MONSTERS




La storia di

Lyle ed Erik Menendez

A cura di Giulia Manna

I creatori di Dahmer – Mostro tornano con un altro crime, questa volta incentrato su di un caso di cronaca che distrusse un’intera famiglia. In streaming su Netflix.



Trama. È il 1996 e José e Mary Louise ‘Kitty’ Menendez (due grandi Javier Bardem e Chloë Sevigny) vengono fucilati dai figli, Lyle (Nicholas Alexander Chavez) ed Erik (Cooper Koch), che inizialmente accusano la mafia e poi vuotano il sacco tramite lo psicologo di famiglia. Tanti i racconti contraddittori che si susseguono nel corso di quelle settimane da parte dei due ragazzi, che si trovano ad affrontare un doppio processo e un’accusa chiaramente di parte, proprio negli anni in cui si affrontava un altro grande caso di cronaca americana: quello di O.J. Simpson.

Interpreti e personaggi principali
Nicholas Chavez: Lyle Menéndez.

Cooper Koch: Erik Menéndez.

Javier Bardem: José Menéndez.

Chloë Sevigny: Kitty Menéndez.

Nathan Lane: Dominick Dunne.

Ari Graynor: Leslie Abramson.

Dallas Roberts: Dr. Jerome Oziel.

Leslie Grossman: Judalon Smyth.

Recensione. Dopo Monster: la storia di Jeffrey Dahmer (recensione per thrillernord qui), tornano Ryan Murphy e Ian Brennan con questa nuova serie televisiva basata su un altro grande caso di cronaca nera americana, anche se questa volta la vicenda è totalmente diversa rispetto a quella del serial killer. 

Per Monster: la storia di Lyle e Erik Menendez, gli autori hanno scelto un crimine famigliare e lo hanno affrontato con un approccio televisivo molto diverso dal precedente. Chiariamo subito una cosa, è una serie televisiva, quindi è romanzata e non sempre corrisponde in toto ai fatti giudiziari o di cronaca. Non è un documentario.

Lo preciso perché sul web non si parla d’altro che di questa serie e i social sono roventi tra chi giudica la vicenda in base all’interpretazione degli attori senza conoscere altro che la rappresentazione televisiva. Va presa con le pinze anche se è un prodotto eccellente. 

Partiamo dalla storia. E’ la storia di due fratelli che uccidono brutalmente i genitori. Inizialmente i due ragazzi danno la colpa alla mafia. Quando sembra che l’abbiano fatta franca, i due giovani iniziano a commettere diversi errori, come spese folli e altri strani comportamenti per chi ha appena subito un lutto del genere.

Il modo con cui vengono beccati mi sembrava fosse diverso rispetto a quello illustrato nella serie, o forse mi ricordo male io. I due negano e insistono con la tesi della mafia, poi confessano. Dopo aver ingaggiato una spietata avvocatessa, salta fuori che sono arrivati a tanto per legittima difesa in quanto vittime di abusi e violenze inaudite. 

Vi anticipo solo che la puntata numero cinque è forte. Non riuscivo più ad ascoltarla. E qui mi devo fermare. Non posso approfondire per chi di voi non l’avesse ancora vista.

Il cast è stellare. Javier Bardem che interpreta il padre, meriterebbe un altro Oscar. Nicholas Chavez che interpreta Lyle Menéndez e Cooper Koch che interpreta suo fratello Erik Menéndez sono incredibilmente perfetti per la parte. Assomigliano molto ai personaggi reali, ma è la loro bravura che stordisce. 

Ti fanno sentire come un giurato e a un certo punto, di fronte alla loro interpretazione, non si riesce più a capire se sono realmente colpevoli o meno. Manca il respiro. 

Applausi anche per Ari Graynor che interpreta l’avvocatessa dei ragazzi ed anche per Nathan Lane. Quest’ultimo interpreta un giornalista che seguiva la vicenda e che vi spezzerà il cuore con la sua.

Mi è piaciuto tutto di questa seria. Scenografia, costumi e anche le musiche. In diverse scene c’è come sottofondo la versione inglese di “Alta Marea” di Venditti.

Sul web c’è molto rumore attorno a questa serie. La vicenda fece  scalpore  e in qualche modo, anche se non c’erano i social con la loro potenza mondiale, è quel che sta riaccadendo ora. I due fratelli sono tornati alla ribalta grazie a Netflix.  

C’è chi si schiera a favore dei fratelli Menéndez, crede che siano innocenti e vorrebbe che fossero scagionati.  Del resto è difficile pensare che si possano inventare certe storie. D’altra parte c’è chi ritiene che i due ragazzi siano fortemente sociopatici, motivati da soldi e popolarità. 

La verità? Non la sapremo mai. Questa è l’unica cosa certa. 

Come la penso io? Io sono d’accordo con la ricostruzione dei fatti che viene fatta alla fine della serie tv.  

Per scoprirlo non vi resta che guardarla. Buona visione. 

Buona visione! 🎬