Il caso J
Autore: Federica Giuliano
Editore: Brè Edizioni
Genere: thriller psicologico
Pagine: 215
Anno di pubblicazione: 2022
Sinossi. Contea di Nueces, Stati Uniti d’America. È il 23 gennaio quando il corpo di una donna, Julia, viene ritrovato sfigurato e con gli arti consumati dentro una chiesa. La detective Joanna Woods farà di tutto per cercare di capire la verità. Vicino al corpo giaceva una piccola immagine: un calice coperto da una tovaglia bianca con una goccia rosso cremisi. Cosa significa tutto questo? E come si collega alla persona che ha ucciso la povera donna? Da quel giorno Joanna non riuscirà più a togliersi dalla testa il caso, che le riporterà alla mente vecchi ricordi che a lungo aveva cercato di dimenticare: sua madre piena di lividi, suo padre sempre ubriaco e la visione, a sette anni, dei suoi genitori morti sul pavimento della cucina. Comincerà, dunque, a sprofondare in una spirale di follia e ossessione in cui chiunque, da suo marito al fratello della ragazza uccisa, potrebbe essere l’assassino di Julia. Con l’aiuto di un professore, suo vecchio amante, Joanna cercherà di capire cosa si celi dietro questo mistero, fino a quando non riuscirà a collegare gli eventi del suo passato, scoprendo di essere più coinvolta di quanto pensasse.
Recensione di Cristina Bruno
Nuaces è una contea dello Stato del Texas. Nella chiesa cattolica del Corpus Christi viene ritrovato il corpo di Julia Fender. La giovane è stata barbaramente uccisa e la morte sembra dovuta a un rapido dissanguamento. Una piccola foto che ritrae un calice è rinvenuta sul luogo del delitto e sarà la prima traccia sulla quale dovranno lavorare gli investigatori.
Il commissario Thomas Miller, che subito sospetta l’opera di un serial killer, incarica delle indagini Joanna Woods una giovane detective dal grande intuito e dal triste passato. I suoi genitori infatti sono morti tragicamente:secondo le ricostruzioni dell’epoca il padre ubriaco ha ucciso la madre per poi suicidarsi quando Joanna aveva solo sette anni.
I sospetti sull’omicidio di Julia ricadono dapprima su marito e fratello, ma poi la cerchia si allarga fino a coinvolgere anche Nick, il marito di Joanna, di cui Julia era paziente. Nelle sue indagini la detective si farà aiutare da un suo ex professore ed amante, esperto di storia delle religioni ed esoterismo. Mentre il commissario si convince sempre di più che l’assassino sia in qualche modo legato a Joanna, la detective inizia a manifestare strani sintomi fisici e psichici. Chi sarà il vero colpevole e quale il suo movente? Le risposte si trovano nel passato…
Il giallo chiarirà solo alla fine gli intricati rapporti tra i vari protagonisti e darà chiarezza alla trama offrendo un senso ai numerosi colpi di scena.
Lo stile della scrittura, a tratti ancora acerbo, appare semplice e lineare.
L’autrice ama descrivere in modo poetico molte delle situazioni e delle riflessioni sia del narratore che dei personaggi:
“La morte non può essere considerata un’assassina, è solo una soglia, una linea sottile che separa il ritmo di un battito dalla quiete del silenzio” e ancora “Si perse ad ammirare la porosità della vernice che rifletteva la luce che entrava da fuori, noncurante dell’oscurità di cui era naturalmente intrinseco quel luogo”; “Un’ombra apparì dietro il vetro a rombi, la maniglia si abbassò e un uomo in camice bianco entrò”.
I personaggi hanno una psicologia abbozzata a grandi linee con i tratti tipici dei gialli: la detective coraggiosa con un passato burrascoso, il capo paterno e preoccupato, il marito affettuoso, il professore chiuso e scontroso…
L’ambientazione negli USA offre un extra esotico alla narrazione.
Appetibile per chi ama i gialli in stile americano con ampie venature rosa.
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Federica Giuliano
nasce nel 1996 a Monfalcone nel Friuli Venezia Giulia. Consegue la laurea magistrale in consulenza aziendale nel 2020 e inizia il suo percorso professionale come revisore contabile. Ha esordito con il Velo d’Ambra nel 2019, pubblicato da Brè Edizioni.
A cura di Cristina Bruno