Recensione di Simona Vallasciani
Autore: Cynthia Clark
Traduzione: Micol Cerato
Editore: Newton Compton Editori
Genere: Thriller
Pagine: 333
Anno di pubblicazione: 2019
Sinossi. Mi chiamo Elizabeth e sono un’assassina. Ho sognato spesso di pronunciare queste parole ad alta voce. Sarebbe un sollievo riuscire a liberarmi del peso che mi tormenta ogni notte. Ogni giorno. Ogni secondo della mia vita. Ma i segreti hanno un modo sottile di controllarti, di plasmarti e, alla fine, di cambiare per sempre la persona che credevi di essere. Più a lungo tieni un segreto e più distrugge la tua anima. Nessuno potrà mai condividere con te quella disperazione. Chi mai potrebbe capire? Nessuno immagina che dietro la madre amorevole, la moglie affettuosa e il brillante avvocato c’è una donna con un segreto terribile. Un segreto che potrebbe mettere in pericolo tutto ciò che amo. Ho paura che la vita che ho costruito possa essere distrutta. Mi terrorizza affrontare le conseguenze delle mie azioni. No, non posso dirlo a nessuno. Devo rimanere l’unica custode della verità. Nessuno può sapere che io, Elizabeth, sono un’assassina.
Recensione
Per tanti anni Elizabeth Phillips ha mantenuto un segreto. Ha scelto di seppellirlo negli anfratti più remoti della memoria ma, come tutti i segreti, prima o poi è destinato a tornare a galla. E quel momento è arrivato.
Proprio ora che è diventata un celebre avvocato, che ha una bella famiglia e due splendidi figli, è sul punto di veder crollare tutto anche grazie ad un complicato caso che riguarda una giovane ragazza che ha vissuto un esperienza molto simile alla sua.
Ed è così che lavoro e vita privata sono costretti a legarsi indissolubilmente fino a giungere al fine più grande: la verità.
“Mi chiamo Elizabeth e sono un’assassina” è una nuovissima pubblicazione Newton Compton Editori che, attraverso questo intrigante legal thriller, tocca un argomento molto importante e, purtroppo terribilmente attuale: le violenze verso le donne. Quasi ogni giorno negli ultimi anni ci giungono notizie di tragici eventi che vedono come vittime le donne di tutto il mondo, violentate, rapite, torturate e uccise dai propri partner, dalle persone di cui si sono fidate oppure da un perfetto sconosciuto che hanno la sfortuna di aver trovato per caso sul loro cammino. Attraverso la sua storia Cynthia Clark parla a tutte loro ma anche, e soprattutto, a coloro che assistono a certe cose ma ancora non hanno il coraggio di prendere una decisione.
La storia personale di Elizabeth e la sua missione nel difendere la giovane Chloe durante il suo processo rappresentano come, incredibilmente, spesso la donna vittima di abusi possa diventare soggetto di accusa, come basti un piccolo errore, una minima azione per far sì che il suo spietato aguzzino venga compreso, addirittura giustificato.
Questa assurda condizione si attua sempre più spesso, così con e il comportamento da parte della donna di nascondere ciò che è successo, per vergogna o, addirittura per senso di colpa. Tutto questo viene raccontato dall’autrice con delicatezza e maestria dando vita a personaggi femminili allo stesso tempo fragili e determinati, salvaguardando se stesse e la propria felicità.
Il confine tra colpa e innocenza è incredibilmente sottile, basta un attimo perché i ruoli si invertano e allora sarà davvero difficile capire chi ha torto e chi ha ragione. Il lettore leggendo questo thriller si trova di fronte a tutto questo e non può fare a meno di crearsi una propria opinione, aprendo un po’ di più gli occhi di fronte ad una delle grandi ferite della società moderna.
Studiati salti temporali e un filo narrativo che non inciampa mai, fanno sì che questo libro si scavi una strada nell’animo di chi avrà voglia di leggerlo, facendo in modo di farsi ricordare per molto tempo dopo averlo concluso. Mi auguro caldamente che la storia di Elizabeth possa far riflettere molte persone e magari essere anche di aiuto a tutte quelle donne che hanno vissuto una situazione simile alla sua.
A cura di Simona Vallasciani
http://ilibridimomo.blogspot.it
Cynthia Clark
Cynthia Clark è nata e cresciuta a Malta, dove si è laureata in Comunicazione e ha lavorato per un quotidiano, prima di trasferirsi negli Stati Uniti, dove ha collaborato con diverse riviste economiche online. Vive a Londra con il marito e le loro due gemelle. “Mi chiamo Elizabeth e sono un’assassina” é il primo libro pubblicato dalla Newton Compton.
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