A cura di Giulia Manna
Una famiglia quasi normale, tratta dall’omonimo bestseller dello scrittore Mattias Edvardsson. produzione svedese, si tratta di una miniserie di genere crime composta da sei puntate. È uscita lo scorso 24 novembre su Netflix ed è attualmente in vetta alla classifica della piattaforma di streaming (visibile anche su Sky Glass, Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick).
1 stagione, 6 episodi.
Trama.Una famiglia apparentemente perfetta vede crollare il suo mondo quando uno scioccante omicidio dimostra che i suoi componenti sono disposti a tutto pur di proteggersi a vicenda.
Personaggi:
Alexandra Karlsson Tyrefors: Stella Sandell
Christian Sundgren Lo Kauppi: Ulrika Sandell
Melisa Ferhatovic: Amina Besic
Björn Bengtsson: Adam Sandell
RECENSIONE
Stella (Alexandra Karlsson) è una giovane studentessa e come tutte le ragazze, sogna l’amore. Ulrika (Lo Kauppi), la madre, è un avvocato in crisi con il marito Adam (Björn Bengtsson), pastore impegnato ad assistere i fedeli della sua chiesa.
Stella esce con un compagno di classe, si fida del ragazzo, ma quest’ultimo non si “ferma” quando la giovane glielo chiede. Tornata a casa, la ragazza confessa l’accaduto ai genitori che però non la sostengono. Non ci sono prove della violenza subita e la ragazza verrebbe inutilmente travolta da uno scandalo. Scelgono di non denunciare.
Stella prova a ricominciare e, dopo un po’ di tempo, viene avvicinata da un ragazzo affascinante e più grande di nome Chris. Sembra un tipo a posto, benestante e anche gentile, almeno finché non si fa viva la sua ex.
Il peggior incubo di un genitore prende forma: Stella viene accusata di aver ucciso il bravo ragazzo con cui aveva una relazione.
Movente: la gelosia. I genitori scoprono una parte della vita della figlia di cui non erano assolutamente a conoscenza. Quanti genitori sono convinti di conoscere i propri ragazzi? Anche Ulrika ed Adam credevano di conoscere la loro “bambina” e la difendono a spada tratta, come forse farebbe chiunque di noi.
Il cast è ottimo. La serie ha qualche attimo di lentezza, ma è un buon prodotto abbastanza fedele al libro.
Consiglio di guardarla con i propri figli adolescenti, un’occasione per tirare fuori temi importanti.
Come sempre, non voglio dire troppo.
Buona visione.