La Grande Sete




ERICA CASSANO


Editore: Garzanti

Genere: Narrativa

Pagine: 384

Anno edizione: 2025


Sinossi. Anna ha sete. Tutta la città ha sete, da settimane. C’è chi li chiamerà i giorni della Grande Sete, e chi le ricorderà come le Quattro Giornate di Napoli. È il 1943 e l’acqua manca ovunque, tranne che nella casa in cui Anna vive con la sua famiglia. Mentre davanti alla Casa del Miracolo si snoda una fila di donne che chiede quanto basta per dissetarsi, lei si domanda come mai la sua sete le paia così insaziabile. Perché quella che Anna sente è diversa: è una sete di vita e di un futuro di riscatto. A vent’anni vorrebbe seguire le lezioni alla facoltà di Lettere, leggere, vivere in un mondo senza macerie, senza l’agguato continuo delle sirene antiaeree. Ma non c’è tempo per i sogni. Il padre è scomparso, la madre si è chiusa in sé stessa, la sorella e il nipote si sono ammalati. Il loro futuro dipende da lei. Così, quando ne ha l’opportunità, Anna accetta un impiego come segretaria presso la base americana di Bagnoli. Entra in un mondo che non conosce, incontra persone che provengono da una terra lontana, piena di promesse, che incanta e atterrisce allo stesso tempo, come tutte le promesse. La cosa più semplice sarebbe scappare, lasciarsi alle spalle gli anni dolorosi della guerra. Ma Anna non vuole che qualcun altro la salvi. Come Napoli si è liberata da sola, anche Anna deve trovare da sola la sua via di salvezza. La grande sete non è facile da soddisfare. Viene da dentro e parla di indipendenza e di amore per il sapere e, soprattutto, parla del coraggio necessario per farsi sentire in un mondo che non sa ascoltare. 

 Recensione

di

Patrizia Argenziano


La “Storia” scivola tra le pagine evocando un passato costellato di dolore, frustrazione, mancanze, sacrifici, perdite, ribellione e morte. Un passato che ha fame ma soprattutto sete.

E sulla pelle e nell’aria una coltre spessa di polvere copre la magia e la bellezza dei colori di Napoli. La guerra ha colpito a fondo con tutte le armi possibili eppure la città c’è ancora. C’è ancora con tutta la sua gente che cerca disperatamente di aggrapparsi alla vita, di non inciampare, di tornare a splendere.

Anche Anna ha sete, lei è giovane e i suoi ricordi sono nitidi. Il suo “ieri” era quasi perfetto, adesso tutto è incerto, cambiato: la città, la casa, la famiglia, la sua quotidianità. Per questo in lei divampa una sete dolorosa, la sete di sapere, quel bisogno di riprendere in mano un libro, di sfogliarne le pagine nuove, di scrivere, di correre all’aria aperta a qualunque ora, di curiosare. Di esserci.

La sua è un’arsura che secca, confonde ma infonde anche quel coraggio per trovare la strada giusta, la via giusta. Ed è così che Erica Cassano trasforma, in un battito d’ali, un viaggio tra i ricordi della nonna in un autentico percorso di crescita, di vita, di rinascita che abbraccia e commuove i lettori.

Anna, con la sua innocenza, con la sua sete di vivere, rappresenta tutte quelle donne che si ribellano pacificamente al sistema, alla vincita facile, quelle donne che non hanno paura di lottare.

La scrittura dell’autrice è calda, avvolgente e con delicatezza tratteggia i personaggi quasi fosse una pittrice.

Ne risalta così le fragilità, i lati oscuri, la sofferenza nascosta nelle pieghe degli abiti o in una bambola, l’insofferenza verso questo “tutto” che pare non avere fine, ne risalta la bellezza, la dolcezza, i gesti gentili, i desideri stretti in un pugno e l’ombra della morte.

Anna è la protagonista assoluta di queste pagine eppure siamo di fronte a un romanzo corale in cui ogni soggetto ci dedica un pezzetto di vita con un’intensità straripante fino a dar luce a questo puzzle in continuo movimento. Per uno strano gioco di prospettive, sullo sfondo ma sempre in primo piano c’è Napoli. Dove tutto ha inizio, dove tutto accade e dove tutto può accadere.

Un cantico di vita, d’amore e speranza, una bandiera che sventola nell’azzurro dopo tanto grigio.

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Erica Cassano


Erica Cassano è un’autrice italiana. Dopo il liceo classico, ha conseguito la laurea triennale in Lettere Moderne e la magistrale in Filologia Moderna presso l’Università Federico II di Napoli. Ha inoltre frequentato un master in Scrittura e narrazione. Oltre ai libri, ama l’arte, la fotografia e i gatti, di cui si è sempre circondata. “La Grande Sete” è il suo romanzo d’esordio, pubblicato da Garzanti. 

A cura di Patrizia Argenziano

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