Il vizio del Lupo




Gianluca Gualducci


Editore: Piemme

Genere: Giallo

Pagine: 400

Anno edizione: 2024


Sinossi. Bologna. La vita di Lupo, al secolo Gianluca Mannari, viene scandita da momenti preziosi in cui si scorda di avere un lavoro troppo impegnativo e stressante: di sera si rifugia dall’oste Tonino, orso di cento e passa chili dalla battuta pronta e dalla cantina più che fornita; la domenica pomeriggio si nasconde in ludoteca per inscenare insieme a un gruppo di adolescenti più o meno cresciuti epiche battaglie a colpi di dadi. Un giorno, però, la polizia lo arresta fuori dall’ufficio: è l’unico indiziato per l’assassinio di un imprenditore della zona, Glauco Bonazzi, trovato morto in una notte di pioggia, il suo corpo scempiato in una chiesetta di provincia. Alle spalle del cadavere, a larghe lettere, la scritta InferIVoluntas. Un’invenzione di Lupo, per l’appunto: l’ultima armata in miniatura che ha assemblato aveva proprio questo motto, una sigla – sgrammaticata – in latino. Lupo decide di indagare da sé e innesca un gioco pericoloso. Inizia a frequentare Nina, giovane e umbratile ispettrice toscana tornata a Bologna in cerca di una rivincita personale, ed Eva, sorella della vittima, ragazza dall’aspetto incantevole e dalla lingua affilata. Due fascini diversi a cui Lupo non può rimanere indifferente… che gli causeranno grossi guai. Gianluca Gualducci, all’esordio assoluto, si presenta con una voce dissacrante, divertentissima e rigorosa nella costruzione di un meccanismo giallo. “Il vizio del lupo” è un romanzo scritto in stato di grazia, che diverte e racconta i recessi più oscuri dell’anima di un assassino.

 Recensione

di

Cinzia Passaro


“Il vizio del lupo” di Gianluca Gualducci offre una miscela avvincente di umorismo e tensione, ambientata nella suggestiva Bologna.

Il protagonista, Gianluca Mannari, soprannominato Lupo, è un personaggio complesso e affascinante. All’inizio, appare come un uomo comune, che cerca di sfuggire alla monotonia della vita attraverso hobby e relazioni sociali, rifugiandosi nei momenti di svago tra un’osteria e una ludoteca.

La sua passione per i giochi di ruolo e le battaglie con i dadi lo rendono un personaggio simpatico e un po’ nerd. Tuttavia, il suo arresto per l’omicidio di Glauco Bonazzi, un imprenditore locale, il cui corpo viene trovato in circostanze macabre, lo costringe a confrontarsi con i suoi demoni interiori e a scoprire risorse insospettabili. Lupo è un personaggio in evoluzione, che passa da vittima a investigatore, mostrando determinazione e astuzia.

Lupo, costretto a intraprendere un’indagine personale per dimostrare la propria innocenza, si confronta con un intricato gioco di relazioni e segreti, coinvolgendo figure affascinanti come Nina, un’ispettrice toscana, ed Eva, la sorella della vittima.

Nina è l’ispettrice toscana tornata a Bologna in cerca di riscatto. La sua personalità è caratterizzata da una certa ambiguità: è affascinante ma anche misteriosa. La sua presenza nella vita di Lupo rappresenta una sorta di catalizzatore che lo spinge a scavare più a fondo nella sua indagine e nella sua vita. Nina porta con sé un bagaglio di esperienze e ferite, rendendola un personaggio con cui Lupo può identificarsi su vari livelli.

Eva, la sorella della vittima Glauco Bonazzi, è una figura intrigante e seducente. Con il suo aspetto incantevole e una lingua affilata, rappresenta una tentazione per Lupo, ma anche un potenziale pericolo. La sua complessità deriva dal suo legame con il fratello assassinato e dalle emozioni contrastanti che prova nei confronti della sua morte. Eva è un personaggio che incarna l’ambiguità morale della storia.

Gli altri personaggi del romanzo contribuiscono a creare un panorama ricco e variegato, ognuno con le proprie peculiarità e ruoli nella vita di Lupo. Questi personaggi secondari aiutano a costruire l’atmosfera del romanzo e a rendere il mondo di Bologna vivo e credibile.

In sintesi, “Il vizio del lupo” presenta una galleria di personaggi ben sviluppati, ognuno con la propria storia e motivazioni, che interagiscono in modi complessi e interessanti, arricchendo la trama e contribuendo alla crescita del protagonista.

La scrittura di Gualducci è frizzante e coinvolgente, con un uso sapiente del dialogo che rende i personaggi vividi e memorabili. 

Il romanzo non è solo un giallo ben congegnato, ma anche un’esplorazione dei recessi più oscuri dell’animo umano. Gualducci riesce a bilanciare momenti di comicità con l’oscurità della trama, creando un’atmosfera che tiene il lettore incollato fino all’ultima pagina. “Il vizio del lupo” è, senza dubbio, un esordio promettente per l’autore, che dimostra di avere una voce originale e incisiva nel panorama letterario.

Nella conclusione del romanzo qualcosa mi fa pensare che torneremo a leggere di Lupo.

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Gianluca Gualducci


Nato e cresciuto a Bologna, trascorre le sue giornate lavorative masticando numeri come manager in una multinazionale nel campo della moda e il suo tempo libero giocando con le parole, in particolare quelle che nascondono un mistero. Il vizio del lupo è il suo esordio nella narrativa poliziesca.