CHI HA UCCISO MR. WICKHAM?
Autore: Claudia Gray
Editore: Piemme
Traduzione: Cristina Ingiardi
Genere: narrativa gialli storici
Pagine: 412
Anno di pubblicazione: 2022
Sinossi. Il mondo regency si tinge di giallo. Il romanzo che sarebbe stato scritto se Jane Austen e Agatha Christie avessero preso un tè insieme. E se i più famosi e amati personaggi di Jane Austen si scoprissero detective… o magari assassini? È un’estate molto calda a Donwell Abbey, residenza di Emma Knightley e marito, che, ormai sposati da sedici anni, si godono la meritata felicità, su cui nessuno avrebbe scommesso. Nonostante il caldo, però, i doveri della vita sociale non si fermano: Mrs e Mr Knightley stanno organizzando un summer party, i cui invitati, ivi compresi Elizabeth Bennet e il marito, Mr Darcy, sono pronti a godersi chiacchiere e socialità, conditi naturalmente di tè e buone maniere. Ma c’è qualcuno che non è affatto bene accetto: Mr Wickham, il personaggio più cattivo di Orgoglio e pregiudizio, l’odioso amico di Darcy, che gli altri ospiti, in barba al bon ton, sarebbero ben felici di vedere morto. Eppure restano tutti a bocca aperta quando si ritrovano davanti nientedimeno che il suo cadavere. Adesso che ci è scappato il morto, gli invitati sono tutti nella lista dei sospettati, e tutti sono ugualmente prigionieri della splendida casa di campagna dei signori Knightley, consapevoli che tra loro c’è un assassino. Tra Emma, L’abbazia di Northanger, Ragione e sentimento e naturalmente l’intramontabile Orgoglio e pregiudizio, un irresistibile giallo regency che è anche un gioco letterario in cui figurano tutti, ma proprio tutti, i personaggi più amati di Jane Austen.
Recensione di Marina Morassut
E’ indubbio che i Jeneites, i fan di Jane Austen, apprezzeranno grandemente questo romanzo, considerato che narra la vicenda di alcuni dei personaggi principali dei romanzi della Austen, ad un ventennio circa dagli accadimenti che la stessa autrice ha scritto. In realtà a fine romanzo, fra le note dell’autrice, la Gray ci dà conto esatto del momento in cui i diversi romanzi sono stati scritti e di quando sono stati pubblicati, approfittando un po’ della vaghezza di alcune date per assegnare una collocazione temporale a lei congeniale, senza però stravolgere in modo trascendentale gli accadimenti.E’ un po’ più in dubbio se gli estimatori di gialli, che siano storici o dalle fosche tinte gotiche, apprezzeranno quest’avventura che si dipana interamente nell’estate del 1820, a fine dell’Età della Reggenza, nella magione dei coniugi Knightley, Emma Woodhouse e George Knightley.
Claudia Gray dedica questo suo romanzo a Paul Christian “ammirato ed amato con tutta l’anima”, autore nel 1863 di uno dei grandi classici dell’esoterismo francese, che ha coniato i nomi con cui ancora oggi definiamo i Tarocchi: Arcani Maggiori e Minori. Ed è quindi senza sorpresa che ci inoltriamo in questo romanzo, già sapendo che, a meno di scelleratezze da parte della Gray, non potrà fare altro che allietarci per almeno un pomeriggio.
Siamo nell’estate del 1820 e per alcuni dei personaggi, tipo i coniugi Knightley di “Emma”, e i coniugi Darcy di “Orgoglio e Pregiudizio”, sono trascorsi oramai una quindicina di anni dagli accadimenti descritti da Jane Austen.
Ed è quindi arrivato il momento, nel romanzo della Gray, in cui Emma Woodhouse Knightley desidera invitare degli ospiti per l’estate, solo che inaspettatamente si ritroverà nella casa avita qualche ospite in più. Oltre alle due coppie già citate (con i Darcy c’è anche il figlio maggiore Jonathan), tra gli invitati ci sono anche i coniugi Brandon, neosposi, di “Ragione e Sentimento”, i coniugi Wentworth di “Persuasione”, i coniugi Bertram di “Mansfield Park” e Juliet, la giovane figlia di Catherine Tilney di “L’Abbazia di Northanger”.
