Serie TV imperdibile: Vikings




A cura di Giulia Manna


Vikings è una serie televisiva canadese e irlandese di genere storico creata e scritta da Michael Hirst, trasmessa dal 3 marzo 2013 al 3 marzo 2021 sulla rete televisiva canadese History per 89 episodi in sei stagioni. In Irlanda, la seconda parte della sesta e ultima stagione è stata resa disponibile interamente su Prime Video il 30 dicembre 2020, in anteprima rispetto alla distribuzione originale canadese. Il sequel della serie Vikings: Valhalla debutterà il 25 febbraio 2022 su Netflix.

La serie, ambientata nel IX secolo principalmente tra la Scandinavia e le isole britanniche, racconta in chiave romanzata le avventure del guerriero vichingo Ragnarr Loðbrók, interpretato dall’attore australiano Travis Fimmel, e di altri personaggi storici come Lagertha, Rollone, Hrafna-Flóki Vilgerðarson, Aelle II di Northumbria, Aslaug Sigurdsdóttir, Björn Ragnarsson, Egberto del Wessex, Horik I, Harald I di Norvegia, Halfdan il Nero, Ívarr Ragnarsson, Etelvulfo del Wessex e Alfredo il Grande.

In Italia, la prima stagione è stata trasmessa in prima visione da Rai 4, mentre le stagioni successive sono state pubblicate in esclusiva sui servizi di streaming on demand TIMvision e Prime Video.

 

Trama. 

Ragnar è presentato come un giovane fattore, pescatore e cacciatore vichingo che durante la stagione estiva, assieme ai suoi compaesani, saccheggia paesi stranieri uccidendo e schiavizzando senza pietà.

Sempre alla ricerca di nuove terre da depredare, per arricchirsi e accrescere il proprio prestigio personale di fronte agli dei e ai propri simili, egli diviene il primo della sua gente a navigare con successo verso occidente, attraversando le pericolose acque del mare del Nord. Convinto di avere un destino glorioso indicatogli dai suoi dei attraverso svariati segni naturali, che egli interpreta come benevolenti nei suoi confronti, raduna un gruppo di spietati e ambiziosi vichinghi, pronti a sfidare la legge del villaggio nel tentativo di conquistare con la forza denaro e gloria personale.

La prima caratteristica che distingue il protagonista dalla sua gente è l’ambizione sostenuta da una primitiva sete di conoscenza, sempre comunque finalizzata alla conquista. Egli vive con la moglie Lagertha, una guerriera, e i figli Bjorn e Gyda. Con un suo amico, l’innovativo artigiano Floki, Ragnar costruisce in segreto un nuovo modello di nave più lunga e veloce e sfida il governatore locale, il conte Haraldson, un uomo diffidente, tradizionale e avido, che governa lo jarldom con l’aiuto del suo consigliere Svein e dell’Indovino. Haraldson è contrario alle ardite proposte di Ragnar, ma il giovane vichingo parte comunque per l’inesplorato sud-ovest, scatenando così una malcelata ostilità da parte del conte, che lo vede come un avversario politico.

Tra l’equipaggio di Ragnar vi è suo fratello Rollo, figura imponente e grande guerriero. Rollo brama la moglie di Ragnar e prova una forte invidia per il fratello. Infatti, mentre quest’ultimo persegue fermamente le sue ambizioni, Rollo cerca di affrontare una gelosia che mette alla prova la sua maturità e pianta i semi del risentimento.

L’imbarcazione di Ragnar dotata di un unico esemplare di bussola solare si rivela una potente risorsa, in quanto conduce i razziatori vichinghi sulle coste del regno inglese della Northumbria. Un monastero viene facilmente attaccato ed espugnato con una brutalità implacabile, emblematica di tutte le incursioni vichinghe. Gli “uomini del nord” lasciano l’isola con un bottino di ricchezze e schiavi, tra i quali vi è il monaco Athelstan, la cui enigmatica devozione alla fede cristiana instilla in Ragnar molta curiosità. Ritornato in patria, a Kattegat, l’equipaggio viene fermato da Haraldson, il quale pretende che la maggior parte delle ricchezze vada a lui. Ragnar non può far altro che accettare, ma riesce comunque a prendere Athelstan come suo servo. Una seconda spedizione provoca non soltanto l’inimicizia con re Aelle II di Northumbria, ma innesca anche una serie di scontri sempre più violenti con l’autocratico Haraldson, il quale accetta di duellare con Ragnar. Quest’ultimo lo uccide e diventa il nuovo conte. La moglie di Haraldson, Siggy, rimane dunque vedova e decide di lasciare Kattegat dopo aver ucciso il conte Bjarni, un anziano signore scelto da Haraldson come marito di sua figlia Thyri. Rollo, però, dice a Siggy che potrà restare e le promette che nessuno farà del male a lei o a sua figlia.

