Il porto degli uccelli





Autore: Katrine Engberg

Editore: Marsilio

Traduzione: Eva Valvo

Genere: Narrativa gialla

Pagine: 352

Anno di pubblicazione: 2022

Sinossi. In una bella giornata di primavera, Oscar Dreyer-Hoff, quindici anni, sparisce. Visto il difficile rapporto con i genitori, noti galleristi e commercianti d’arte, la cosa più probabile è che sia scappato di casa. E che entro ventiquattr‘ore sarà già di ritorno. Ma le ore passano, passano anche i giorni, e di Oscar ancora nessuna traccia. Dal momento che si tratta di una famiglia in vista, che per di più ha ricevuto una serie di lettere minatorie, l’indagine viene affidata a Jeppe Kørner e Anette Werner. I due poliziotti della sezione Omicidi di Copenaghen cominciano a scavare nella vita del ragazzino, per scoprire, tra le altre cose, che da tempo riceveva messaggi anonimi, e che a casa sua tutti hanno un modo di fare molto ambiguo. 

Recensione di Marina Toniolo

Amarger Bakker ardeva nell’abbagliante luce primaverile. La facciata lucida di metallo rispecchiava il sole, mentre la cima rossa del fumaiolo sul tetto spiovente lampeggiava simile a un occhio malvagio. Il nuovo punto di riferimento della città sembrava un animale vivo, nascosto tra i cespugli e gli alberi di Refshaleøen e pronto all’attacco”.

La città di Copenaghen ha un nuovo fiore all’occhiello ed è l’impianto di smaltimento rifiuti. Costruito e mantenuto grazie a sovvenzioni, deve rigorosamente rispettare gli standard prestabiliti in fatto di emissioni.

Questo è lo scenario in cui si apre il nuovo romanzo della Engeberg, il secondo composto dalla squadra Kørner e Werner. Un ragazzo è scomparso da casa: Oscar proviene da una ricca ma dubbia famiglia di antiquari e le ricerche si concentrano sull’interrogare tutte le persone con cui ha avuto contatti.

Giallo abbastanza fresco da leggere durante l’estate. Forse, a mio avviso, sono troppi gli argomenti trattati: il risultato è un overdose di informazioni non superflue ma che appesantiscono la lettura. L’ambientazione è nella capitale che si sta risvegliando dal torpore invernale, fa ancora fresco ma le giornate si stanno riscaldando e la luce risulta abbagliante anche quando il cielo ed il mare sono grigi e gli alberi stanno fiorendo.

Una contrapposizione al nuovo punto focale della fabbrica di smaltimento. In effetti, Copenaghen ambisce a diventare la città più pulita al mondo. Ma c’è chi sacrifica la propria dignità al perseguimento di questo obiettivo. Sarà collegato alla scomparsa di Oscar?

L’investigatore Kørner è un personaggio a tutto tondo e ben sfaccettato. La sua sensibilità e il suo rigore nelle indagini sono ben evidenziate. Non altrettanto simpatica la sua collega Werner, neomamma con qualche dubbio sul suo matrimonio. Troppo rumorosa, esuberante al limite della maleducazione.

Gli altri protagonisti sono come delle meteore durante la lettura; c’è il guardiano dei forti aitante e complessato, ci sono i genitori di Oscar con dubbie pratiche educative, c’è Iben la migliore amica di Oscar, una adolescente vittima di revenge porn…

Il porto degli uccelli’ è una lettura facile ma che, purtroppo, non lascia alcuna profondità.

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Katrine Engberg


Katrine Engberg è una scrittrice danese. Ex ballerina e coreografa con un passato in televisione e teatro, si è dedicata alla scrittura di romanzi polizieschi.Il suo romanzo d’esordio, ‘Il guardiano dei coccodrilli’ (Marsilio, 2020) è il primo episodio di una serie di cui Copenhaghen – la sua città – è protagonista. Segue nel 2021 ‘Ali di vetro’ (Marsilio).


A cura di
Marina Toniolo

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