Colpo grosso




Sinossi. Tra i nuovi inquilini che arrivano e i vecchi che cospirano la Casa di ringhiera si rianima per una nuova avventura sempre dentro una cornice comico criminale con cui Francesco Recami ha costruito la sua sferzante commedia umana. Il Solista del mitra prepara un colpo grosso, l’obiettivo sono i Frigoriferi Milanesi, l’intricato sistema di caveau a prova di furto, l’antica Fabbrica del Ghiaccio. Complici sono Il Piero, Faccia d’Angelo, La Miciona, La Piccerella, Il René, La Mantide. Il malloppo è qualcosa di estremamente prezioso, di losca provenienza, in ballo c’è anche una vendetta. Nel frattempo alla Casa di ringhiera la vita continua al solito, litigiosa, pettegola e malignetta. La falsa invalida, signorina Mattei-Ferri, ha deciso di cambiare atteggiamento e rendersi più amabile con i vicini, soprattutto i nuovi; il pensionato Amedeo Consonni si dedica al nipotino Enrico, dopo aver superato una profonda depressione; la professoressa Angela, dal buen retiro di Camogli, non perde di vista affetti e affari; il vecchio Luis De Angelis continua ad accudire paranoicamente la sua automobile, adesso una Maserati. E così via, tutti ostili tra loro, estranei, eppure legati gli uni agli altri come nella Finestra sul cortile. Però ci sono delle novità. Un gruppo allegro di studentesse di Fashion, venute dalla provincia più opulenta ad addentare la metropoli; e due nuove coppie di ricchi inquilini, a testimoniare che anche la Casa di ringhiera si gentrifica. E proprio da Camilla, la bella amante dell’architetto Sommariva, si viene a sapere qualcosa di Yutta, la venere tedesca che, dopo aver ammaliato tutti, era sparita con una fortuna e in barba al pensionato Consonni. La notizia fa ripiombare la Casa di ringhiera in una scalcagnata ed esagerata avventura. In questa nuova puntata della serie fortunata in cui un intero caseggiato assume personalità entro una cornice comico criminale, mosso da un’animazione farsesca, l’autore Francesco Recami sollecita il lettore a riflettere su cosa sia in realtà l’intrattenimento letterario. Un tema drammatico e surreale entra nella scena: che tipo di vita è quella dei personaggi di un romanzo?

 COLPO GROSSO

AI FRIGORIFERI MILANESI

di Francesco Recami

Sellerio 2023

thriller, pag.336


Colpo grosso ai Frigoriferi Milanesi

A cura di Edoardo Guerrini


 Recensione di Edoardo Guerrini

Un’altra avventura dei personaggi della Casa di Ringhiera: Francesco Recami ne ha già scritte un bel po’: otto romanzi e quindici racconti, sempre ambientati con accuratezza in una Milano nera, la Città per eccellenza dell’economia italiana, dove ricchezza e povertà si confrontano di continuo. I personaggi, caratteristici e ognuno molto specifico: il Consonni col suo nipotino Enrico, l’Angela che si è arricchita in una torbida vicenda passata che le lascia dei timori, la signorina Mattei – Ferri che stranamente inizia a redimersi e non vuole più far finta di essere invalida, il Luis con la sua mitica Maserati Quattro Porte che tiene sempre perfettamente lucida, e vari altri. Ci sono anche personaggi nuovi: la famiglia Scemaghi, alquanto pittoresca con le sue filosofie molto green, un gruppo di ragazze romagnole studentesse di moda, incredibilmente curiose che si ritrovano a convivere con Giulia, la figlia di Angela rientrata da Bruxelles.

Un gruppo di misteriosi personaggi, che usano fra di loro degli pseudonimi, sta preparando un colpo grosso. A Milano l’antica Fabbrica del Ghiaccio è stata trasformata in un immenso caveau iperprotetto dove i ricconi depositano le cose che vogliono nascondere. Il Solista del Mitra, il capo, organizza il colpo coinvolgendo il Piero, la Miciona, la Mantide, ́…: in breve tempo riusciamo a identificarli, sono sempre loro, tutti quelli della Casa.

È il Consonni che vuole recuperare un tesoro che gli era stato sottratto in un’avventura precedente, in cui era coinvolta una ragazza tedesca, Yutta, che è stata vista nei pressi dei Frigoriferi. Il colpo è assai macchinoso: c’è da infiltrarsi nella struttura fingendosi un nuovo cliente, e in parallelo scavare un tunnel laterale partendo dalla ferrovia sotterranea, aprire un muro blindato con una forte esplosione, e disattivare i sistemi elettronici di sicurezza con una centralina “pirata”.