Arrivata l’estate, il conte Ragnar torna in Northumbria per continuare le razzie, ma questa volta re Aelle risponde agli attacchi inviando suo fratello a capo di un esercito. Ragnar e i suoi uomini riescono a prevalere e a incontrare il re per stipulare un accordo. Rollo accetta di venire battezzato e dopo altri scontri Ragnar riesce a ottenere un bottino da Aelle. Nel frattempo, Lagertha perde il bambino che aveva in grembo.

Durante un viaggio al tempio di Uppsala, luogo sacro dove molti clan vichinghi si riuniscono ogni nove anni per compiere sacrifici umani e animali. Durante il soggiorno nello jarldom di Borg, situato nello Götaland in Svezia, Ragnar viene sedotto dalla principessa Aslaug, la quale rimane incinta. Nel frattempo, a Kattegat una misteriosa epidemia devasta il villaggio, uccidendo Gyda e Thyri. L’invidioso e ambizioso Rollo, invece, viene convinto dallo jarl Borg a schierarsi con lui contro suo fratello Ragnar e re Horik, in modo da ottenere la propria gloria.

 

Personaggi

Ragnar Lothbrok (stagioni 1-4), interpretato da Travis Fimmel, doppiato da Maurizio Merluzzo.

Lagertha, conosciuta anche come Ingstad (stagioni 1-6), interpretata da Katheryn Winnick, doppiata da Stefania De Peppe.

Rollo (stagioni 1-4; apparizioni speciali stagione 5), interpretato da Clive Standen, doppiato da Riccardo Lombardo.

Siggy (stagioni 1-3), interpretata da Jessalyn Gilsig, doppiata da Valeria Falcinelli.

Floki (stagioni 1-6), interpretato da Gustaf Skarsgård, doppiato da Francesco Mei.

Conte Haraldson (stagione 1), interpretato da Gabriel Byrne, doppiato da Augusto Di Bono.

Athelstan (stagioni 1-3; ricorrente stagione 4), interpretato da George Blagden, doppiato da Ruggero Andreozzi.

Horik di Danimarca (stagioni 1-2), interpretato da Donal Logue, doppiato da Raffaele Fallica.

Aslaug (stagioni 1-4), interpretata da Alyssa Sutherland, doppiata da Tania De Domenico.

Ecbert del Wessex (stagioni 2-4), interpretato da Linus Roache, doppiato da Massimiliano Lotti.

Bjorn la Corazza (stagioni 2-6), interpretato da Alexander Ludwig, doppiato da Simone Lupinacci.

Bjorn da bambino (ricorrente stagioni 1, 4; ospite stagione 2), interpretato da Nathan O’Toole, doppiato da Simone Lupinacci.

Kalf (stagioni 3-4), interpretato da Ben Robson, doppiato da Diego Baldoin.

Harbard (stagioni 3-4), interpretato da Kevin Durand, doppiato da Mario Zucca.

Carlo della Franchia Occidentale (stagioni 3-4), interpretato da Lothaire Bluteau, doppiato da Gianni Quillico.

Indovino (stagioni 4-6, ricorrente stagioni 1-3), interpretato da John Kavanagh, doppiato da Mario Scarabelli.

Harald Bellachioma (stagioni 4-6), interpretato da Peter Franzén, doppiato da Giuseppe Calvetti.

Halfdan il Nero (stagioni 4-6), interpretato da Jasper Pääkkönen, doppiato da Edoardo Lomazzi.

Ivar il Senz’ossa (stagioni 4-6, ospite stagione 4), interpretato da Alex Høgh, doppiato da Mosè Singh.

Ivar da bambino (ricorrente stagioni 2-4), interpretato da James Quinn Markey (stagione 4), doppiato da Alessandro Fresta (stagioni 2-4).

Hvitserk (stagioni 4-6, ospite stagione 4), interpretato da Marco Ilsø, doppiato da Gianandrea Muià.

Hvitserk da bambino (ricorrente stagioni 2-4), interpretato da Cathal O’Hallin (ricorrente stagioni 2-3) e da Stephen Rockett (ricorrente stagione 4), doppiato da Stefania De Peppe (stagioni 2-3) e da Luca Cortese (stagione 4).

Sigurd Serpente nell’occhio (stagione 4, ospite stagione 4), interpretato da David Lindström, doppiato da Norman Mulinacci.

Sigurd da bambino (ricorrente stagioni 2-4), interpretato da Elijah O’Sullivan (ricorrente stagione 4).

Ubbe (stagioni 4-6), interpretato da Jordan Patrick Smith, doppiato da Francesco De Marco.

Ubbe da bambino (ricorrente stagioni 2-4), interpretato da Cormac Melia (ricorrente stagioni 2-3) e da Luke Shanahan (ricorrente stagione 4), doppiato da Luca Cortese (stagioni 2-3) e da Radi De Iaco (stagione 4).

Aethelwulf del Wessex (stagioni 4-5, ricorrente stagioni 2-4), interpretato da Moe Dunford, doppiato da Marcello Moronesi.

