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di Leonardo Araneo

Bertoni 2022

Fantascienza , pag.256

Sinossi. In un futuro non troppo lontano, “il Messaggio”, una breve sequenza sonora trasmessa contemporaneamente da tutti gli apparecchi di comunicazione del mondo, ha cancellato la civiltà umana, facendo regredire tutti quelli che l’hanno ricevuto allo stadio di belve assetate di sangue. Adam, uno dei pochi scampati, si muove in un mondo in rovina alla ricerca di sua figlia, rapita da un gruppo di predoni e venduta come schiava. In questo scenario post apocalittico l’uomo sarà costretto a ingannare, torturare e uccidere per raggiungere la propria meta, ma in questa lunga discesa nel proprio inferno personale finirà per smarrire se stesso. E compirà così la scelta più drammatica.


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A cura di Marina Toniolo


 Recensione Marina Toniolo

Leonardo Araneo specifica, in un’intervista, che scrive questo romanzo di fantascienza dopo la nascita di sua figlia, osservandola mentre dorme. Si interroga come padre e sonda i limiti che pone questa nuova condizione. Arriva, inoltre, da una notevole esperienza cinematografica e si evince leggendo ‘Back home’, il suo primo scritto. 

I salti temporali tra prima che la figlia sia rapita e dopo durante la sua ricerca agevolano molto il lettore e danno fluidità alla trama. Adam ha un’esistenza felice con sua moglie e con sua figlia che viene bruscamente interrotta dall’arrivo di una telefonata in cui viene trasmesso il Messaggio.

Non sappiamo né chi né come è stato: un matrix che prende il sopravvento e trasforma gli incauti ascoltatori in zombie famelici di carne. L’uomo perde la moglie e fugge con la figlia per sfuggire alle orde di ‘Invasati’ che ormai infestano ogni luogo. E’ solo quando dei predoni prelevano la figlia che Adam perde la sua unicità e muta caratterialmente. Diventa un uomo duro, spietato. L’unico obiettivo è recuperare la ragazza salvandola da una presunta condizione di schiavitù.

Molti, fin troppi, sono i riferimenti cinematografici in questo libro. Da ‘World War X’ a ‘The road’ passando per ‘La notte dei morti viventi’ a ‘Io vi troverò’. Questo insieme non regala unicità alla storia che, tuttavia, ha la grossa sorpresa di trovare una buona scansione introspettiva del protagonista. Uomo e padre, Adam da pacifico ecologista si ritrova a combattere corpo a corpo e a uccidere o torturare senza alcuna pietà.
Ciò che lo mantiene in vita è la promessa fatta alla sua bambina di proteggerla sempre ma ogni padre sa che c’è un momento in cui la figlia diventa donna e non ha più bisogno della salvezza delle sua braccia. Gli Invasati sono invece un prodotto della società moderna, così fragile e iperconnessa. Infatti, Adam si salva dal Messaggio perché, durante l’ora di cena, non risponde al cellulare che squilla. Questo attaccamento alla tecnologia si nota anche leggendo dei Totem, oscuri idoli eretti nei territori degli Invasati e formati da un ammasso di apparecchi elettronici alti anche decine di metri vicino ai quali stazionano, in trance, i novelli zombie.

Manca a ‘Back home’ una logica connotazione territoriale. Leggendo capisco che Adam parte da Est (Europa? Suppongo di sì) per attraversare il territorio degli Invasati e quindi giungere a Ovest. Ma un dialogo mi riporta al punto di partenza. Questo, unito a alcuni errori ortografici, inficiano un po’ il gusto del romanzo. Riconosco, tuttavia, che è ben difficile trovare ormai originalità. Araneo ci trasporta in un mondo che non è poi così distante dal nostro e, soprattutto, fa riflettere sui condizionamenti anche occulti che ci bombardano quotidianamente.

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Leonardo Araneo


Nasce a Vinci, il paese del celeberrimo Leonardo, il 10 maggio 1980. Dopo aver conseguito la maturità classica si laurea con Lode all’università di Bologna con una tesi sulla storia del cinema Italiano.
In seguito inizia a lavorare come assistente alla regia prima e aiuto regista poi per alcune tra le principali serie televisive italiane tra le quali: “Elisa di Rivombrosa”, “Distretto di Polizia”, “Ris”, “Carabinieri” e diverse altre. Nel 2011 fonda la The Talking Tree srl con la quale realizza il suo primo lungometraggio, “Back From Hell”, distribuito in Usa e Uk da Inception Media e Metrodome. In seguito realizza 3 documentari, “L’Uomo che inventò la Vespa”, “The acerbo Cup” e “La lunga strada dal nord”, tutti trasmessi dalle reti RAI e distribuiti internazionalmente in svariati paesi. Nel frattempo si occupa anche della organizzazione e produzione esecutiva di film, cortometraggi e documentari, tra i quali si segnala “Sonderkommando”, il cortometraggio di Nicola Ragone vincitore del nastro d’argento 2016 come miglior cortometraggio e di oltre 30 premi internazionali. Parallelamente si occupa anche della supervisione e organizzazione della post produzione di serie tv film televisivi per le principali televisioni italiane (RAI e MEDIASET) tra i quali “K2, la momtagna degli Italiani”, “Un caso di Coscienza 6”, “Una casa nel cuore” e diverse altre.

A cura di Marina Toniolo

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