Le spine del ficodindia




Gaspare Grammatico


DETTAGLI:

Editore: Mondadori

Collana: Il giallo Mondadori

Genere: giallo, poliziesco

Pagine: 240

Anno edizione: 2024

Sinossi. Nenè Indelicato, commissario di polizia senza superpoteri e papà single, lo sa bene: detective e genitore sono lavori a tempo pieno. Quello che certamente non si aspetta è di dover passare dall’una all’altra veste nel giro di venti metri… E invece è proprio quel che succede una mattina, quando, dopo aver lasciato a scuola la figlia Sara – ben lontano dai cancelli come da sua richiesta, per salvarle la reputazione –, giusto davanti al liceo si imbatte nella vittima di una inaspettata, violenta aggressione. Ma è solo il primo mistero del giorno, perché tempo mezz’ora e a chiamarlo sono un’emittente radio e una televisiva, sconvolte per aver ricevuto un identico, macabro pacchetto. Che c’entri la coppia di amiche di cui una coinquilina ha appena denunciato la scomparsa? Nenè e la sua squadra, capitanata dalla vice Salvina Russo, battono ogni pista possibile, ma più indagano, più la matassa si ingarbuglia. E intanto, come nel Visconte dimezzato, per la sua Trapani si aggirano concentrati di pura gentilezza ma anche individui che hanno decisamente perso la loro metà buona. E l’equilibrio tra gli uni e gli altri pare tutt’altro che scontato. La verità per il commissario questa volta sarà particolarmente difficile da scoprire… e ancora di più da accettare. Ma sarà complicato anche trovare un compromesso tra il suo desiderio di star vicino a Sara e la consapevolezza di doverla lasciar crescere.

 Recensione di Claudia Cocuzza


Ritorno nella mia Sicilia, che si conferma terra di mistero e, pertanto, fonte di ispirazione per chi dal mistero si lascia sedurre.

Siamo a Trapani e qui ci imbattiamo nel commissario Nenè Indelicato, alle prese con la sua seconda indagine letteraria.

Nenè è un uomo che ha preso qualche batosta (mi verrebbe da dire timpulata) dalla vita: a partire dalla bocciatura al primo anno di liceo fino all’abbandono da parte della moglie, che le ha lasciato in dote una figlia adolescente, Sara, che le somiglia ogni giorno di più.

Quindi, padre single di una ragazzina nell’età più difficile della vita.

Come se non bastasse, Nenè è pure commissario di polizia, perciò non è che abbia proprio orari regolari da impiegato.

Questa è la cornice in cui l’autore inserisce la trama gialla, o meglio le due trame, perché in questo romanzo il commissario Indelicato è chiamato a risolvere due crimini: il primo gli piomba addosso di buon’ora, quando ha appena accompagnato Sara a scuola.

Sono due filoni che si muovono paralleli e,

se nel caso della scomparsa delle due studentesse universitarie, l’urgenza dell’azione è comprensibile e la verità che si cela dietro la vicenda assume immediatamente contorni odiosi e macabri, anche l’altro caso metterà Nenè in difficoltà, portandolo più volte a riflettere sulle due metà che compongono gli uomini, spaccati come il Medardo di Terralba nato dalla penna di Italo Calvino.

Le spine del ficodindia segue la struttura del giallo classico di tipo deduttivo e il lettore riesce a seguire passo passo l’evoluzione dell’indagine grazie a indizi sapientemente seminati e che poi trovano il modo di comporre un quadro logico e coerente; nonostante l’indagine sia complicata e l’epilogo amaro – più da noir che da giallo classico – la tensione nel corso della narrazione viene smorzata da piacevoli stacchi umoristici, dalla fluidità dei dialoghi – e questo non ci stupisce, essendo Grammatico autore televisivo – e da numerose incursioni culinarie, come da tradizione del giallo siciliano.

Personaggio tra i personaggi è Trapani, che Indelicato vive più nelle viuzze e sul lungomare, tra pescatori che regalano il pescato per fare ritorno a casa a mani vuote e buffi personaggi scaramantici, che non nel nuovo centro della movida; una città non molto esplorata dalla narrativa, sorella minore delle più letterarie Catania e Palermo, che ha l’occasione, con questa serie, di essere conosciuta e apprezzata come merita.

Lo sguardo di Indelicato è quello del siciliano innamorato della Sicilia, dell’uomo che si rivolge all’amata con un misto di rabbia, malinconia e struggimento: se è vero che un po’ dell’autore viene trasferito per forza di cose ai propri personaggi, sono certa di leggere in queste parole la dichiarazione d’amore di Grammatico per una terra da cui è lontano ma da cui non sarà mai distante:

Sapeva che sua figlia, come tanti siciliani, un giorno avrebbe sentito il bisogno di andarsene. E sapeva anche che, come tanti siciliani, un giorno avrebbe sentito il bisogno di tornare nella propria terra, troppo madre per restarne lontani. Troppo densa di contraddizioni.

Ottima prova per un autore che promette di riservarci altre storie avvincenti, intrise di sciasciana sicilitudine, ovvero quella condizione per cui essere siciliano non è una connotazione geografica bensì una filosofia di vita.

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Gaspare Grammatico


Gaspare Grammatico è nato a Trapani, dove torna appena può. Vive tra Torino e Milano. Autore tv, da anni lavora nella squadra del programma televisivo “Fratelli di Crozza”. Per il Giallo Mondadori ha pubblicato Una questione di equilibrio (2023), la prima indagine della serie dedicata a Nenè Indelicato.

A cura di Claudia Cocuzza  

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