Le furie di Venezia




LE FURIE

DI VENEZIA

Fabiano Massimi


Editore: Longanesi

Genere: Giallo storico

Pagine: 400

Anno edizione: 2024

Sinossi. Venezia, 1934. Mussolini e Hitler si incontrano per la prima volta in una piazza San Marco gremita di camicie nere. Tra la folla, anche l’ex commissario di polizia Siegfried Sauer e il suo compare Mutti, che hanno raggiunto la città lagunare per unirsi alla resistenza antifascista. La speranza è di creare un incidente che sventi il pericolo di un’alleanza tra Italia e Germania. Sauer e Mutti incappano però in un mistero di ben altra portata: nella notte, in gran segreto, Mussolini si inoltra in motoscafo nella laguna. I due riescono a seguirlo fino al largo di San Clemente, dove lo vedono attraccare a un pontile buio e poi entrare, accolto da un uomo in camice bianco, nell’edificio principale dell’isola. Un’ora più tardi, il Duce torna al motoscafo e riattraversa la laguna per rientrare ai suoi alloggi, visibilmente scosso. Sauer e Mutti decidono di indagare e scoprono che sull’isola c’è un manicomio femminile, e che lì è ospitata una paziente misteriosa di nome Ida Dalser. La sua storia ha dell’incredibile: la donna, infatti, sostiene di essere nientemeno che la prima e unica legittima moglie di Benito Mussolini…Chi è veramente Ida Dalser? Una folle? Una bugiarda? O una vittima in possesso di informazioni che metterebbero a rischio il Regime? Sauer e Mutti si renderanno ben presto conto che dietro Ida Dalser e le sue accuse inaudite c’è molto, molto di più.
C’è l’inimmaginabile.

“Da sempre ci raccontiamo storie per dire: “Anche questo è accaduto.”.Da sempre ci raccontiamo storie per dire: “Non lasciamo che accada mai più.”

 Recensione di Loredana Cescutti

“… era la parte più dura di tutte. Andarsene per non tornare. Inaccettabile.”

Che dire.

Chapaux Fabiano.

Chapeaux, per un romanzo emozionante, che ad essere sincera, da me avrebbe meritato anche più attenzioni, ma poiché gli imprevisti nella vita sono all’ordine del giorno, diciamo più elegantemente che il primo terzo di libro l’ho centellinato, il resto poi è stato un fuoco intenso che si è esaurito subito per la voracità mia e, della mia curiosità.

Il libro si è esaurito, le emozioni che mi ha scatenato, no.

“Ognuno cerca consolazione in una storia, quando non può cambiare la realtà.”

Perché, quando avverti un legame con la penna, con i personaggi, le loro storie e la Storia che qui impregna ogni singolo spazio della pagina, non puoi sottrarti al richiamo facendo finta di niente.

No, non puoi.

Devi accogliere tutto ed essere disposto a dar loro attenzioni ed affetto, per riuscire a percepirli ancora più vicini.

Tutta la vita è senza mutamento… La vita, in realtà non faceva che mutare, e ad ogni mutazione qualcosa andava smarrito, qualcosa di unico e prezioso, insostituibile. Invecchiare cos’era, se non perdere pian piano tutti i riferimenti? E il passato diventava l’unica patria, da cui sentirsi esiliati per sempre.”

Il romanzo di Massimi, che tanto qui in famiglia abbiamo aspettato, appare ancora una volta ricco e sincero oltre che, drammaticamente triste e umano.

Certo, Mutti tiene alto il morale delle truppe anche quando Sauer non ce la fa ad allontanare i suoi fantasmi, ma nulla può contro la realtà dei fatti veri, anche se qui, sapientemente amalgamati alla finzione narrativa ma, non per questo inventati, solamente riadattati per necessità tecniche, ma pur sempre onesti e dettagliati.

“E’ sempre il momento per una risata. Specie quando non lo è.”

Il lavoro dell’autore qui è stato sublime, poiché è riuscito ad incorporare storie e STORIA in modo spettacolare, dando vita anche a nuovi personaggi, riuscendo, però, a mantenere sempre il focus su quelli già noti, avendo l’accortezza di rendere il tempo parte della loro trasformazione, poiché è per tutti un processo naturale.

La lettura, dicevo prima, si è rivelata emozionante e più proseguivo, più mi avvicinavo alle ultime pagine e più arrivavo in fondo, più temevo il finale, perché d’altronde la STORIA non si può cambiare. Nel passato.

Ma si DEVE RICORDARE. Per il futuro.

I luoghi, a partire da Venezia risultano talmente ben descritti, da diventare essi stessi personaggi di spicco dell’intera vicenda.

L’atmosfera descritta tramite la penna e le parole dell’autore, hanno reso una fedele descrizione del clima che si percepiva in quel particolare periodo storico, tanto da riuscire a riversarla al di fuori di quelle pagine, arrivando ad avvertirla, quasi a toccarla e a rimanerne scottati.

Diffidenza e paura ci accompagneranno per tutta la lettura, e faranno fatica ad abbandonarci, anche dopo.

Ancora complimenti a Fabiano Massimi per averci regalato questo romanzo, assieme ad un’altra chiave di lettura, necessaria per capire il passato.

E ora non rimane che attendere un nuovo libro.

Buona lettura!

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Fabiano Massimi


è nato a Modena nel 1977. Laureato in Filosofia tra Bologna e Manchester, bibliotecario alla Biblioteca Delfini di Modena, da anni lavora come consulente per alcune tra le maggiori case editrici italiane. Tra le sue pubblicazioni: L’angelo di Monaco (Longanesi, 2020) e I demoni di Berlino (Longanesi, 2021), Se esiste un perdono (Longanesi, 2023).