Autore: Marco Ghiotto
Editore: Io Scrittore
Genere: Giallo Storico
Pagine: 273
Anno edizione: 2024
Sinossi. Nell’Italia in preda alla furia della guerra, una giovane suora lotta per salvare il patrimonio dell’abbazia La grande Storia, quella che si studia sui libri e viene insegnata nelle scuole, sa essere un’entità crudele, onnivora, capace di divorare migliaia di vite e di storie minime per dirsi compiuta, per essere narrata e tramandata. Eppure, se si guarda con attenzione, ognuna di queste piccole esistenze frantumate nella macina del tempo ha comunque la possibilità di mutare il corso degli avvenimenti, di deviare il flusso delle circostanze, grazie a piccole grandi capacità: la tenacia, l’intelligenza, la generosità. In uno di questi momenti cruciali della Storia, l’estate del 1943, una giovane novizia, Grazia, è chiamata presso la millenaria abbazia di Montecassino, perno del sistema difensivo tedesco in Italia, che fronteggia con terribile efficacia l’avanzata degli Alleati verso nord. La giovane religiosa ha il compito di catalogare le centinaia di opere d’arte che hanno trovato rifugio nel monastero e che le autorità naziste dichiarano di voler mettere in salvo in Vaticano. Da subito però l’opera di suor Grazia la porta a indagare sul terribile mistero che sembra aleggiare intorno a questi capolavori, sull’ombra pericolosa che sembra essere la causa della tragica scomparsa di alcuni monaci. Esiste davvero una forza sovrannaturale e malevola tra le antiche mura dell’abbazia? Grazie al coraggio della giovane novizia, aiutata da alcuni abitanti di Cassino, presto la verità sarà svelata. Una verità che costringerà la ragazza a compiere delle scelte, tanto radicali e pericolose da metterne a repentaglio e sconvolgerne la vocazione e la vita stessa, così come quella dei coraggiosi compagni, fino al sacrificio più grande. Un affresco palpitante e grandioso per rileggere e rivisitare una delle pagine più drammatiche della storia del nostro Paese.
Recensione di Cinzia Passaro
Il romanzo “Il fantasma di Montecassino” di Marco Ghiotto ha vinto il concorso per autori emergenti “Io scrittore”. La vittoria in un concorso così prestigioso è indicativa del talento di Ghiotto e della sua capacità di catturare l’attenzione dei lettori, oltre a rappresentare un importante trampolino di lancio per la sua carriera letteraria.
“Il fantasma di Montecassino” è un romanzo che unisce storia, mistero e elementi sovrannaturali, ambientato in uno dei luoghi più emblematici d’Italia: l’abbazia di Montecassino. La trama segue un gruppo di personaggi che si trovano coinvolti in un intricato intreccio di eventi legati alla storia dell’abbazia, famosa non solo per la sua bellezza architettonica, ma anche per il suo passato turbolento.
Il plot si sviluppa attraverso colpi di scena e rivelazioni, mantenendo l’attenzione del lettore sempre molto alta. L’autore riesce a mescolare sapientemente fatti storici con elementi di fiction, offrendo una lettura affascinante e coinvolgente. I personaggi sono ben caratterizzati, ognuno con le proprie motivazioni e segreti, che si intrecciano in modo avvincente:
Grazia è una giovane novizia, protagonista principale, il suo personaggio è costruito con una profonda complessità, rappresentando l’innocenza e la ricerca di identità in un contesto ricco di storia e mistero. La sua giovinezza è segnata da sogni e aspirazioni, ma anche da incertezze.
Ha una forte curiosità verso il mondo che la circonda e un desiderio di comprendere non solo la vita monastica, ma anche il passato dell’abbazia. Questa sua curiosità la spinge a esplorare i segreti di Montecassino, rendendola di fatto un personaggio attivo nella narrazione.
Man mano che la storia si sviluppa, Grazia affronta un conflitto interiore tra il desiderio di seguire la propria vocazione religiosa e la volontà di scoprire la verità sul mistero che circonda l’abbazia. Questo conflitto la porta a una crescita.
Nel corso del romanzo, Grazia evolve da una giovane novizia insicura a una figura più consapevole e determinata. Le sue esperienze la forzano a confrontarsi con il passato e a fare scelte difficili, rendendola un personaggio profondo e realistico.
In sintesi, Grazia è un personaggio che incarna la tensione tra fede e ragione, tra il passato e il presente, e la sua ricerca di verità e identità la rende una figura centrale e affascinante nel romanzo.
Padre Helmut, un monaco e sacerdote dell’abbazia, guida e mentore di Grazia, è uno dei personaggi centrali che svolge un ruolo significativo nella trama. Rappresenta la saggezza e la tradizione, con un passato carico di esperienze che lo rendono un personaggio profondo e riflessivo.
Poi c’è Frate Benedetto altro monaco dell’abbazia, che offre una prospettiva più pragmatica rispetto agli eventi sovrannaturali. La sua razionalità crea un contrasto con la spiritualità di Grazia e di Padre Helmut.
E infine il fantasma. Una presenza misteriosa legata al passato dell’abbazia. Rappresenta i segreti e le storie non raccontate di Montecassino, influenzando gli eventi e i personaggi in modi imprevisti.
Vari altri personaggi popolano l’abbazia, ciascuno con le proprie storie e motivazioni. Questi personaggi contribuiscono a creare un ambiente ricco e complesso, arricchendo la trama e le interazioni sociali.
Questi personaggi interagiscono tra loro, contribuendo a sviluppare i temi di fede, mistero e ricerca di identità che permeano il romanzo.
Uno degli aspetti più interessanti del romanzo è l’atmosfera carica di mistero e tensione, che riflette la storia ricca e complessa di Montecassino. L’autore sfrutta il contesto storico per approfondire temi come la memoria, il perdono e le conseguenze delle azioni umane.
In conclusione, “Il fantasma di Montecassino” è un’opera che offre non solo un viaggio nel passato, ma anche una riflessione sulle ombre che esso può proiettare nel presente. La scrittura di Ghiotto è fluida e coinvolgente, rendendo il romanzo una lettura consigliata per gli amanti del mistero e della storia
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Marco Ghiotto
ingegnere rinnegato, vive in Svizzera dal 1993. Ha iniziato a scrivere coronando un lungo periodo di “incubazione creativa.” Scrivere, per lui, non è solo raccontare luoghi, fatti e persone, ma è anche e soprattutto dialogare in modo immaginario con gli altri attraverso le storie narrate, entrare nell’intimo dei protagonisti dei suoi racconti, amarli, psicanalizzarli, violentarli e andare con loro dove li porta la vita.