Gli scomparsi




 Gli scomparsi

di Tim Gautreaux

Minimum Fax 2023

Chiara Baffa (Traduttore)

Narrativa, pag. 464

Sinossi. La violenza ha sfiorato Sam Simoneaux fin da neonato. A sei mesi è sopravvissuto al massacro della sua intera famiglia, salvandosi solo perché il padre, prima di essere ucciso, è riuscito a nasconderlo dentro una stufa; ha evitato per un pelo la carneficina della prima guerra mondiale, arrivando in Francia il giorno dell’armistizio; il figlioletto di appena due anni è morto, ucciso dalla febbre.Tornato a New Orleans, trova lavoro come addetto alla sicurezza in un lussuoso grande magazzino, ma la sua vita finalmente tranquilla viene sconvolta dall’ennesimo tragico evento: due delinquenti rapiscono una bambina sotto i suoi occhi senza che lui riesca a impedirglielo. Da quel giorno la sua unica ossessione è rintracciare i sequestratori e restituire la bambina ai genitori. Comincia così un viaggio in battello sul Mississippi attraverso il cuore di tenebra dell’America, un lento inseguimento che porterà Sam a fare i conti con gli spettri del suo passato, con i pezzi mancanti della sua vita e con gli uomini che, un giorno di tanti anni prima, hanno indirizzato la sua esistenza verso il dolore e l’assenza


Recensione di Nunzia Esposito

Sam è orfano. Ha perso padre, madre e due fratelli quando aveva appena sei mesi. Una vendetta si è portato via la sua famiglia e quanto avrebbe potuto essere. E’ cresciuto con suo zio Claude e i suoi cugini, ma tutto quello che avrebbe potuto imparare e vivere con la sua vera famiglia, gli è purtroppo sconosciuto.

Anni ’20. Mentre lavora come sorvegliante presso un centro commerciale, un posto di lavoro che Sam adora, una bambina scompare nel reparto abiti da uomo. I genitori della piccola Lily (questo il nome della bambina scomparsa) Ted ed Elsie – musicisti su un battello- sono disperati  e per la sua “incuria” Sam finisce per essere licenziato. E’ così che viene assunto come ufficiale (una sorta di buttafuori) sullo stesso battello di Elsie e Ted, ed è così che ad ogni tappa lungo la costa sud degli Stati Uniti, scende a terra a fare domande in giro, per capire chi abbia rapito la piccola Lily e per poterla restituire ai suoi genitori.
Qui il ritmo della narrazione potrebbe “crescere”, tuttavia l’autore preferisce rallentarlo appena, e ci intrattiene narrandoci di come scorra il tempo sul battello, tra serate, i balli, i lavori di preparazione prima e dopo le serate, il genere di avventori, quale tipo di musica suoni la band. Ma non è un reale rallentamento, è lo specchio di quanto avviene nella realtà. Infatti nonostante Sam (e il lettore) voglia scoprire il prima possibile dove si trovi Lily e chi l’abbia strappata all’amore dei suoi genitori, è la vita stessa, ovvero le sue giornate lavorative che scandiscono il suo tempo e decidono con che ritmo procedere alle indagini. L’autore sembra volerci fare accomodare in poltrona per goderci lo spettacolo, perchè no, questa non sarà solo la storia di Sam che cerca una bambina scomparsa, è molto altro.

Chi siamo quando un nostro caro è al nostro fianco e cosa diventiamo quando scompare. La scomparsa di Lily “invecchia” e logora Ted ed Elsie, nell’ansia e nella preoccupazione. La scomparsa dei genitori di Sam lo ha privato di ricordi, di profumi, di sensazioni, di abbracci materni che neanche suo zio Claude potrà restituirgli. 

Non è una gara, sai, per vedere chi ha avuto una vita più difficile. Tutti hanno una vita difficile. Se non ce l’hanno, non sono vivi.

Ho amato questo romanzo,

ti trascina indietro nel tempo, prima un breve scorcio della fine della guerra, poi un salto negli anni ’20 negli Stati Uniti del Sud. Sam è un uomo giusto, che cerca di agire rettamente ma non per questo risulta essere “piatto” e “passivo” con gli eventi. E’ combattuto tra ciò che è, ovvero il risultato dell’educazione e dell’affetto dello zio Claude e della sua famiglia, e l’incognita di ciò che avrebbe potuto essere, se fosse cresciuto con i suoi genitori e i suoi fratelli. Ogni personaggio ha contribuito a rendere la storia interessante, nessuno è risultato superfluo, potrei nominarne alcuni ma preferisco evitare anticipazioni.

E tutti gli scomparsi di questa storia (e di questo mondo, aggiungo) hanno contribuito in qualche modo a plasmare il carattere, le passioni, il cuore di chi dopo di loro è rimasto in vita.

La seule chose plus triste qu’une chanson triste est aucune chanson du tout.

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Timothy Martin Gautreaux


Timothy Martin Gautreaux nasce nel 1947 in Louisiana. E’ autore di romanzi e racconti. I suoi scritti compaiono fra gli altri sul New Yorker, The Atlantic e GQ. Il suo romanzo Gli Scomparsi, del 2009, è stato descritto come “il migliore fino ad oggi”da Susan Larson, book editor del New Orleans Times-Picayune. Gautreaux tende a scrivere attingendo dalla sua esperienza e dalla sua conoscenza. Egli afferma che un autore dovrebbe avere una buona conoscenza o un buon background storico su ciò che intende scrivere “ho imparato strada facendo che la scrittura ha origine dalla vita. La vita non ha origine dalla scrittura. Il miglior modo per imparare a scrivere di bambini è averne un paio di tuoi. Devi vivere le battaglia di crescerli”