Sinossi. Irene non si era mai sentita tanto elettrizzata come in quegli ultimi giorni. Aveva da poco compiuto cinquant’anni, aveva firmato un patto molto vantaggioso con il proprio corpo e aveva avvistato all’orizzonte del suo spirito una nuova frontiera, un nuovo paese in cui viaggiare con tanto entusiasmo quanta rabbia.» E così, alla guida di una BMW fiammante, Irene si lancia lungo la costa del Mediterraneo, scegliendo per le sue notti gli hotel più lussuosi. Nelle camere immacolate, in cui ogni cosa è al suo posto, attira ogni volta una persona diversa: lo sconosciuto con il bell’orologio che ha sedotto con i suoi occhi brillanti, oppure la donna che ha affascinato con sorrisi allusivi e parole sussurrate. Quelle relazioni fugaci non hanno, però, lo scopo di dimenticare suo marito Marcelo, quanto piuttosto di ricordarlo. Dopo vent’anni di «matrimonio perfetto», infatti, Marcelo non c’è più. Nel disperato tentativo di toccare ancora il suo corpo e di strapparlo all’oblio, Irene insegue l’«amor costante, al di là della morte» cantato da Francisco de Quevedo nei suoi celebri versi. Ma qualcosa, in questo schema ripetuto, comincia a incrinarsi, e la protagonista viene strappata all’azzurro del Mediterraneo e costretta a fare i conti con il buio che ha dentro. Il passato si confonde, le certezze vacillano, in un romanzo intenso che esplora i limiti della passione amorosa e le trappole dell’illusione alimentata dalla solitudine.
AMOR COSTANTE
di Manuel Vilas
Guanda 2023
Bruno Arpaia (Traduttore )
Narrativa, pag.336
Recensione di Giuseppe Tursi
Può un amore durare per vent’anni ed essere vissuto con la stessa intensità e passione dei primi periodi?
Per Irene e Marcelo sembrerebbe proprio di sì. Il loro è stato un amore mentale, fisico, carnale, passionale, un amore così intenso da annullare qualsiasi cosa al di fuori della loro orbita amorosa. Marito e moglie avevano un unico scopo nella loro relazione: cercare il piacere con ogni mezzo possibile, fondere i loro corpi fino a quando il tempo e lo spazio non si fossero annullati, lasciandoli soli, assieme al loro amore.
Questo fino a quando Marcelo, a causa di un tumore, lascia sola Irene. Per la donna, ancora bella e seducente all’età di cinquant’anni, incomincia un periodo difficile, da cui riesce a uscirne solamente grazie al suo carattere risoluto e forte, o almeno così pare inizialmente.
Irene sa che l’unico mezzo che ha per rivedere il suo Marcelo è cercare il godimento, l’apice del piacere con un altro uomo o un’altra donna le permetterà di rivedere per qualche istante il suo amore: così le disse Marcelo in punto di morte.
Irene inizia ad abbordare sconosciuti uno dopo l’altro, uomini sposati, donne giovani, non ha importanza. La cosa fondamentale per Irene è provare piacere. All’apice dell’amplesso Irene vede Marcelo su una scalinata, una visione che le dà sollievo, la rincuora per la perdita dolorosa del suo amore.
Ma per ritrovarlo ha bisogno di un altro partner, e così eccola alla ricerca della sua prossima preda. Ma la realtà di Irene si incrina. Riemergono dalle superfici profonde, occultate da anni di menzogne, i suoi timori, le sue paure e debolezze. Crepe che, a poco a poco, si aprono spalancando un oblio da cui riemergono ricordi che fanno male, solitudine e fantasmi pronti a corrodere la mente. Ancora una volta sembra che il tempo perda la sua rilevanza. Mesi, anni si fondono: qual è il vero passato di Irene?
Manuel Vilas racconta la storia di Irene in terza persona e utilizza una prosa poetica ed evocativa. La storia in principio appare volontariamente confusa, non si riescono a capire determinati atteggiamenti spesso infantili della protagonista.
Solo nella parte finale del libro c’è la svolta che ci permette di conoscere meglio la psicologia del personaggio. Manuel Vilas costruisce una storia sull’amore, sulla perdita e dipendenze in maniera originale, utilizzando archi temporali differenti per ricostruire la storia di Irene, donna innamorata della vita e alla ricerca costante dell’amore.
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Manuel Vilas
È poeta e narratore, e collabora regolarmente con varie testate giornalistiche. Ha pubblicato raccolte di poesie e romanzi, tra cui España, indicato dalla rivista Quimera come uno dei dieci romanzi in lingua spagnola più importanti del primo decennio del secolo. La sua opera è presente nelle principali antologie spagnole di poesia e narrativa. In tutto c’è stata bellezza (Guanda 2019) è il suo primo libro pubblicato in Italia ed è in corso di traduzione in numerosi Paesi dopo aver riscosso grande successo in Spagna, con dodici edizioni in un anno. El País e El Mundo lo hanno eletto miglior libro del 2018. Altre sue pubblicazioni:
La gioia, all’improvviso (Guanda, 2020), Amor. Testo originale a fronte (Guanda, 2021) e I baci (Guanda, 2021).