Recensione di Sabrina De Bastiani
Autore: Daniela Grandi
Editore: Sonzogno
Collana: Romanzi
Genere: Thriller
Pagine: 270
Anno di pubblicazione: 2018
Sinossi. La prima indagine del maresciallo Nina Mastrantonio.
“L’inchiesta per corruzione che aveva condotto non era stata uno scherzo, anzi. Il grado di violenza di questo caso, però, la turbava. E non solo per i rischi che comportava, ma per ciò che significava in generale: una spietatezza faticosa da accettare.”
Nina Mastrantonio, maresciallo dei carabinieri a Parma, deve faticare il doppio per farsi rispettare: è donna, è bella, e ha la pelle nera. Per di più ha un carattere indipendente, è ostinatamente single e, con scandalo dei colleghi, preferisce il sesso senza legami a una relazione stabile. D’altra parte, sono proprio gli affetti il punto sensibile di questa giovane donna in cerca d’identità: italiana di origini somale, è fiera delle proprie tradizioni, ma al tempo stesso decisa ad affermarsi nel Paese in cui è nata, l’Italia, dove il nonno – reclutato dai carabinieri al tempo del colonialismo – emigrò al termine della seconda guerra mondiale. Un lunedì di pioggia, nell’appartamento di un anonimo condominio viene ritrovato il cadavere di Marco Cagli, piacente pilota d’aviazione. La vittima giace nuda sul letto, con un sacchetto di plastica intorno alla testa. C’è chi vorrebbe archiviare il caso come un gioco autoerotico finito male, ma Nina è di un altro avviso: conosceva bene quell’uomo, comprese le sue abitudini sessuali. Appoggiata dal fido Paolini e dall’avvenente brigadiere Navarra, sfidando le convinzioni dei superiori, Nina si decide così ad avviare un’indagine per sospetto omicidio. Tanto più che qualcuno ha iniziato a inviarle bigliettini anonimi con strane citazioni letterarie: stanno tentando di dirle qualcosa, ma cosa? E perché una giovane prostituta cerca di mettersi in contatto con lei? E come si spiegano tanta omertà e imbarazzo tra i notabili della città? Molte piste conducono al Casablanca, un club per scambisti frequentato dalla buona società di provincia. Tra giochi di potere, sesso e ricatti, Nina dovrà grattare via lo smalto delle apparenze e immergersi, sola contro tutti, per venire a capo di un caso inquietante e delicato.
RECENSIONE
Con stile fresco e brillante Daniela Grandi confeziona un romanzo che è un centro assoluto e consegna alle pagine e ai lettori un nuovo personaggio, il maresciallo Nina Mastrantonio, che conquista con empatica immediatezza.
Notte al Casablanca è un noir veloce, agile e dinamico, che avvince fin da subito e immerge nelle dinamiche della storia e nell’atmosfera di una Parma invernale, resa nel pieno del suo fascino.
E nel pieno del suo fascino è resa anche Nina
(…) non immaginare che Nina potesse essere dolce; non guardare mai più Nina come una donna ma solo come un’ufficiale dell’Arma; non pensare a cose strane, ma solo a risolvere il caso; non parlare con Nina se non per motivi strettamente lavorativi e necessari; non badare ai suoi occhi bellissimi, che adesso lo stavano guardando. Non…
Ma, e qui sta ciò che di lei conquista, grazie alla finezza e al talento dell’Autrice, il fascino, pur così prepotentemente presente, è l’ultima delle caratteristiche che salta agli occhi.
Il maresciallo Nina Mastrantonio è un personaggio a tutto tondo, con spigoli mai banali e tenerezze mai scontate, intelletto vivace curato con dedizione, brillante e intuitiva ma al contempo pratica, concreta.
Donna che, prima che per bellezza, seduce per personalità.
Il suo carisma, mai supponente, mai spocchioso, è tale che del colore della sua pelle quasi ci si dimentica.
Perché se è vero come è vero che Nina, madre somala, padre italiano, è nera, altrettanto vero è che l’intelligenza, la profondità, la sensibile ironia con cui Grandi affronta una materia di per sé spinosa azzera, alla resa dei conti, la sensazione omologata di “diverso” e la pone in un contesto più pertinente, ma non così scontato come dovrebbe ormai essere, di differenza, quella propria di ognuno di noi a confronto di chiunque altro.
Gli spaccati di vita si innestano armonicamente nella trama gialla, intrigante e ottimamente congegnata. Nina rifiuta di fermarsi a quanto appare ovvio e rischia in prima persona e lo fa perché
(…) poi pensava che, con gli anni, avrebbe potuto anche abituarsi all’ingiustizia, e non avrebbe voluto abituarcisi mai.
Si adopera così con i superiori per avviare indagini che scoperchieranno pentole e famiglie e che convergeranno in un particolare locale notturno, il Casablanca che nasconde ben altro oltre a quello che ci si potrebbe aspettare.
È ben assortita la squadra che affianca il maresciallo Mastrantonio: il brigadiere Carlo Navarra, appena dislocato dalla Sicilia, dal fascino meravigliosamente e profondamente umano l’appuntato scelto Paolini, che emana solidità, fiducia, senso di protezione e ammirazione quasi paterna verso Nina.
È ben strutturato il romanzo, che racchiude in sé e trasmette amore per le parole e per le letture, profondo senso di civiltà e cultura, senso della misura e umanità anche nell’orrore dei crimini che descrive
Questa Autrice è tra quelle di cui si attende la prossima uscita, e questo noir è da leggersi. Perché, scegliendo una parola sola tra le tante che potrebbero essere adatte a definirlo, appunto, innamora.
Ma veramente.
Daniela Grandi
Daniela Grandi (Parma 1969) è giornalista del Tg La7, e autrice del programma pomeridiano Tagadà. Il romanzo Notte al Casablanca, con protagonista il maresciallo Nina Mastrantonio, è il suo primo noir.
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