Recensione di Cristina Bruno
Autore: Carlotta Borasio, Monica Coppola, Francesca Mogavero
Editore: Buendia Books
Genere: narrativa moderna
Pagine: 35
Anno di pubblicazione: 2020
Sinossi. La variabile imprevista che si insinua nell’equazione (apparentemente) perfetta, la vite di troppo nell’ingranaggio ben oliato, la singola carta che scombina l’intero mazzo. In tre parole? Il terzo incomodo. Tre diverse declinazioni in tre racconti, per pensare, sorridere, emozionarsi. Le scrittrici devolveranno i diritti d’autore di questo volume a sostegno dell’AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie-linfomi e mieloma) Sezione di Torino.
Recensione
Tre donne, tre scrittrici, tre racconti ognuno con caratteristiche proprie, il primo più introspettivo, il secondo più romantico, il terzo più ironico. Le autrici hanno saputo rappresentare, nella brevissima parentesi del racconto, la psicologia femminile in tutte le sue sfumature.
Scritti tutti con piacevole leggerezza affrontano tuttavia temi non così scontati.
Nel primo incontriamo una madre alle prese con l’educazione di un figlio, prigioniera del rapporto con il marito, incapace di dare regole, ma solo di subirle, e che vive così la maternità come un’angoscia.
La sua fragilità non le permette né di comunicare il suo disagio al marito, né di tessere una relazione affettiva con il figlio. Seduta su una panchina al parco ripercorre la propria storia di donna e di madre traendo un triste bilancio.
“È quando cerchiamo di trasformare in artificiale ciò che è naturale, che le cose si complicano: diventa tutto dannatamente difficile.”
In questa frase è condensato il senso del secondo racconto in cui vediamo un uomo e una donna alle prese con una relazione impossibile, desiderata eppure non realizzabile. Cercarsi, riconoscersi, perdersi, questo è il destino dei protagonisti che tornano al loro quotidiano dopo aver assaggiato un dolce proibito.
Nel terzo racconto, il più ironico, troviamo una moglie alle prese con un marito dalla passione sfrenata per il calcio. La situazione approderà a un esito felice grazie alla comparsa, incorporea, di Colin Firth. Il bell’attore, in veste di genio, spiegherà alla donna non solo come accettare la mania calcistica del partner, ma anche come trasformarla in un momento di coesione che serva a consolidare il loro rapporto. E così tra gustose pietanze e partite di calcio il ménage prospera…
Tre stili diversi e accattivanti rendono la lettura agile. Il tre, che appare nel titolo, è il simbolo di un perfetto che si capovolge in imperfetto quando il nostro vivere quotidiano si scontra con la realtà. Ciascuna delle tre donne protagoniste si trova in qualche modo a dover gestire la propria affettività facendola transitare dal piano del desiderabile a quello dell’attuabile. In questo passaggio si cela l’imperfezione che diventa sintomo di nevrosi se non gestita correttamente e può invece diventare momento di crescita se vissuta con equilibrio e consapevolezza.
Reale contro immaginario, quotidiano contro fantastico, nello iato tra questi due mondi fa capolino la nostra capacità di affrontare l’esistenza e di affermare la nostra unica personalità.
Un libro da consigliare e il sostegno all’AIL è di sicuro un valore aggiunto.
A cura di Cristina Bruno
Carlotta Borasio, Monica Coppola e Francesca Mogavero
Carlotta Borasio: ha pubblicato il racconto lungo “Al buio” (Intermezzi, 2017) e alcuni racconti in antologie e riviste. Vive a Torino con il marito e la figlia. Si occupa di comunicazione, come formatrice e consulente. È l’ufficio stampa di Las Vegas edizioni.
Monica Coppola: ha pubblicato i romanzi “La misura imperfetta del tempo” (Las Vegas edizioni, 2019) e “Viola, vertigini e vaniglia” (Booksalad, 2015). Ha curato l’antologia “Dai un morso a chi vuoi tu: storie d’amore per appetiti formidabili” in cui compaiono anche due racconti di Carlotta Borasio e Francesca Mogavero. Ha scritto racconti per La Repubblica – L’Espresso, le riviste letterarie Carie, Crack e collaborato con il blog di Vanity Fair. Vive a Torino e si occupa di marketing e formazione.
Francesca Mogavero: laureata in Filologia e Letterature dell’Antichità, vive con il naso tra i libri e i fornelli. Infatti ama le parole e i carboidrati (ma anche le verdure) e ha pubblicato alcuni racconti in antologia. È l’editrice di Buendia Books e collabora con diverse case editrici.
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