Recensione di Simona Vallasciani
Autore: Alessandro Chiometti
Editore: Dalia Edizioni
Pagine: 158
Genere: Thriller/Fantasy
Anno di Pubblicazione: 2016
Appare senza alcun dubbio d’effetto la breve ma efficace storia scritta da Alessandro Chiometti, autore tra le file di Dalia Edizioni, che aveva già fatto il suo esordio nel mondo della scrittura nel 2014 con l’interessante romanzo “Konka. Prove di fuga e resistenza”.
“Il mastino di Darwin”, edito nel 2016, è da definirsi una storia di vampiri che nelle sue pagine prende in giro ed elogia altre opere letterarie e cinematografiche create su questo particolare argomento.
La bellezza dei libri fantasy e soprannaturali e il grande spazio che si può dare alla fantasia; non mancano, infatti, per gli appassionati, versioni diverse della figura del “succhiasangue” e del suo ruolo all’interno della società, antica o moderna che sia.
Il vampiro Yuri di Chiometti è senza dubbio un personaggio ben riuscito. D’aspetto imponente e col fascino di Christopher Lee (il celebre attore di Dracula), vive nel mondo di oggi con una tranquillità strabiliante, forte di una profonda intelligenza, ottenuta in più di trecento anni d’immortalità, e di una potenza sovrumana; è destinato a dominare per l’eternità su tutto ciò che lo circonda, anche quando un poliziotto si mette finalmente sulle sue tracce.
È veramente come si dice? Il male è sempre destinato ad essere sconfitto dal bene?
Altro punto forte è la scrittura, semplice e scorrevole, che non si perde in chiacchiere e conduce il lettore in poco tempo esattamente dove vuole arrivare, alla conclusione, sconvolgente e pirotecnica, ricca di significato.
Particolarmente interessante è l’origine del titolo: “Il mastino di Darwin” si ispira a un personaggio realmente esistito, tale Thomas Henry Huxley, biologo e filosofo britannico del XIX secolo, soprannominato in questo modo per essere stato il più agguerrito sostenitore della teoria dell’evoluzione.
Lettura piacevole, dalla quale gli amanti del genere vampiresco possono trarre notevole giovamento.
Alessandro Chiometti
Alessandro Chiometti, razionalista, sognatore, pragmatico, utopista, ingenuo, cinico, epicureo e idealista o forse, più semplicemente, incapace di autodefinirsi senza contraddizioni. Lascia volentieri agli altri il compito di catalogare e giudicare, attività per cui, del resto, ha ben poco interesse, ma non rinuncia a esprimere le sue opinioni. Eterno studente, consapevole di non sapere mai abbastanza, è sempre più convinto che il disimpegno politico e civile non rappresenti una soluzione ma uno dei problemi. Amante dei gatti ma simpatizzante dei cani, pensa che il senso della vita sia la vita stessa e per questo la riempie di libri, foto, musica, birra e viaggi. We shall overcome, someday.