse, ma personaggi essenziali della storia. Più di tutti, in questo romanzo, Michele Deruta, che ci svela qualcosa di totalmente inaspettato del suo privato.

Mi siete rimasti solo voi. Per quanto sia dura e difficile ammetterlo, non ho altri che voi…”,

realizza Rocco nell’ultimo capitolo. E ha ragione.

In un febbraio freddo e nevoso, Manzini intreccia sapientemente più romanzi in uno. Da un lato, c’è l’indagine per risolvere l’omicidio di un’anziana e stimata storica dell’arte; dall’altro, le vicende private del vicequestore, un capitolo ben lontano dall’essere chiuso.

E così, tra le “vecchie conoscenze” che tornano in scena, ritroviamo l’amico Sebastiano, che come una meteora appare ad Aosta per poi scomparire di nuovo, l’acerrimo nemico di Rocco, il pentito Enzo Baiocchi, persino l’agente speciale Caterina Rispoli.

Verrebbe voglia di centellinarlo, questo romanzo, per farlo durare più a lungo possibile. Ma è troppa la voglia di sapere come andrà a finire, di capire. E il colpo di scena finale è come tutti i colpi di scena dovrebbero essere: una rivelazione sconvolgente, destabilizzante, amara.

Antonio Manzini


Attore e sceneggiatore, romano (allievo di Camilleri all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica), Antonio Manzini ha esordito nella narrativa con il racconto scritto in collaborazione con Niccolò Ammaniti per l’antologia Crimini. Del 2005 il suo primo romanzo, Sangue marcio (Fazi). Con Einaudi Stile libero ha pubblicato La giostra dei criceti (2007). Un suo racconto è uscito nell’antologia Capodanno in giallo (Sellerio 2012). Del 2013, sempre per Sellerio, ha pubblicato il romanzo giallo Pista Nera. Secondo episodio della serie: La costola di Adamo (Sellerio 2014). Nel 2015 pubblica Non è stagione (Sellerio), Era di maggio (Sellerio) e Sull’orlo del precipizio (Sellerio). Del 2016 è Cinque indagini romane per Rocco Schiavone (Sellerio). Altri suoi romanzi pubblicati con Sellerio sono: 7-7-2007 (2016), Pulvis et umbra (2017), La giostra dei criceti (2017), L’ anello mancante. Cinque indagini di Rocco Schiavone (2018), Fate il vostro gioco (2018), Rien ne va plus (2019), Ogni riferimento è puramente casuale (2019), Gli ultimi giorni di quiete (2020) e Vecchie conoscenze (2021).

 

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