Promemoria per il diavolo 




 Promemoria per il diavolo


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Promemoria per il diavolo 

di Costantino Giordano

Sinossi. In una Ferrara stretta nella morsa di un inverno particolarmente rigido, quattro noti esponenti della ricca borghesia locale vengono trucidati, l’uno dopo l’altro, con modalità efferate. Accanto a ciascun cadavere l’assassino lascia una sorta di “firma”, oggetti apparentemente ordinari, ma dal misterioso valore simbolico: alcune vecchie monete in lire, uno specchio rotto, sterco d’asina e il cuore di un coniglio. Un sottile filo rosso-sangue difficile da decifrare. Dell’indagine viene incaricata una vice questora dal nome straniero, Uta Keller, fredda come quell’inverno e altrettanto pungente. Anche Gaetano De Nittis, brillante capitano della Guardia di Finanza, solitario, anarcoide e amante del blues, è coinvolto nell’inchiesta, di supporto alla poliziotta. E sarà proprio grazie all’umanità e all’intuito del finanziere che si arriverà all’inaspettata soluzione… Un noir appassionante che è anche un lungo e tortuoso viaggio nella mente di un serial killer e nei segreti di una città di provincia apparentemente placida e innocua, che darà al lettore l’occasione per scoprire che, a volte, ciò che sembra follia è solo la somma di infinite ingiustizie. Nella sua ultima indagine il capitano De Nittis va ancora più a fondo nell’animo dei “diversi”, rivelando una rara capacità di ascolto e di comprensione anche della parte oscura dell’uomo, senza mai abdicare alla necessità di giustizia e di verità.

Autore: Paolo Regina

Editore: SEM

Genere: Giallo

Pagine: 290

Anno di pubblicazione: 2022

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 Recensione di Costantino Giordano


Indossò gli auricolari: la musica lo aiutava a pensare meglio. Dalla playlist partì The mists of time, di John Mayall e immediatamente comprese qualcosa che lo toccò fino alle lacrime. Capì che tutto era connesso dentro di lui e che la tenerezza, il dolore, la rabbia del blues erano ciò che lo accomunava a quelle persone, santi, disperati, eroi dei nostri tempi troppo veloci e distratti. Ebbe voglia di piangere, non di dolore, ma di compassione per sé stesso e per gli uomini, anche per quelli capaci di distruggere delle vite per affermare il diritto di esistere o il potere del denaro e del prestigio.”

Quanto può far male perdere tutto e ritrovarsi a ricominciare da zero una intera vita? Quanto il peso delle azioni altrui può schiacciare e distruggere in un istante la dignità umana? 

La nuova indagine del capitano De Nittis cercherà di dare risposta a queste domande e andrà a scavare nell’animo umano, scendendo nel profondo, cercando nell’oscurità una luce ormai andata persa, spenta dalla cattiveria e dall’arrivismo che solo l’essere umano è in grado di avere.

Promemoria per il diavolo” è un meraviglioso giallo con una trama complessa e ben costruita, in grado di tenere sempre alta l’attenzione e la tensione del lettore attraverso colpi scena inaspettati.

La narrazione è fluida e precisa, il lettore riesce a vivere a pieno l’indagine anche grazie alla ormai incredibile affinità che si è creata con il personaggio principale, il Capitano Gaetano de Nittis. È proprio la figura del Capitano a rendere unico il romanzo; il suo non riuscire ad adattarsi alla società, il suo malessere nei confronti di una città che lo ospita lavorativamente ma che non sente sua, fa si che molti dei lettori riescano ad immedesimarsi nel suo disagio, creando un legame particolare che rende ancora più piacevole la lettura.

La trama è ben costruita e i tasselli da dover unire durante tutta l’indagine sono molti e tutti ben distribuiti. Inizialmente, ogni indiziato sembra colpevole, tutti, in un modo o nell’altro, sembrano avere dei conti in sospeso con le vittime, un movente e nessun alibi; secondo De Nittis, è proprio la “particolare” condizione dei cittadini di Ferrara, il loro distacco verso le persone e la bramosia di potere che li contraddistingue, a rendere difficili e confusionarie le indagini. 

Il malessere verso la città si amplifica sempre più quasi fino a diventare insostenibile. Ma è proprio questo malessere e la voglia di riscatto verso quelle persone che darà la forza al Capitano di lanciarsi a capofitto nelle indagini senza risparmiarsi e senza mai cedere allo sconforto. Si troverà a dover fare i conti con i demoni dei cittadini di Ferrara e con i propri, scoprendo un lato oscuro della città a lui ignoto; una oscurità che può far dimenticare i buoni propositi e diventa pretesto per fare del male e compiere atti violenti e crudeli. 

L’assassino ha un piano in mente, agisce con precisione, pianificando ogni passo, ogni gesto, riuscendo e rendersi invisibile agli occhi della gente. Anche il migliore dei piani però, per quanto ben congeniato e pianificato, ha dei punti deboli, dei lati scoperti che possono essere individuati e sarà proprio una intuizione del capitano De Nittis ad individuarli; ogni tassello, in breve tempo, verrà messo al proprio posto e il quadro di vendetta disegnato dal killer sarà rivelato; il capitano dovrà correre contro il tempo e il destino per evitare che il killer compi l’ultimo omicidio, quello che deve chiudere il cerchio del dolore.

Riuscirà il nostro amato Gaetano De Nittis a sventare il piano di vendetta del Killer e a salvare almeno l’ultima vittima? 

Alla fine dell’indagine il Capitano scoprirà che tutti hanno un lato oscuro ma soprattutto che, chi è capace di rovinare un uomo in privato, con la menzogna e il dolo, è tuttavia un piccolo miserabile tassello del Male.

Paolo Regina


avvocato, ha insegnato discipline economiche alla facoltà di lettere dell’Università di Ferrara, città dove vive. È anche docente di comunicazione e public speaking in corsi per manager e imprenditori. Con SEM ha pubblicato “Morte di un antiquario” (2018), “Morte di un Cardinale” (2019) e “Da quanto tempo non piangi, Capitano De Nittis” (2021).