LA DONNA DALLE CINQUE VITE
di Alexandra Lapierre
Editore: E/O 2023
Alberto Bracci Testasecca (Traduttore)
Narrativa straniera di ambientazione storica, pag.706
Sinossi. Mura ha attraversato mille mondi. Aristocratica russa, si è chiamata Marija Zakrevskaja, signora Benckendorff, baronessa Budberg… È stata la passione di un agente segreto britannico, la musa di Maksim Gor’kij, la compagna di H.G. Wells e l’anima dell’intellighenzia londinese. Ha conosciuto tutti i grandi del Novecento, dallo zar a Stalin, da Churchill a de Gaulle. Alcuni ne hanno decantato il coraggio, il calore e la fedeltà. Altri l’hanno accusata di essere una bugiarda. Tutti sono però d’accordo su un punto: Mura era l’incarnazione della vita, la vita a qualunque costo. Per tre anni Alexandra Lapierre ha rovistato nelle biblioteche del mondo intero sulle orme della sua eroina calandosi nelle contraddizioni del personaggio per tratteggiare un magnifico ritratto di donna. Il suo talento di romanziera e il suo sguardo lucido e benevolo ridanno vita a una quantità di figure appassionanti e fanno luce su ampi lembi della grande Storia. Marija Zakrevskaja detta Mura nasce alla fine dell’Ottocento da nobilissima famiglia russa. Cresce nei fasti dell’aristocrazia, tra i palazzi e i balli alla corte dello zar. A diciott’anni si sposa con un nobile estone diplomatico a Berlino. Mura è bella, giovane, colta, oltre il russo parla inglese, tedesco e francese. Diventa subito una star dell’alta società internazionale, allaccia rapporti con tutti, racconterà perfino di aver ballato il valzer con il Kaiser Guglielmo II, frequenta le ambasciate e trascorre le estati nel castello di famiglia in Ucraina o in quello del marito in Estonia. Poi, nel 1917, scoppia la Rivoluzione russa. Mura ha ventiquattro anni. Di colpo il suo mondo si trasforma. La Russia di Lenin non è quella dello zar, i nobili sono perseguitati, aggrediti, uccisi, costretti alla fuga. Gli eventi si susseguono in maniera turbinosa. Mura finisce tre volte nel terribile carcere della Lubjanka e tre volte se la cava miracolosamente. Motivo per cui l’Occidente la accusa di essere una spia dei russi e i russi di essere una spia al soldo dell’Occidente, un marchio che la segnerà per tutta la sua lunga vita. E poi ci sono tre grandi storie d’amore: la lunga relazione con Gor’kij, la grande passione di un agente segreto britannico, l’unione con H.G. Wells.
La donna dalle cinque vite
Recensione di Loredana Gasparri
Cinque vite, cinque romanzi. Leggere questo libro equivale a leggerne cinque, sognarne altri dieci e segnarsi i titoli di almeno altri venti, tra quelli citati nella narrazione, prima ancora di andare a guardare la bibliografia. Almeno, questo è quello che ho provato io, mentre leggevo. E nel frattempo, si vivono tutte e cinque le vite della baronessa Budberg, che chiameremo Mura per velocità, dato che il suo nome russo mette alla prova chiunque non sia parlante nativo di quella lingua.
Come si parla di un libro come questo, una creatura in grado di assumere mille forme, mille lingue, mille odori, mille sapori, mille sentimenti?
E tutto, grazie all’incredibile personaggio femminile, vero e proprio perno di tutti e cinque i romanzi, anche quando non c’è fisicamente nelle pagine?
Forse dovrei usare mille lingue anch’io, o mille parole, o mille pagine.
E lo dico perché in qualche modo dovrei adeguarmi alla personalità di Mura, per potermi sentire in qualche modo autorizzata a parlarne.
Questa donna è mille donne. Ma è incredibilmente sempre sé stessa. Non è mai uguale a nessun’altra. Coerente e fedele a sé stessa, e in grado di assumere tutti gli aspetti e le personalità che sono necessarie a cavarsela nella situazione in cui si trova.
E quando parlo di cavarsela, mi riferisco a mille cose. Tenete a mente la parola mille, perché credo che in qualche modo possa essere la chiave per avvicinarsi a Mura.
La sua nascita ed educazione raffinate le permettono di conoscere e parlare con fluidità almeno cinque lingue, oltre alla sua, il russo, che proprio non è una delle più facili.
