Il blues delle ombre




Sinossi. In una Roma subliminale ed enigmatica, ferita nella sua arcaica sacralità e profanata dal progresso, si muovono personaggi ambigui e ombre incorporee che operano nell’oscurità di una missione demoniaca che mira alla corruzione delle anime. Picchio è un chitarrista dalle doti eccelse, ma anche un incallito playboy dalla vita sregolata, che a 35 anni insegue ancora i suoi demoni. Valentina è sua sorella minore, della quale si prende cura perché non hanno più nessuno, e deve farle da fratello e genitore. Nel confuso accavallarsi degli eventi dovrà lottare per opporsi a un destino che sembra inevitabile nella sua crudeltà, dove musica e ombre si addensano nell’aria rarefatta dei locali notturni, intrisi di malefici che vanno oltre l’umana immaginazione. Una voce nella notte alberga i suoi incubi e gli parla di vita, di musica e di morte. E in tutto questo, cosa c’entra il Club27 e la maledizione di molti tra i più grandi musicisti della storia? Un horror/mystery che si insinuerà tra i fumi della tua coscienza.

 IL BLUES DELLE OMBRE

di Fabrizio Cennamo 

Horti di Giano 2023

Thriller, horror, pag.208

 Recensione di Samanta Sitta

È un viaggio insolito, quello in cui ci guida

“Il blues delle ombre”.


Tra segreti e bugie, scopriamo una Roma che strizza l’occhio alle teorie del complotto oggi più diffuse e che si rende sfondo di una vicenda diversa dal solito. Qui non scopriamo la Roma degli imperatori, né quella dei papi, ma la Roma notturna, la capitale che attira individui di ogni tipo, dallo studente universitario all’artista di belle speranze, zingari e imprenditori, baristi e persone che riversano nella cura del prossimo la loro insoddisfazione per la vita.

È in questa città sotterranea, meno turistica ma ugualmente quotidiana, che si muove Picchio: chitarrista di talento, sciupa-femmine ben conosciuto e portatore di un grande segreto. Quando si invaghisce di Astrid, la bella tedesca appassionata di musica, le sue abitudini saranno messe a dura prova. Essere fedele a una sola donna è già faticoso per Picchio, ma dover presentare a quella che potrebbe essere la donna della sua vita Valentina, la ragazzina che la nonna gli ha lasciato in affidamento come una strana eredità vivente, renderà tutto ancora più difficile.

Vorrebbe di più dalla sua carriera di musicista, ma tutto sembra in stallo nella sua vita. Sembra incapace di concludere alcunché o di mantenere un qualunque risultato. Vive alla giornata, senza aspettative e senza sforzi degni di nota.

A smuovere questa lunga stasi, arriva una storia inquietante, cui è legato il locale in cui il suo gruppo si esibisce regolarmente: cos’è il Club 27?

La morte di tanti artisti di talento a ventisette anni, in circostanze misteriose, è solo una tragica e fatale coincidenza, o c’è un segreto che unisce questi decessi illustri?

Qualcuno sospetta che questi musicisti abbiano venduto l’anima al diavolo, qualcun altro ritiene che abbiano pestato i piedi alle persone sbagliate, o che abbiano scoperto segreti pericolosi. La verità per certo è nota soltanto ai membri del Club, che ovviamente… non possono raccontare nulla.

E se ci fosse un legame tra queste persone e alcune morti incomprensibili del presente, il cui unico elemento comune è Picchio stesso?


“Il blues delle ombre” è un romanzo adatto a chi ama la musica, il rock in particolare, e che non teme gli aspetti più stregoneschi collegati alla sua cultura, ereditati per diritto di nascita dal blues e dalla cultura afro-americana ben viva in Louisiana.


Le pagine dedicate alla storia del rock, sebbene io le abbia trovate un po’ eccessive nel glorificare questo genere musicale, dimostrano una grande passione e una conoscenza dell’argomento degna di ammirazione.
Ho apprezzato moltissimo la figura del Barone, che popola i sogni di Picchio, che offre al nostro protagonista una melodia tutta sua: mi ha ricordato la peculiarissima leggenda del “Trillo del diavolo” di Giuseppe Tartini, insieme alla figura di Baron Samedi, legata al mondo del voodoo e del blues, oltre al mitico blues-man Robert Johnson.

È un romanzo che presenta qualche scelta insolita, il cui stile richiede a tratti uno sforzo a un lettore distratto in cerca di semplice intrattenimento, ma che sa coinvolgere in una lotta inconsapevole per la propria anima, assediata da mali e creature di cui la nostra razionalità non accetta l’esistenza.

Una prova interessante che rivela una fantasia accesa!

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Fabrizio Cennamo


Nato e cresciuto a Roma, ha maturato le sue esperienze attraverso lo studio, la curiosità e il confronto con la realtà sociale dei quartieri della sua città. Ha svolto molteplici lavori: impiegato, addetto alle vendite, fattorino e magazziniere. Oggi è libraio, sposato e felicemente papà. Negli anni ha scritto numerosi racconti e romanzi, soprattutto di genere horror e thriller. Lo sport, la musica rock e il cinema sono altre sue grandi passioni. Diverse sue opere sono state pubblicate in antologie per scrittori emergenti tra cui si ricordano: Tangenziale Est ne I Porti Sepolti vol. III (Aletti Editore); Non definitiva ma dolce in Vaults 2009 (Ferrara Edizioni); Mantenere la parola e L’ultimo volo del Nibbio per Italian Noir e Italian Noir 2 (I Sogni di Carmilla). Dal 2014 è in fase d pubblicazione la saga horror post-apocalittica Cronache dei Sopravvissuti. La Spiaggia e La Strada sono i volumi usciti nella collana e-book di Aletti Editore. Altri suoi romanzi sono: “La stanza del tramonto”, “L’ambiguità del buio”, “Il codice Byron”, “Il nono tumulo”.

A cura di Samanta Sitta

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