DEL
SUN DOWN MOTEL
Simone St. James
DETTAGLI:
Traduttore: Silvia Salis
Editore: Time Crime
Genere: Horror, thriller
Pagine: 300
Anno edizione: 2021
Sinossi. È da molto tempo che qualcosa non va al Sun Down Motel e Carly Kirk sta per scoprirlo… a suo rischio e pericolo. Upstate New York, 1982. Viv Delaney vuole trasferirsi a New York City, e per contribuire a pagare le spese accetta un lavoro come receptionist notturna al Sun Down Motel di Fell nello Stato di New York. Ma qualcosa non va al motel, qualcosa di inquietante e spaventoso sta accadendo… Upstate New York, 2017. Carly Kirk non è mai riuscita a dimenticare la storia di sua zia Viv, misteriosamente scomparsa dal Sun Down Motel prima che lei nascesse. Decide di trasferirsi a Fell e visitare il motel, dove apprende rapidamente che nulla è cambiato dal 1982: tutto è identico, dalla reception ai quadri alle pareti. È come se il tempo si fosse fermato e c’è qualcosa di anomalo, difficile da comprendere. Succede che Carly si ritrova presto intrappolata negli stessi misteri che reclamavano sua zia…
Recensione di Francesca Mogavero
Certi spettri sono presenze discrete, appena un brivido alla nuca, una forma evanescente intercettata ai margini del campo visivo, un sussurro notturno che potrebbe anche essere un alito di vento, un’illusione nel dormiveglia.
Altri sono molto selettivi e portano messaggi a un destinatario specifico, una persona cara, una prescelta che si muove sul filo di ragnatela teso tra due mondi.
Altri ancora sono tenuti in (non) vita solo dalle dicerie, da un turismo un po’ macabro che vede la magia pure là dove non c’è.
Gli spiriti del Sun Down Motel, sulla strada che porta a New York – ma che, in un modo o nell’altro, riporta sempre qui, come una dipendenza che non si può esorcizzare, come il richiamo di una sirena – sono parecchio diversi. Si lasciano vedere e sentire, quasi toccare, da chiunque si fermi per qualche minuto in quel luogo cristallizzato negli anni ’80, una palla di vetro con neve sintetica da quattro soldi.
Giocano con le luci e il buio, spalancano porte una dopo l’altra, masticano insulti e fumo di pessime sigarette, chiedono ininterrottamente perché.
Che qualcuno faccia la grazia di ascoltarli davvero, di credere alle loro parole, è un altro paio di maniche.
Del resto, capita così a tante vittime, anche a quelle che ancora respirano.
Ed è proprio questo il grande punto di forza del bel romanzo di Simone St. James (e del Fantastico in generale), raccontare l’attualità – o, per meglio dire, vicende universali, e chissà per quanto tempo dovremo continuare a conviverci – attraverso una storia di fantasmi, rendere l’orrore, quello di un altro mondo e quello, ancora peggiore, che appartiene al nostro, uno strumento efficace e tagliente per parlare di altro.
Di peccati taciuti, di segreti insabbiati, di pericolosi perbenismi e pregiudizi – “Come se in qualche modo se lo fosse meritato” – della paura costante che ci tallona e che minaccia a ogni passo di afferrarci per i capelli e trascinarci giù, per poi abbandonarci sotto un cavalcavia o dietro un cespuglio, in mezzo ai rifiuti.
Un messaggio che riverbera anche nella struttura narrativa: due linee temporali, due giovani donne ostinate, due coppie di coinquiline, due ragazzi sbagliati (così dicono…) dal sorriso disarmante, i vivi e i morti, il cacciatore e le prende, gli archivi di carta e la rete, in un gioco di opposti che si sovrappongono, di ruoli che si invertono, di specchi che riflettono all’infinito, volutamente confondendo…
Ora siamo nel 1982, ora nel 2017, ora seguiamo Viv, ora parla Carly, ma alla fine chi è chi? E quanto conta? “eravamo tutte Betty. […] Siamo ancora tutte Betty”.
I segreti del Sun Down Motel è un distillato di cose oscure e pericolose, una riflessione sulle ferite della solitudine e le tentazioni della giustizia a qualunque costo, sugli affetti persi e ritrovati sotto altre forme, in un girotondo di sorellanza che scalda… anche quando i cuori hanno cessato di battere.
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Simone St. James
è un’autrice bestseller di USA Today e New York Times di I segreti del Sun Down Motel, Ragazze infrante (opzionato per una serie Tv) e The Haunting of Maddy Clare, che ha vinto due premi RITA da Romance Writers of America e un Arthur Ellis Award da Crime Writers of Canada. Ha scritto la sua prima storia sui fantasmi in una biblioteca infestata, quando era al liceo, e ha trascorso vent’anni dietro le quinte nel settore televisivo prima di iniziare a scrivere a tempo pieno. Vive fuori Toronto, in Canada, con suo marito e un gatto viziato.
A cura di Francesca Mogavero
