Sinossi. Painters Mill, Ohio. È in un motel di quella cittadina tranquilla che viene trovato il cadavere di Rachael Schwartz, una ragazza che da tempo non si faceva più vedere nei dintorni. Era una amish, ma si era ribellata alla comunità, ripudiando quella cultura e quei luoghi. A indagare sulla sua morte è la detective Kate Burkholder, anche lei amish, un tempo, e anche lei allontanatasi da quel mondo. Non solo: Kate conosceva la vittima quando erano ragazzine, ma poi le loro strade si erano separate. Da quanto Kate ricorda, Rachael era sempre stata un’anticonformista, una con le idee chiare, contro i genitori, le tradizioni, il mondo intero. Se n’era andata da giovane e aveva fatto carriera, con carattere e senza guardare in faccia nessuno. Kate scopre che sono in molti quelli che avrebbero potuto considerarla una nemica, un obiettivo da eliminare, e che c’è qualcosa di oscuro nel suo passato. Un passato che può – in qualche modo – aver provocato la sua morte. Forse c’è una vergogna da voler insabbiare, forse c’è una caduta in disgrazia che dev’essere tenuta nascosta. Forse gli amish devono rimanere amish e non uscire dai loro confini. Forse chi prova ad allontanarsi troppo dal sentiero tracciato può rischiare di lasciarci la pelle.
LA RIBELLE
Linda Castillo
Piemme 2023
Annalisa Carena ( Traduttore )
Thriller, pag.352
Recensione di Renata Enzo
La ribelle è l’ultimo episodio pubblicato in Italia della serie che ha per protagonista la detective Kate Burkholder. Ambientato nella cittadina immaginaria di Painters Mill, in Ohio, è una lettura piacevole e perfettamente accessibile anche a chi non abbia letto i romanzi precedenti. All’inizio del libro, infatti, l’autrice presenta la protagonista e la sua storia, a beneficio dei lettori che si avvicinano alla serie per la prima volta:
Mi chiamo Kate Burkholder e sono il comandante della polizia di Painters Mill, Ohio. Fondata nel 1815, è una graziosa cittadina di circa 5.300 anime nel cuore del territorio degli amish. Sono nata nella loro comunità ma, a differenza della maggior parte dei giovani amish, ho lasciato il gregge quando avevo diciott’anni. Ho preso il diploma e una laurea in diritto penale nella vicina Columbus, e alla fine ho trovato la mia strada nelle forze dell’ordine. Ma dopo qualche anno trascorso nella grande città, ho sentito il richiamo delle mie radici, e quando il consiglio comunale mi ha offerto la posizione di comandante sono tornata senza più guardarmi indietro.
La ribelle è un thriller a tinte forti; l’omicidio di Rachel Schwartz – una giovane donna allontanatasi da Painters Mill in aperto contrasto con le regole della comunità Amish e che proprio a Painters Mill viene trovata morta – è efferato e violento, tanto da sconvolgere la stessa commissaria:
Non sono nuova alla crudeltà che gli esseri umani possono mettere in atto contro i propri simili. Ciononostante, per un attimo resto senza fiato.
La testa della donna è voltata dalla parte opposta alla mia, il mento piegato in un angolo innaturale. Vedo una chioma biondo fragola intrisa di sangue, il cuoio capelluto squarciato, una piccola apertura rossa dietro la testa. Smalto verde-azzurro sulle unghie. Un braccialetto d’oro. Belle mani. E mi rendo conto che solo poche ore fa questa donna si preoccupava di cose futili come la manicure e i gioielli.
Il racconto continua seguendo gli sviluppi dell’indagine condotta da Kate e dalla sua squadra, fino alla soluzione del caso, che ci riserva un colpo di scena finale. Il racconto è avvincente, seppur disseminato qua e là di indizi rivelatori fin dalle prime pagine; sono inoltre perfettamente equilibrate la trama investigativa e la narrazione delle vicende personali della protagonista; la trama poliziesca lascia infatti spazio alla psicologia dei personaggi, tutti ben caratterizzati, anche quando secondari.
Oltre ad essere un giallo appassionante, La ribelle è l’occasione per conoscere più da vicino la comunità Amish americana. Abbiamo già incontrato una potente narrazione cinematografica di quel mondo nel film Il testimone, del regista Peter Weir. Linda Castillo ci ripropone, questa volta attraverso il romanzo giallo, una narrazione dell’organizzazione e delle regole di questa comunità religiosa che ha la sua origine nella Svizzera del XVI secolo, ma che ha trovato il suo luogo di elezione negli Stati Uniti.
In un’intervista pubblicata sul New York Times del 21 luglio 2017, Linda Castillo spiega il motivo per cui lei, che non è Amish, ha scelto di ambientare i suoi romanzi nella comunità. Castillo racconta di aver visitato per caso un villaggio Amish e di aver colto il potenziale narrativo racchiuso nel contrasto tra un ambiente bucolico e l’introduzione del male. Da allora, per lei, l’interesse per la cultura Amish è divenuta un’ossessione. E con la conoscenza – conclude la scrittrice – cresce anche il rispetto per gli Amish e per il loro stile di vita. Un invito alla lettura e alla conoscenza che non possiamo ignorare!
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Linda Castillo
è un’autrice statunitense. Specializzata in thriller, i suoi romanzi sono tradotti in quattordici Paesi e sono stati insigniti di numerosi premi, tra i quali il Daphne du Maurier e l’holt Medallion. È nata in Ohio, dove ambienta i suoi thriller, e vive in Texas. Tra i suoi libri con Kate Burkholder: Una donna in fuga, Il tempo della vendetta, Costretta al silenzio, La lunga notte, In un vicolo cieco, Scomparsa, Il suo ultimo respiro, Tracce dal passato, Dopo la tempesta, Tra i malvagi, Una strada oscura e La ribelle.
A cura di Renata Enzo