E sono quindi queste cinque coppie che si ritrovano a casa di Emma e George Knightley, ognuna con i propri problemi sentimentali ed economici, ognuna con la speranza che questa vacanza possa rasserenare gli animi e riportare i rapporti agli antichi splendori di gioventù.
Ma la subitanea comparsa proprio la prima serata del ritrovo, inaspettata e molto mal gradita, di Mr. Wickham, che in questo romanzo ha avuto quasi vent’anni per incattivirsi ulteriormente e da mascalzone diventare un cattivo vero e proprio, rovinerà le speranza di tutte le coppie riunite. Chi per un motivo economico, chi per un motivo legato a questioni di sentimento e/o di “consanguineità”, ma sono tutti esasperati ed incattiviti, anzi furibondi, dalla presenza di questa nera figura. Che non è giunta a casa dei Knightley per caso.
Tra descrizioni delle coppie per ancorarle alla realtà austeniana, invenzione di problematiche che però sono aderenti alla possibile realtà delle diverse coppie, descrizioni di abiti, usanze, case e quant’altro ci possa far calare nella realtà di questo periodo, il romanzo scorre velocissimo, fino alla notte tempestosa in cui Mr.Wickham viene ucciso con un colpo violento, che gli sfonda la testa.
Se è vero che la parte del giallo si mescola grandemente a tutto quanto riportato poc’anzi e per gli appassionati jeneites riveste un ruolo secondario rispetto a tutto il resto, è anche vero che l’omicida non viene scoperto fino a che l’autrice Claudia Gray non decide di calare le carte sul tavolo.
E nemmeno i due detectives dilettanti, Jonathan Darcy e Juliet, che in tal “travestimento” segreto avevano trovato il modo di superare le barriere sociali tra di loro, riusciranno a far altro che scoprire la vera arma del delitto. Quanto a smascherare il colpevole, inizialmente indicato dal gentile ma incapace incaricato alle indagini, come uno straniero o una persona della servitù, anche i due giovani non potranno fare molto, fino quasi all’epilogo finale, che come nel più classico dei gialli viene dibattuto e svelato nel salotto di casa, alla presenza di tutti i protagonisti sospettati dell’omicidio.
Astuto da parte della Gray incentrare un omicidio in un parterre di personaggi così blasonati, approfittando ulteriormente per farli dibattere in problematiche legate al periodo della Reggenza, ma anche legate ai moderni lacci in cui ancor oggi ci dibattiamo, in un incastro quanto mai ingegnoso e pregevole.
E se, come detto inizialmente, il delitto riveste una parte centrale della vicenda ma passa in secondo piano rispetto alla bellezza di poter riassaporare ancora una volta le vite di tutti questi personaggi, resta il fatto che la morte di Mr. Wickham, figura negativa per antonomasia, ci consente di mettere il naso in faccende in cui altrimenti non avremmo potuto curiosare. Come avrebbe chiosato un’irreprensibile Miss Marple.
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Claudia Gray
Prima di diventare autrice, Claudia Gray, pseudonimo di Amy Vincent (12 giugno 1970), ha svolto vari lavori: avvocato, DJ, cameriera e giornalista. Nel 2008 pubblica negli Stati Uniti il suo primo romanzo, Evernight. Il libro nel 2009 entra nella lista dei migliori libri per ragazzi del New York Times e dà vita a quella che è diventata la Serie Evernight, romanzi fantasy soprannaturali e romantici. La Gray è in generale autrice di romanzi young-adult di genere paranormal-romance. Ha inoltre scritto un romanzo per celebrare il centenario del Titanic, dal titolo Fateful (Mondadori, 2012). Dal 2015 scrive libri sull’universo di Star Wars. Oggi vive e lavora a New York.