Warleggan




 WARLEGGAN

di Winston Graham

Sonzogno, 2018

Maura Parolini e Matteo Curtoni ( traduttori)

Saga dei Poldark #4

Narrativa storica, saga familiare, pag.480

Sinossi. Tinte fosche, tormenti d’amore, imperituri valori di un eroe d’altri tempi: con il quarto episodio della saga di Poldark prosegue il grande romanzo storico di Winston Graham.

Cornovaglia, 1792. Mentre l’Europa viene spazzata dai nuovi venti di guerra prodotti dalla Rivoluzione francese, sulle coste dell’Inghilterra Ross e Demelza Poldark, dopo un lungo periodo di difficoltà e amarezze, sembrano poter finalmente voltare pagina: lei si prende cura del piccolo Jeremy, e intanto il marito si butta anima e corpo in una nuova avventura mineraria con il cugino Francis. L’impresa, però, non è senza rischi e – soprattutto in quell’attività estrattiva che affonda nelle viscere della terra – il successo economico o il collasso finanziario dipendono da una varietà di circostanze, non sempre prevedibili. Così, quando il destino colpisce i Poldark con un’inattesa tragedia, la prospettiva della bancarotta si fa più concreta che mai. È in queste drammatiche circostanze che l’antica passione di Ross per Elizabeth torna a divampare, trascinandolo oltre i limiti della ragione, mentre Demelza, umiliata e in preda a sentimenti di vendetta, comincia a cedere all’insistente corteggiamento di un fascinoso ufficiale scozzese. Ogni cosa, nelle loro vite, sembra allora poter rovinare da un momento all’altro. Tanto più che l’ombra cupa del potente nemico, George Warleggan, questa volta si allunga fino a lambire le zone più intime e segrete del cuore di Ross.

 Recensione di Loredana Cescutti

“L’acuto istinto… le diceva che … era appena accaduto qualcosa di imprevisto.”

Ross e Demelza, un fuoco che brucia veloce, ma che non si spegne nonostante le tempeste. Si affievolisce, rischia di arrivare ad esaurirsi, ma è sufficiente una ravvivata e dopo riprenderà ad ardere con intensità e costanza.

Porca miseria, però, che ansia ogni volta.

La crisi, la morte, la caduta, il tentativo di rialzarsi, il gelo nel cuore. Ma soprattutto il non detto che gravita sulle loro teste, l’orgoglio (che capisco perché anche cosa mia) e la testardaggine (no comment).

La sfortuna, regina di questo quarto romanzo ma finalmente, poi, anche altro che si palesa, con un’estrema calma, portando il lettore a soffrire ma anche per certi aspetti a ridere molto, prima di riprendere il respiro.

Perché Graham, pur non essendo un autore dei nostri tempi, deve aver capito che, per intrattenere il lettore, è necessario anche portarlo alla curiosità, guidarlo con pazienza senza accontentarlo subito altrimenti, il libro, verrebbe abbandonato dopo nemmeno metà delle pagine.

E di conseguenza, perché poi dovremmo bramare il successivo, se tutto fosse già così scontato.

“… ho dato qualche buon consiglio a due persone, ma darne a me stesso è molto più difficile.”

Innegabile il ritmo decisamente entusiasmante, nel seguire i diversi personaggi, in questa serie di non detti, che saranno quelli per altro, a causare i maggiori fastidi, la sofferenza e i malintesi, protagonisti, questo ultimi, di alcuni siparietti di tutto rispetto.

Ma anche la forza della passione, il bisogno di contatto, la necessità vitale di sentirsi amati e di essere liberi di amare senza riserve e senza vergogna, con orgoglio ma anche con dignità, perché i sentimenti sinceri non si stancheranno mai di esigerla.

“Erano due persone afflitte, che non riuscivano a trovare l’amicizia e la comprensione di cui avrebbero avuto bisogno.”

La storia, le rivoluzioni, tutto a fare da sfondo, sempre meno comparse e sempre, invece, più vicine, che segneranno la vita, le miserie, le scelte degli uomini come quella di arruolarsi, il tutto, a rendere ancora più grandioso il romanzo.

Sicuramente, fra i primi quattro libri, è proprio in Warleggan che i personaggi, e di conseguenza voi lettori, ne vedrete, anzi, ne leggerete delle belle con bramosia e curiosità, con trepidazione e tanta tanta emozione. Io poi lo ammetto, adoro Demelza e anche Ross da principio e pur essendo due autentici zucconi, alla fine, conoscerli, ne varrà sempre la pena.

Che dire, muovetevi.

Buona lettura!

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Winston Graham


nato a Manchester e trasferitosi a diciassette anni in Cornovaglia, è stato un noto e prolifico romanziere inglese, famoso principalmente per la saga Poldark e per il thriller Marnie, portato sul grande schermo da Alfred Hitchcock.