Ancora una preda




Robert Dugoni


Traduttore: Roberta Marasco

Editore: Indomitus Publishing

Genere: Thriller

Pagine: 386

Anno edizione: 2024

Sinossi. serial killer della Route 99 di Seattle. Dopo tredici vittime e nessun risultato nella caccia all’assassino, la task force incaricata era stata smantellata, suscitando l’indignazione dell’opinione pubblica. Ora, quasi tre decenni dopo il suo primo omicidio, tutti si aspettano che Tracy possa finalmente dare delle risposte alle famiglie delle vittime e riscattare la reputazione della polizia di Seattle. Anche se ciò significa lavorare con la sua nemesi, il capitano Johnny Nolasco.
Nolasco, detective capo della task force originaria, sfida Tracy a fare ciò che lui non è riuscito a fare: chiudere il caso. Formando un’alleanza complicata, Tracy e Nolasco iniziano a rivisitare alcune vecchie piste e cercano nuove prove portando alla luce una corruzione di alto livello e insabbiamenti pericolosi quanto lo stesso sfuggente assassino. Di fronte al rischio di essere smascherate, forze così letali e potenti non si faranno alcuno scrupolo per rimanere nell’ombra.
Ma è proprio verso quell’ombra oscura che Tracy e Nolasco vogliono puntare: per scoprire la contorta verità dietro le motivazioni di un assassino, la sua scomparsa e il suo agghiacciante ritorno.

 Recensione di Giusy Ranzini

Ancora una preda” di Robert Dugoni è un thriller che cattura sin dalle prime pagine, offrendo una trama intricata e ricca di tensione che non lascia tregua al lettore.

Il romanzo fa parte della serie che vede come protagonista Tracy Crosswhite, una detective di Seattle ormai ben nota agli appassionati del genere, ma anche chi si avvicina a questo libro senza conoscere i precedenti non avrà difficoltà a immergersi completamente nella storia, grazie all’abilità di Dugoni nel fornire il giusto contesto senza sovraccaricare la narrazione.

La premessa è avvincente: Tracy è chiamata a riaprire un caso di omicidi seriali che ha lasciato un segno indelebile non solo sulla città di Seattle, ma anche sulla reputazione della polizia locale.

Il serial killer della Route 99 ha mietuto tredici vittime, e la task force istituita per catturarlo è fallita miseramente, tanto da essere smantellata e portare all’indignazione generale. Questo evento ha avuto un impatto non solo sulle famiglie delle vittime, ma anche su coloro che hanno lavorato al caso, incluso il capitano Johnny Nolasco, una vecchia nemesi di Tracy.

L’aspetto intrigante di questa trama non è soltanto la caccia all’assassino, ma anche la dinamica fra Tracy e Nolasco. Dugoni crea un’interazione interessante tra i due personaggi, intrisa di rivalità, diffidenza e un retaggio di scontri passati.

Nolasco sfida Tracy a fare ciò che lui non è riuscito: chiudere un caso che gli è costato la carriera e la dignità. Questa sfida personale aggiunge una dimensione emotiva alla storia, rendendo ogni scoperta e ogni pista seguita un momento di riscatto non solo per Tracy, ma per tutti coloro coinvolti.

Uno dei punti di forza del romanzo è l’approfondimento dei personaggi. Tracy Crosswhite, come sempre, si dimostra una protagonista forte e determinata, ma anche vulnerabile nei momenti giusti. La sua empatia per le vittime e il suo senso di giustizia sono palpabili, rendendo ogni passo verso la risoluzione del caso non solo un lavoro da detective, ma una missione personale.

Nolasco, d’altro canto, è un personaggio che si evolve man mano che la storia procede. All’inizio viene percepito come un ostacolo, ma col passare del tempo, Dugoni rivela aspetti del suo carattere che lo rendono più complesso e meno prevedibile. La loro alleanza, seppur complicata e spesso tesa, diventa uno degli elementi chiave del romanzo.

Il ritmo della narrazione è eccellente. Dugoni sa come mantenere alta la tensione, alternando momenti di riflessione investigativa a scene più adrenaliniche, in cui la posta in gioco si alza vertiginosamente. Non mancano i colpi di scena, e ciò che sembra un classico caso di caccia al serial killer si trasforma in qualcosa di molto più vasto e inquietante, con la scoperta di insabbiamenti e corruzione ad alto livello.

Questi elementi aggiungono un ulteriore strato di complessità alla trama, facendo emergere il lato oscuro delle istituzioni e creando una sensazione di pericolo che incombe su ogni pagina.

Un altro aspetto degno di nota è l’ambientazione. Seattle, con le sue strade piovose e le atmosfere cupe, diventa quasi un personaggio a sé, contribuendo a creare un senso di oppressione e mistero.

Le descrizioni della città e dei luoghi legati agli omicidi sono così vivide che il lettore si sente immerso in quel mondo, con la sensazione costante che il pericolo possa nascondersi dietro ogni angolo.

La trama, oltre a esplorare la caccia all’assassino, si addentra anche nelle motivazioni psicologiche del killer. Dugoni è abile nel costruire una figura di antagonista che, pur rimanendo per gran parte del romanzo sfuggente, riesce a inquietare profondamente.

Le domande su chi sia davvero e perché abbia scelto di colpire in modo così brutale rimangono sospese fino alle battute finali, aumentando il coinvolgimento del lettore.

Robert Dugoni ha creato un altro capitolo memorabile nella saga di Tracy Crosswhite, arricchito da personaggi profondi, una trama ben congegnata e un ritmo narrativo impeccabile.

Gli amanti dei thriller psicologici e delle storie di investigazione troveranno pane per i loro denti, mentre chi cerca una lettura ricca di colpi di scena e tensione emotiva non rimarrà deluso.

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Robert Dugoni


Robert Dugoni è autore di numerosi thriller di successo. I suoi libri sono stati paragonati a quelli di Scott Turow e Nelson DeMille ed è stato definito “il re indiscusso del legal thriller” e “l’erede al trono letterario di Grisham”. Il primo romanzo della serie di Tracy Crosswhite, Non ho paura del buio, è stato in vetta alla classifica di Amazon e fra i bestseller del New York Times e del Wall Street Journal, ed è stato definito uno dei migliori thriller dal Library Journal e da Suspense Magazine.