Ha uno stuolo di fratelli e sorelle, più grandi e più giovani, e questo le consente di comprendere da subito com’è fatto il mondo e come ci si comporta con gli altri esseri umani.
Il suo rango sociale è elevatissimo, per cui accede con facilità a luoghi pieni di bellezza, arte e ricchezza, e questo plasma il suo gusto, le sue maniere, la sua personalità. Mura prende tutti questi doni, e tanti altri, come un carattere aperto e gentile, un aspetto statuario, un’enorme capacità di adattamento e di sopravvivenza e un’estrema facilità ad apprendere qualunque cosa ci sia da imparare, e ne fa un capolavoro di vita.
Tutto questo oro di cui sembra essere dotata, non le evita delusioni, spaventi, batoste, tradimenti e grandissimi rischi, che solo per pochi secondi non si trasformano in disastri irreparabili. La sua è una vita molto lunga: attraversa due guerre mondiali e una Rivoluzione russa, e non si può dire senza conseguenze. Il suo rango, le sue conoscenze la espongono spesso a rischi terribili. Subisce perdite devastanti, sia materiali sia affettive. Ma rimane in piedi, per quanto gravemente colpita.
Si innamora degli uomini sbagliati (o meno adatti? Magari non proprio alla sua altezza?), ama in modo appassionato e totale, rischia la vita per salvarli, non esita a buttarsi nel fuoco per loro, e tanto spesso viene tradita, o usata. Una persona con una minore capacità di amare della sua si sarebbe vendicata, sarebbe diventata amara, cinica, si sarebbe incattivita e avrebbe restituito i colpi.
Non lei. Mura è amore in tutto quello che è e che fa. Anche se passa per la donna più egoista e subdola che esista. Perché lei dà tutta sé stessa, rimanendo elusiva e inafferrabile. Lei ama la sua famiglia, i suoi amici e le persone cui tiene e niente e nessuno può mettersi tra lei e loro, e nessuno può toccarli senza che lei non intervenga, non sia disposta a rischiare forte. Io non ho mai giocato d’azzardo, ma suppongo che una disponibilità a non retrocedere mai come la sua, sia una caratteristica necessaria al tavolo verde. Oltre ad una dose elevata di sangue gelido, più che freddo. E anche di questo, la cara Mura è provvista.
Il privilegio di conoscere qualcuno come lei vale da solo la lettura del libro. Io non ho iniziato che a scalfire la superficie di questa DONNA unica nel suo genere.
Aggiungiamo, però, tutti gli altri privilegi concessi al lettore che si dedica a questo romanzo, come per esempio, un corso di storia e letteratura congiunta dell’Europa da fine Ottocento al secondo dopoguerra, che forse non tengono nemmeno nelle università.
I personaggi che affiancano Mura sono di caratura internazionale, e sono esponenti massimi della politica e della letteratura. Lenin, Gorkji, Stalin, l’imperatore Guglielmo, H.G.Wells, Robert Bruce Lockhart, solo per citarne alcuni. E di questi, alcuni li conosciamo meglio di altri, perché Mura ce li offre tramite i suoi occhi.
Cinque vite, una donna, mille personaggi, mille sfumature, tutto in un libro solo!
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Alexandra Lapierre
Autrice di biografie e romanzi incentrati su grandi personaggi dimenticati della Storia, soprattutto donne, Alexandra Lapierre è stata recentemente premiata dall’Académie Française, mentre l’Académie Goncourt ha scelto Belle Greene come libro dell’estate 2021. Sempre con Belle Greene, pubblicato dalle nostre edizioni nel 2021, Alexandra Lapierre ha vinto il premio Giovanni Comisso 2022 per la sezione biografia. Tra le sue opere pubblicate in Italia ricordiamo Fanny Stevenson, Artemisia, Le Angeliche, La Regina dei mari, La dissoluta e Tutto per l’onore, premiati e tradotti in una ventina di paesi. Figlia dello scrittore Dominique Lapierre, nel 2001 ha vinto il Premio Fiore di Roccia e nel 2005 è stata nominata Cavaliere dell’Ordine delle arti e delle lettere dal ministero della Cultura francese. Nota per il suo impegno nel valorizzare l’immagine della donna nella società attraverso i suoi indimenticabili ritratti, Alexandra Lapierre vive oggi tra l’Italia e la Francia.
A cura di Loredana Gasparri