Heahmund (stagioni 4-5), interpretato da Jonathan Rhys Meyers, doppiato da Alessandro Rigotti.

Oleg il Profeta (stagione 6), interpretato da Danila Kozlovsky, doppiato da Marcello Cortese.

Erik il Rosso (stagione 6), interpretato da Eric Johnson, doppiato da Stefano Annunziato.

Torvi (stagione 6, ricorrente stagioni 2-6), interpretata da Georgia Hirst, doppiata da Maura Marenghi.

Gunnhild (stagione 6, ricorrente stagioni 5-6), interpretata da Ragga Ragnars, doppiata da Cristiana Rossi.

Othere (stagione 6), interpretato da Ray Stevenson, doppiato da Federico Danti.

 

Recensione

Questa serie ha avuto un successo smisurato e meritato! Dopo anni ancora si parla di Vikings!

Si ripercorre la storia di Ragnar Lothbrok.  Fu un re semi vichingo leggendario che si suppone abbia regnato su Svezia e Danimarca  nella seconda metà del IX secolo. Sono state messe assieme leggende, eventi di cronaca, tracce storiche ed è venuta fuori una versione televisiva romanzata che il pubblico ha gradito davvero molto.

Tra amori, tradimenti, tradizioni, riti, conquiste, rivalità, fratellanza, follia e tanto altro ancora, la storia scivola via verso la fine. L’ho trovata meritevole anche perché onestamente è una parte di storia che non abbiamo studiato nelle scuole. Abbiamo avuto un’infarinatura generale sui vichinghi, sulle loro barbarie e quasi nulla sulle loro divinità. Questo può essere un’occasione anche per sviluppare una curiosità verso questa cultura ed eventualmente approfondirla.

Questa serie raggiunge la perfezione nella scenografia e costumi. Gli attori sono stati strepitosi e grazie alla serie per molti di loro il successo sta continuando, primi tra tutti proprio Travis Fimmel che interpreta Ragnar Lothbrok, ma anche la sua splendida moglie guerriera, Lagherta interpreta da Katheryn Winnick ed all’attore che ha interpretato il protagonista più camaleontico di tutti, l’amico Floki, alias Gustaf Skarsgard. Quest’ultimo mi ha affascinata e guardando la serie capirete perché.

Un ruolo di spicco lo ha avuto anche Althelstan, prete catturato dai vichinghi e portato nelle loro terre come prigioniero che diventa parte di loro o forse è solo una recita per rimanere in vita. Chi può dirlo? L’interpretazione di George Blagden è stata impeccabile esattamente come quando interpreta Il Re sole in Versailles. Stessa cosa per  Alexander Ludwig che interpreta Bjorn la corazza e per tanti altri ancora.

Ci sono molte questioni in palio in questa serie. La religione e la fede sono una di queste. Lasciatevi affascinare dalle divinità nordiche, dai riti, da un diverso stile di vita rispetto a quello di nostri avi e dal confronto con il cristianesimo. C’è un pezzo di storia, ma anche tanta azione ed è ricca di colpi di scena. A tratti ci sono scene splatter, quindi non adatta a minori soprattutto se non accompagnati. C’è anche parecchio  sesso, ma visto l’aspetto degli attori e delle attrici, direi che per quello non si lamenterà nessuno! Anzi, volgarmente parlando posso esclamare: “opperò!”. Scherzo, nei vari social sulle serie televisive il mio commento è quanto di più tranquillo possiate leggere sul fascino di quest’ultimi.

Forse mi ha un po’ annoiata solo una parte con la crisi mistica di uno dei personaggi principali, ma nemmeno più di tanto. Alla fine aiuta a capire il suo declino.

Molte delle critiche rivolte alla serie, consistono nel lamentarsi che quest’ultima sia andata avanti dopo la morte Ragnar continuando con le vicende dei figli. Non faccio nomi dei figli per evitare spoiler, ma diciamo che da questo punto in poi diventa più cruda e spietata.

Il confine tra fede e follia diventa sempre più sottile. Anche chi si ama ed aveva giurato fedeltà all’altro è costretto a fare scelte difficili o ad infrangere sacre promesse per schierarsi in attesa dello scontro finale. Bisognava andare avanti, però! Ne sono fermamente convinta.

Anche se si ha un escalation di violenza che non era mai mancata neanche nelle stagioni precedenti, dopo aver seguito le vicende di Rollo, Lagherta, Bjork la corazza, Floki, Ivar, Hvitserk, Ubbe, è normale essersi affezionati a tali personaggi. Diventeranno parte integrante ed indispensabile della storia, pertanto era giusto continuare per arrivare a capire fino a che punto era arrivata il loro amore per Ragnar anche dopo la sua morte. Tutto ruota sempre attorno a Ragnar, anche quando non ci sarà più.

Buona visione!

​​​​A cura di Giulia Manna