DOMENICO CARPAGNANO
Editore: Bertoni Editore
Genere: Giallo/Procedural
Pagine: 358
Anno edizione: 2025

Sinossi. Alla periferia di Perugia, in una villa svaligiata, viene ritrovato il cadavere di una ragazza nera senza identità. Secondo il medico legale, la morte è dovuta a un mix di alcol e droghe, con segni di un rapporto sessuale ma senza tracce di violenza. Il proprietario della villa, un influente produttore cinematografico, nega qualsiasi coinvolgimento, dichiarando di essere fuori città al momento dei fatti. Il commissario Anselmi, affiancato dal sovrintendente Ricci, dovrà districare una rete di misteri che coinvolge studenti Erasmus, un’agenzia immobiliare, uno spacciatore, un veterinario e persino alcuni colleghi poliziotti. Tra depistaggi e ostacoli, scoprirà che dietro la facciata della normalità si cela una verità inquietante.
Recensione
di
Marco Lambertini
Pieno Agosto a Perugia, l’estate è già al culmine e il Commissario Anselmi pensa di potersi godere un periodo di riposo insieme alla sua compagna Rosanna.
Nulla di più sbagliato, anzi, il sovrintendente Ricci, lo chiama sul luogo di una strana faccenda. Una ragazza trovata morta in una villa, in seguito a quella che ha tutta l’aria di una rapina finita male.
“Giorgio si era addormentato con la voce carezzevole di Rosanna che gli dava la buonanotte e ora, a svegliarlo, c’era quella gracchiante del collega.Non poteva capitargli di peggio e, se era vero che il buongiorno si vedeva dal mattino,come minimo gli sarebbe capitata tra capo e collo una nuova indagine.”
Il decesso è dovuto ad un mix di alcol e droghe ed inoltre la giovane è stata anche abusata.
L’indagine condotta da Anselmi è complicata, molto più di quanto sembri, nessuno dice la verità. Il proprietario, noto produttore cinematografico era fuori città e a quanto pare nella villa si è consumato un festino a base di alcol droghe e sesso.
Da questo parte una storia che è diverse cose insieme, un giallo classico con tutti gli elementi al proprio posto e anche una fotografia sociale ricca di umanità e moralità. Carpagnano è bravo a mescolare insieme questi due elementi, senza retorica ma senza sconti, entrando con perfezione e sentimento nei meccanismi che portano al compimento di un delitto brutale.
Al centro comunque resta l’ intrigo e come sciogliere l’enigma di una serie di azioni che paiono incomprensibili.
Eppure all’interno di questo enigma l’autore ci mette subito a disposizione tutti gli elementi per capire dandoci con apparente noncuranza i dettagli e i particolari che sommati insieme faranno arrivare Anselmi, e noi lettori con lui, alla verità.
Il personaggio di Giorgio Anselmi è il motore della storia, descritto sempre più nel carattere che nel fisico, riesce con la sua ironia e la sua sagacia a rendere se possibile più lieve una vicenda che invece è tutt’altro che lieve. Si astiene il più possibile dai facili giudizi nei confronti dei vari personaggi, tutti molto bene delineati e importanti, e delle loro azioni, senza mai cedere né alla facile compassione né alla altrettanto facile condanna.
“ Come poliziotto, Anselmi poteva essere bravo quanto voleva, ma, se non si fosse deciso a tirare la rete a strascico, senza sapere che pesci alla fine gli sarebbe riuscito di pescare difficilmente avrebbe fatto dei passi avanti nelle indagini”
Ecco in queste poche righe la figura di Anselmi è descritta perfettamente, un poliziotto che predilige il lavoro sul campo affidandosi sia alle prove sia al proprio istinto.
Altrettanto importante è il personaggio della giovane Geena, vittima o forse invece complice, centrale per descrivere tutte quelle ragazze straniere che arrivano a Perugia per studiare all’università.
Insieme a loro tutti gli altri personaggi sempre descritti con luci ed ombre molto realistiche danno ulteriore forza allo sviluppo della storia.
Il libro raccontato in terza persona seguendo le azioni dei vari protagonisti e’ ambientato a Perugia, descritta più nei vicoli e nelle zone nascoste che nei punti più conosciuti e turistici.
Pur essendo il sesto libro con Anselmi protagonista, anche chi come me (ne faccio ammenda) non ha letto i precedenti può leggerlo senza alcun problema, anzi pregustando le letture dei libri precedenti.
“Nessun segno di violenza” è a mio parere, un giallo che ci dona una visione moderna e nello stesso tempo ricorda i classici degli anni 70/80, Renato Olivieri su tutti. Un libro assolutamente da leggere gustando tutte le tracce che Carpagnano mette lungo il racconto per cercare di arrivare prima alla verità, ma non solo, perché proprio come i migliori gialli italiani, e’ anche un ritratto perfetto della nostra società e del nostro tempo.
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Domenico Carpagnano
avvocato di origine pugliese, ama scrivere thriller. Dopo il suo esordio con “Per una vita rubata”, pubblicato nel 2016, ha pubblicato altri quattro romanzi di genere con i tipi della Bertoni Editore: “La verità comoda” nel 2018, “Gli occhi della Basilica” nel 2019, “Sono solo coincidenze” nel 2021 e “Humanitas” nel 2023. Nel 2022 ha completamente riscritto il suo primo romanzo, aggiungendo al titolo originario, “Per una vita rubata”, il sottotitolo “Summum ius summa iniuria”. Tutti i suoi romanzi sono ambientati a Perugia, città nella quale vive dal 2014, hanno come investigatore il commissario Giorgio Anselmi, raccontano più storie (destinate a raccordarsi come tessere di un unico mosaico) e soprattutto affrontano con delicatezza temi sociali di grande attualità.