Ognuno deve tenere un ruolo ben preciso, ma i vari protagonisti si rendono conto che il piano è destinato a fallire, e così l’Angela prova a elaborare un contropiano all’insaputa di Amedeo Consonni, solo che anche il suo non è molto semplice da attuare. Mentre le cose si complicano sempre più, piano piano la trama si infittisce con un dialogo molto diverso: i personaggi iniziano a parlar male di un misterioso Lui. Chi è quest’uomo? Ben presto lo scopriamo: non è Dio, o meglio: è pur sempre un Creatore, ma lo è di personaggi scritti su carta.

Si tratta di un tipico gioco metaletterario, quello che in tutte le forme d’arte, compresa la pittura, trova la definizione di “myse en abyme”. Un gioco che fu inventato molti secoli fa, basti pensare a Las Meninas di Velazquez, ai misteriosi manoscritti ritrovati da Cervantes o da Manzoni, e dal secolo scorso grandemente sviluppato da Pirandello, per arrivare infine, nei tempi più recenti, all’opera pubblicata postuma dal grandissimo Camilleri, Riccardino, che il maestro aveva scritto molti anni prima di lasciarci ma che aveva volutamente tenuto “nel cassetto” con l’ordine al suo editore di pubblicarlo solo dopo la sua morte. L’editore, quel signore alto dai capelli rossi che compare anche nei discorsi dei nostri personaggi (un signore che, piccola digressione personale, ho avuto il grande piacere di salutare quest’anno al Salone del Libro di Torino e che mi ha scritto una garbatissima lettera!).

Lo stesso autore, nella nota finale, ci tiene a sottolineare che il libro è stato scritto ben prima che lui leggesse quell’opera sul commissario vigatese. Ebbene, io credo che un autore quando arriva a riportare su carta un dialogo tra i propri personaggi e sé stesso, lo faccia perché è arrivato proprio a vederli in carne ed ossa, quei personaggi, a sognarseli la notte, a parlarci per davvero nella vita reale; e poi, essendo comunque uno scrittore, ci tiene a coinvolgere il proprio pubblico in questo tipo di visuale, a farla conoscere.

Si viaggia in un ambito quasi più filosofico che letterario, ma pur sempre nel campo della letteratura piuttosto “alta”. Solo che, una volta che ci si è lasciati andare a un gioco simile, viene da chiedersi come si farà a rientrare in una finzione più pura. I personaggi della Casa, torneranno nei ranghi e sul ballatoio a rivivere la propria vita “virtuale”? Chissà, questo bisognerebbe chiederlo a Recami, che, a differenza di Camilleri, questo libro lo ha pubblicato mentre è ancora piuttosto giovane, ha solo sessantasette anni e vorremmo leggere ancora nuove avventure dei suoi divertenti personaggi. Certo, la trama del libro lascia un finale abbastanza aperto, che può sicuramente avere nuovi sviluppi.

D’altra parte, lo stesso Simenon ci aveva provato a liberarsi di Maigret, ma senza riuscirci perché il pubblico lo aveva costretto a riportarlo in servizio. Quindi, gentile signor Recami, non si lasci prendere dalla pigrizia, è presto per la pensione, l’Enrico è ancora giovane e può benissimo crescere e avere anche lui qualche nuova avventura!

Acquista su Amazon.it: 

Francesco Recami


(Firenze, 1956), oltre alle storie della Casa di ringhiera – La casa di ringhiera (2011), Gli scheletri nell’armadio (2012), Il segreto di Angela (2013), Il caso Kakoiannis-Sforza (2014), L’uomo con la valigia (2015), Morte di un ex tappezziere (2016), Sei storie della casa di ringhiera (2017), Il diario segreto del cuore (2018), La verità su Amedeo Consonni (2019), Colpo grosso ai Frigoriferi Milanesi (2023) -, con questa casa editrice ha pubblicato anche L’errore di Platini (2006, 2017), Il correttore di bozze (2007), Il superstizioso (2008, finalista al Premio Campiello 2009), Il ragazzo che leggeva Maigret (2009, 2022), Prenditi cura di me (2010, Premio Castiglioncello e Premio Capalbio), Piccola enciclopedia delle ossessioni (2015), Commedia nera n.1 (2017), La clinica Riposo & Pace. Commedia nera n.2 (2018), L’atroce delitto di via Lurcini. Commedia nera n.3 (2019), La cassa refrigerata. Commedia nera n. 4 (2020), L’educazione sentimentale di Eugenio Licitra (2021) e I killer non vanno in pensione (2022).