Recensione di Katia Fortunato
Autore: David Baldacci
Traduzione: Francesco Vitellini
Editore: Time Crime
Serie: John Puller #2
Genere: Thriller
Pagine: 709
Anno di Pubblicazione: 2018
Sinossi: John Puller non è semplicemente un agente speciale dell’’Esercito degli Stati Uniti, ma la punta di diamante della Criminal Investigation Division, l’uomo a cui ci si affida per risolvere i crimini più complessi ed enigmatici. Questa volta, però, Puller è alle prese con un caso anomalo, dai delicati risvolti personali… Il cadavere di sua zia è stato rinvenuto a Paradise, una tranquilla cittadina della Florida, considerata un vero e proprio paradiso in terra dai numerosi turisti che ne affollano le incantevoli spiagge. Mentre la polizia locale è fermamente convinta che si tratti di uno sfortunato e tragico incidente, il ritrovamento di una lettera dal contenuto misterioso, scritta dalla donna poco prima di morire, rimette le carte in tavola e induce Puller a indagare sulla vicenda. Quello che l’agente speciale scoprirà gli infonderà il sospetto che la morte della zia non sia affatto casuale e che le bellezze naturali di Paradise nascondano una fitta rete di cospirazioni e depistaggi che, se portati a galla, potrebbero condurre a una sconvolgente verità…
Recensione: Diamine se m’è mancato Baldacci! Un po’ come quella citazione de Il buio oltre la siepe che più o meno dice che “si ama forse il proprio respiro?”. Ecco, io mi sono sentita così, come se fossi tornata a respirare. Mi serviva, questo libro. Mi servivano la sua adrenalina, i suoi personaggi, i suoi dialoghi, la sua aria scanzonata. Mi serviva tutto.
Doppia verità ci fa conoscere meglio John Puller, investigatore del CID, che ha visto la luce con Sotto tiro, uscito nel 2013, se non sbaglio; quindi, la domanda nasce spontanea: perché diamine ci son voluti cinque anni per poterne leggere il seguito? Senza contare che in America sono usciti altri due romanzi con lui protagonista, se ci facciamo due conti…
“XVI o XXI secolo, non aveva davvero importanza. La gente con potere e mezzi avrebbe sempre approfittato di quelli che non ce li avevano”
Comunque, Baldacci mi piace, mi piace molto. Ho letto quasi tutti i suoi libri, e non sono mai rimasta delusa, e John Puller è un protagonista che mi va parecchio a genio. Un investigatore dell’esercito. Molto apprezzato, con attributi non indifferenti, un addestramento militare con i fiocchi e un gran pezzo di cuore. Serve altro? Gli ingredienti ci sono tutti, c’è anche una piccola storia di sesso, no romanticherie diabetiche, no strascichi da “io ti amo di più, no ti amo io di più, devo andare, devi restare ecc. ecc.”.
La scrittura è fluida e avvincente, con colpi di scena inseriti ad arte e una narrazione che ti acchiappa e non ti molla più. Più di settecento pagine le leggi come niente, eh! Non te ne accorgi nemmeno, tant’è che ti dispiace pure che finisca.
Altro?
Leggete il libro. Leggetevi tutta la serie dall’inizio, e se avete la fortuna di conoscere l’inglese, procuratevi pure gli altri due. Io non sono capace, quindi, con rammarico e trepidazione, aspetterò che escano qui in Italia.
“Non si poteva essere felici quando si era schiavi, indipendentemente da quanto si era trattati bene.”
David Baldacci
È nato a Richmond, in Virginia, nel 1960. Ha esercitato per nove anni la professione di avvocato a Washington prima di dedicarsi esclusivamente alla scrittura. Autore di ventiquattro romanzi tradotti in novanta Paesi, che hanno venduto circa 110 milioni di copie, David Baldacci è ai primissimi posti nella classifica degli scrittori di maggior successo della storia. Fa inoltre parte del Kindle Million club con un milione di copie vendute in e-book: solo altri nove autori nel mondo hanno raggiunto un risultato simile. Vive a Vienna, in Virginia, con la moglie Michelle e i due figli. Dopo diversi romanzi pubblicati per Arnoldo Mondadori Editore, con L’innocente (2012), primo volume della serie di Will Robie, ha esordito per il marchio Timecrime, per il quale sono usciti anche i romanzi Sotto tiro (2013) e La sfida (2014).
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