Della stessa sostanza




Della stessa sostanza del buio

Recensione di Marianna Di Felice


Autore: Luca Occhi

Editore: Bacchilega

Genere: Giallo

Pagine: 160

Anno di pubblicazione: 2019

Sinossi. La disperazione può portare a stringere patti con il diavolo. Lo sa bene Lorenzo Simoni che per venire a capo della scomparsa della figlia adolescente decide di rivolgersi a Mathias Mestiz, l’unico che ritiene capace di ritrovarla. Condannato per un infamante delitto, e ora in libertà vigilata, Mestiz si è sempre dichiarato estraneo alle accuse, ma a impedirgli di definirsi innocente è l’ossessione per le foto di ragazzine, la stessa che in passato lo ha spinto a frequentare un mondo oscuro. Proprio quel mondo in cui sarà costretto a tornare per ottenere la ricompensa promessa da Simoni: una somma di denaro sufficiente a permettergli di abbandonare una città in cui tutti sanno di lui. Ma nulla è come appare. Nemmeno le poche persone che frequenta.

Recensione

Nessuno può comprendere la disperazione di un padre e di una madre quando la loro figlia scompare. Nessuno tranne i genitori che si ritrovano coinvolti in una ricerca sfrenata, almeno all’inizio, della loro bambina e poi in una palude dove ristagnano le indagini e si creano false piste. La disperazione sale ai massimi livelli anche perché la casa diventa all’improvviso silenziosa e la tristezza diventa palpabile. L’angoscia segue ogni passo di quei poveri genitori senza lasciarli un momento e i ricordi fanno più male di un coltello dietro la schiena.

Per questo Lorenzo Simoni, il padre di Valentina, la ragazzina scomparsa, decide di chiedere aiuto al nemico. Nessuno penserebbe di chiamare in aiuto una persona accusata di pedofilia e omicidio, ma Mathias ha davvero commesso il delitto di cui tutti lo accusano? È stato in carcere quindi è colpevole a prescindere! Nessuno può capire cosa si prova quando le accuse rivolte sono false. Hanno uno stato d’animo in comune Simoni e Mathias anche se quest’ultimo conosce bene il mondo perverso di chi guarda le foto delle ragazzine. Per questo risulta essere un buon investigatore su questo caso.

Mathias ogni giorno deve lottare con persone che lo hanno etichettato e non distolgono il loro disgusto dalla sua persona e da casa sua. Lui ormai soffre dentro, come hanno sofferto i suoi genitori che lo hanno visto andare in carcere, forse anche di più visto il marchio indelebile che la reclusione gli ha lasciato. La forza per andare avanti è data dalla ricompensa che Simoni gli darà, così Mathias cambierà vita.

Ma lui un brutto vizietto ce l’ha e conosce un mondo nascosto dai riflettori della vita quotidiana perché è un mondo viscido e malato quello che lui frequenta anche se solo per delle foto, è un mondo dove si nascondono personaggi pericolosi che hanno molti volti, un mondo che si fa avvolgere dal buio. Il mondo perverso coinvolge persone che all’apparenza sembrano per bene, ma in effetti il male non si presenta mai con il suo vero volto altrimenti si riconoscerebbe e si allontanerebbe, invece ci si fida di certi volti perché sono legati all’ultima speranza di cambiare. Al contrario per Mathias sarà una sconvolgende rivelazione.

Un romanzo pieno di significato e denso di stati d’animo contrastanti, un libro che svela una parte malvagia dell’essere umano, quella legata alla depravazione, che ha sfogo in ambienti dove si incontrano soggetti che con semplici stratagemmi, anche alla luce del sole, si insinuano nelle menti degli adolescenti e li convincono a seguirli come fossero pifferai magici. Non sono nascosti solo dietro il dark web, ma girano anche per le strade sfoggiando facce pulite, tranne quella di Mathias che è ormai segnata da una profonda sofferenza. L’autore è decisamente bravo nel coinvolgere il lettore con una scrittura semplice e dura, reale.

Il lettore si trova davanti ad un giallo visto che si espone il crimine e i personaggi coinvolti descrivendo le loro caratteristiche, ma il lettore sente anche l’inquietudine di un noir intriso tra le pagine del libro, sente la spossatezza di Mathias, il dolore dei genitori e la malvagità degli altri personaggi, sente l’annientamento psicofisico che deriva dal vizio che si risveglia e chiede a gran voce di essere soddisfatto, sente anche il vuoto e la voglia di essere capita, di essere considerata come persona e non come bambina, di una adolescente.

Come si può riprendere una vita normale dopo esser stati risucchiati da quel mondo viscido? Qualcuno ce l’ha fatta a fuggire e lasciarsi alle spalle il buio…per sapere chi dovete leggere il libro. Buona lettura!

A cura di  Marianna Di Felice 

marisullealidellafantasia.blogspot.it

Luca Occhi


Luca Occhi, imolese, bancario per necessità e scrittore per inclinazione, è fra i fondatori di Officine Wort, (www.officinewort.it), sodalizio che da undici anni organizza il concorso letterario “Turno di Notte”. Vincitore di diversi premi letterari, ha partecipato con i suoi racconti a una ventina di antologie. Nel 2017 ha pubblicato “Il Cainita”, il primo romanzo, classificatosi al terzo posto nella sezione editi del “Festival Giallo Garda”, e nel 2018 il racconto lungo in e-book “Tartare”. “Della stessa sostanza del buio” è il suo secondo romanzo.

 

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