ROBERT BRYNDZA
Traduttore: Beatrice Messineo
Editore: Newton Compton Editori
Genere: Thriller
Serie: Erika Foster #7
Pagine: 352
Anno edizione: 2025
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Sinossi. La nuova indagine di Erika Foster. La detective Erika Foster sta facendo una passeggiata notturna vicino casa, a Blackheath, quando si imbatte nel corpo senza vita di Vicky Clarke, una podcaster di true crime. Erika viene assegnata al caso e indagando scopre che le ricerche della vittima per la nuova puntata del podcast erano focalizzate su un predatore sessuale; quest’ultimo prenderebbe di mira solo giovani studentesse nel sud di Londra, sorvegliandole nei loro dormitori prima di irrompere nel cuore della notte e aggredirle. Gli appunti e le registrazioni di Vicky sono stati rubati dal suo appartamento al momento dell’omicidio, e questo porta Erika a credere che la donna fosse sul punto di smascherare il colpevole, e che sia stata uccisa per garantire il suo silenzio. La situazione prende, però, una svolta ancora più inquietante quando viene ritrovato il cadavere di una giovane studentessa di medicina. Forse nulla è come Erika aveva immaginato… Con pochissime prove, il tempo per trovare l’assassino prima che colpisca ancora stringe.
Dall’autore del bestseller La donna di ghiaccio
Vicky Clarke non poteva mai immaginare che sarebbe diventata la protagonista di una delle puntate del suo podcast true crime. Chi sia l’assassino toccherà svelarlo alla detective Erika Foster.
«Una scrittura efficace, suggestiva e coinvolgente.»
Angela Marsons
«Un autore che sa appassionare a ogni pagina.»
Jeffery Deaver
«La tosta detective Erika Foster è di nuovo al lavoro.»
La Lettura
“Pregò che la morte arrivasse velocemente. Il suo desiderio venne esaudito tre minuti dopo. Le parvero lunghi come l’eternità.”
Recensione di Loredana Cescutti
Un’indagine folle, questa dell’ispettore capo Foster, dalle mille sfaccettature e con cambi di scena a sorpresa continui.
Fin da principio.
Aveva sempre pensato che le luci della scientifica aggiungessero una strana drammaticità alla scena del crimine.”
In un periodo, per lei, di cambiamenti importanti, dove tutto cerca di collocarsi in una nuova dimensione, parlando della sua vita privata, il lavoro la metterà di fronte a situazioni scomode.
Scomode, ma non per questo lei si metterà da parte o rinuncerà, perché come dirà a un certo punto, rispondendo a una domanda diretta parlando di se stessa come poliziotta: “Che tipo di poliziotta sei? – Un po’ stronza, ma sempre corretta.”, e proprio qui, ci dimostrerà che non avrà il minimo timore nell’impelagarsi in un’indagine che potrebbe rivoltarlesi contro.
Personaggi ambigui, legami dubbi, segreti e bugie costanti, rapporti difficili da decodificare.
“La colpì la consapevolezza di quanto fosse fragile la vita.”
Questo, il filo conduttore di un’indagine che terrà il lettore ed Erika stessa con il fiato in sospeso per tutta la durata della storia.
E quando dico tutta, voglio veramente dire tutta.
“Dopo tutto questo tempo, credevo di essermi abituata a certi aspetti di questo lavoro, ma spunta sempre qualcosa che non ti aspetti…”
Perché solo l’epilogo potrebbe darci quel personale sollievo, dopo un’evoluzione crescente che ci toglierà il fiato completamente.
Un ritmo teso a cui Bryndza ci ha abituati, che non risparmia nulla, nemmeno nelle descrizioni delle violenze più efferate ma, allo stesso modo, una scrittura che ingloba il lettore nella storia e fa sì, che abbandonarla non sia possibile.
“Sentiva di aver a malapena scalfito la superficie di quella storia, e c’erano così tante cose che la disturbavano. Ma doveva dimostrarsi paziente…”
Per lei, una vera sfida.
I temi affrontati, come è usuale per l’autore, sono realistici e traggono spunto dalla realtà della società. Gli abusi, spesso su minori, il voltarsi dall’altra parte o comunque il toglierne importanza, in un ambiente bohemien che da lontano, appare scintillante e che invece, di poetico spesso non ha nulla.
“Dorava il suo lavoro, ma ogni tanto sperava di riuscire a tenere almeno un piede nella vita reale.”
Il livello crescente di tensione, che è sicuramente frutto dell’abilità dell’autore, fa sì che ogni pagina ne chiami subito un’altra, per raggiungere il picco successivo di adrenalina, illudendoci di aver raggiunto il massimo della tensione e invece, ogni volta, ne saremo ben lontani, procurandoci così aumenti del battito cardiaco sempre più elevati.
Ritmo, suspense, false piste, sorprese impreviste.
Questi gli ingredienti di successo per un altro buon thriller dell’autore, che da subito, ci lascia in sospeso, nell’attesa di un nuovo libro.
Ti auguro buona fortuna detective Foster!
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Robert Bryndza
è inglese ma vive in Slovacchia. Ha avuto molto successo con il suo thriller d’esordio, La donna di ghiaccio (Newton Compton, 2017), che in pochi mesi ha venduto oltre un milione di copie. La vittima perfetta (Newton Compton, 2018), è il secondo libro della serie che ha come protagonista la detective Erika Foster che, successivamente, ritroveremo protagonista anche del terzo intitolato La ragazza nell’acqua (Newton Compton 2019). Ultimo respiro è il quarto capitolo con Erika Foster (Newton Compton 2020) e Sangue freddo (Newton Compton 2022). Con I cinque cadaveri, Bryndza dà il via ad una nuova serie, che vedrà come protagonista Kate Marshall (Newton Compton 2019), La casa nella nebbia, secondo capitolo con Kate Marshall è uscito a maggio 2021 sempre con Newton Compton e a settembre 2022 è arrivato La verità sul caso Joanna Duncan. Indizi mortali vede il ritorno di Erika Foster nel 2023 e nel 2024 Torna Kate Marshall con La mano del diavolo.