Più alto del mare




PIÙ ALTO DEL MARE


Autore: Francesca Melandri

Editore: Bompiani

Genere: Narrativa

Pagine: 244

Anno di pubblicazione: 2022 

Sinossi. 1979, Asinara. Un’isola incantata tra cielo e mare, immersa nel profumo degli elicrisi in un tempo che sembra sospeso. Un luogo apparentemente molto lontano dalla violenza politica che insanguina l’Italia, e che invece con il suo carcere di massima sicurezza ne è il simbolo. Isolamento, regime duro, tolleranza zero. Luisa e Paolo non si conoscono, vengono da vite che non potrebbero essere più diverse: contadina abituata alle asprezze della vita e madre di cinque figli lei, vedovo ed ex insegnante di filosofia lui. Luisa è in visita al marito pluriomicida, Paolo al suo unico figlio condannato per terrorismo. E ogni volta gli incontri acuiscono il senso di sconfitta che li avvolge. Eccezionalmente bloccati per la notte sull’isola da una tempesta di maestrale, scopriranno che cosa li unisce e intrecceranno le loro vite a quella della guardia carceraria che li ha in custodia, Nitti, e a quella di sua moglie Maria Caterina.

Recensione di Gabriele Loddo


Le caratteristiche naturali dell’Asinara, isola del Nord Sardegna, la fanno assomigliare a unparadiso. I profumi delle piante, i colori del mare, il suono del vento, la distinguono da qualsiasi altro luogo e contribuiscono a renderla unica. Allo stesso tempo, per la particolare condizione disolamento, risulta appetibile alle necessità umane, e quando in Italia vengono istituite le carceri a regime di massima sicurezza, una di queste viene edificata nelle sue terre. Con l’arrivo dei nuoviospiti, il paradiso diventa inferno.

Le celle accolgono i delinquenti della peggior specie: terroristi, mafiosi, pedofili. Qui, li si vuolesegregare, imporre una dura permanenza, impedirgli l’evasione. Sono emarginati dal resto del mondo e, in egual misura, il resto del mondo (amici, genitori e parenti vicini) ha difficoltà a rendergli visita: chi volesse incontrarli deve affrontare un viaggio estenuante e sottoporsi a controlli umilianti.

Più alto del mare”, di Francesca Melandri, secondo una nuova prospettiva, descrive la punizione che attende chi, negli anni ’70, ha commesso un reato grave. L’autrice non si limita a mostrarci il punto di vista dell’assassino, del truffatore o del violentatore, non si ferma a descrivere il dolore subito dalle vittime. La novità narrativa consiste nella descrizione di tutte quelle figure familiari (padri, madri o figli, mariti o mogli) che, senza colpe o alcuna volontà, vengono colpite in modo indiretto dal crimine compiuto dal parente.

Sono uomini e donne costretti a vivere nella vergogna, nel disonore. Spesso si addossano la colpa dinon esser riusciti a leggere o evitare le intenzioni del malavitoso. Di non esser riusciti a dare l’esempio o la giusta educazione, patendo anche loro parte della condanna: la società in cui vivonoli bolla e li isola.

Gli argomenti trattati nella narrazione sono profondi e importanti. Riconosco all’autrice la capacitàd’aver trasmesso il suo significato, e la morale sottesa alla storia, tramite un romanzo scorrevole e coinvolgente, senza mai strappare a forza senso di pietà o compassione per i suoi personaggi.

Acquista su Amazon.it:

Francesca Melandri


Ha iniziato giovanissima una lunga carriera di sceneggiatrice, firmando le sceneggiature, tra l’altro, di Zoo di Cristina Comencini (1988), Chiara e gli altri 1 e 2 (1989/90), Fantaghirò di Lamberto Bava (1991), Cristallo di Rocca di Maurizio Zaccaro (1998), Nati ieri di Paolo Genovese e Luca Miniero (2006), episodi della serie Don Matteo seconda, terza, quarta e sesta stagione. Ha esordito nella narrativa nel 2010 con Eva dorme (Arnoldo Mondadori Editore), un romanzo che ripercorre gli anni del terrorismo sudtirolese. Il romanzo ha vinto i seguenti premi: Premio F. Seminara/Premio Rhegium Julii per l’Opera Prima 2010, Premio Internazionale Cesare de Lollis 2010, Premio speciale della giuria Il Molinello 2011, Premio Maria Teresa di Lascia 2011, il Prix Bouchon de cultures 2012 e il Prix des Lecteurs 2013 al festival Littératures Européennes – Cognac (LEC). Nel 2012 ha pubblicato il suo secondo romanzo, Più alto del mare edito da Rizzoli (Premio Rapallo Carige per la donna scrittrice, Premio letterario Elba – Raffaello Brignetti, Premio Stresa di Narrativa 2012, Premio Campiello – Selezione Giuria dei Letterati 2012). Premio Letterario «Città di Rieti – Centro d’Italia» 2013. Nel 2017 ha pubblicato il suo terzo romanzo Sangue Giusto (Rizzoli) in cui l’autrice intreccia storia familiare coloniale e migrazioni contemporanee. Sangue giusto è stato segnalato al Premio Strega 2018 da Igiaba Scego, nonché da Gianpiero Gamaleri.  Nel marzo 2020, nel pieno della pandemia del SARS-CoV-2, la sua “lettera dall’Italia”, originariamente pubblicata sul Guardian su LIbération e su Der Spiegel viene poi tradotta in decine di lingue.